Processi a carico dell’osso in seguito ad inserimento implantare
Quando posizioniamo un impianto coesistono tre diversi fasi a livello osseo
Periodo di guarigione : dal momento dell’inserimento dell’impianto ha inizio un processo di guarigione....
Il corretto valore di torque per condurre ad una buona osteointegrazione
L'inserimento di un impianto con un torque adeguato è un requisito fondamentale ai fini della stabilità primaria. Un valore idoneo può attestarsi normalmente nell'intervallo fra i 25 e i 45 Ncm, con differenze legate alla tipologia di osso, variabile questa legata in primo luogo alla posizione. Secondo la classificazione di Misch, infatti, la massima densità ossea (D1) si riscontra a livello della zona anteriore della mandibola...
Prossimità impianto-dente, uno studio ne valuta la prognosi
La prossimità impianto-dente è una condizione clinica da considerare con attenzione. Uno studio retrospettivo condotto dal Dipartimento di Parodontologia, Scuola di Odontoiatria e Istituto...
Caratteristiche della superficie degli impianti dentali
L'avvicinarsi del 59° Congresso Annuale di Amici di Brugg, in programma da giovedì 7 a sabato 9 Aprile 2016 presso il centro congressi del...
Criteri per scegliere il posizionamento di impianti a carico immediato
Certamente le procedure di carico immediato sono influenzate tanto dalla selezione del paziente, quindi da una valutazione corretta del rischio che il trattamento comporta,...
Biomateriali da innesto osseo chirurgico
I biomateriali per innesti ossei chirurgici rappresentano una risorsa fondamentale per il ripristino dei difetti ossei orizzontali e verticali della cresta alveolare, permettendo di garantire stabilità primaria, ottimizzare il posizionamento implantare e migliorare il profilo estetico del risultato protesico.
Osteoporosi: migliora la qualità di vita nelle donne con impianti dentali
Si stima che una donna su due e un uomo su cinque di età superiore ai 50 anni nel Regno Unito (National Society osteoporotica,...
La tecnologia CAD-CAM nell’implantologia post-estrattiva
Parlando di impronta digitale in implantologia, le possibilità sono davvero infinite: si possono pianificare riabilitazioni estremamente complesse, realizzando impianti e abutment custom-made. Il case...
Dati sulla perimplantite: follow-up a 9-14 anni
Follow-up a 9-14 anni del trattamento implantare – parte III: fattori associati a perimplantite.
Obiettivo:analizzare i fattori di rischio delle lesioni dei tessuti perimplantari, legati...
Indicazioni dal consensus report dell’ITI
In questo recente documento, pubblicato su Clinical Oral Implants Research. un gruppo di lavoro afferente all'International Team of Implantology ha affrontato alcune tematiche significative nell'ambito dei criteri di pianificazione del posizionamento di impianti e dell'allestimento del relativo restauro protesico.
Trattamento della superficie implantare per favorire l’osteointegrazione
È ormai da diverso tempo che si sta assistendo ad un interessante dibattito in ambito scientifico riguardante il ruolo delle caratteristiche della superficie implantare...
La sopravvivenza degli impianti inseriti nei siti di precedenti fallimenti
La sopravvivenza degli impianti dentali inseriti in siti precedentemente soggetti a fallimento implantare è talvolta problematica. Un recente studio condotto dal Dipartimento di Chirurgia...
Quanto resiste un dente parodontalmente sano?
Qualunque odontoiatra, interpellato dal proprio paziente sulla tematica della riabilitazione implantologica, verosimilmente affermerà che, quando possibile, è sempre preferibile mantenere un elemento dentale naturale. È però importante chiarire il perché al paziente, il quale si trova letteralmente bombardato da informazioni contrastanti su di una opzione clinica che, va detto, ha comunque raggiunto risultati di eccellenza.
Metodiche di decontaminazione delle superfici implantari: risultati di uno studio in vitro
L'esplosione della pratica implantare degli ultimi anni ha drasticamente migliorato l'approccio riabilitativo delle diverse forme di edentulia. Dall'altra parte, è sempre importante sottolineare che i trattamenti implantoprotesici, pur soggetti a tassi di successo e di sopravvivenza ampiamente soddisfacenti, richiedono controllo e manutenzione regolari.
Dal protocollo Branemark all’implantologia a carico immediato
Il protocollo chirurgico originalmente stabilito da Branemark consisteva nel mantenimento dell'impianto sommerso e non caricato, dopo l'inserzione per 4-6 mesi.
Il desiderio dei pazienti di...
Il primo intervento di implantologia ripreso e trasmesso live
L'articolo di oggi prende spunto da un video di produzione statunitense, in cui un professionista riporta in diretta l'esperienza della prima chirurgia implantare. Il...















