5 minuti con Fabian Zolk
Approccio manageriale alle attività dello studio vuole dire disporre di “numeri” in base ai quali assumere le decisioni su dove indirizzare la nostra attività....
L’evoluzione della radioprotezione
Oggi importanti società scientifiche di radiologia e fisica medica raccomandano che sia interrotta la prassi decennale di ricorrere alla schermatura dei pazienti durante l’esecuzione degli esami di radiologia diagnostica. Le nuove tecnologie di proiezione e scansione TC, così come i recettori digitali e i sistemi di controllo automatico dell’esposizione, hanno ridotto le dosi e migliorato la coerenza delle immagini. Questi cambiamenti, uniti a una maggiore comprensione di benefici e rischi derivanti dall’uso delle schermature, hanno portato a una revisione circa il loro uso in radiologia.
I probiotici assunti regolarmente riducono i batteri presenti in bocca
I probiotici, per molti, sono ormai divenuti parte integrante dell'alimentazione quotidiana. I loro effetti benefici sono ad ampio raggio e sembrano interessare anche il...
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Riabilitazione in area estetica con impianto a diametro ridotto e rigenerazione... Premium
La perdita di un elemento dentario si associa sempre a una contrazione della cresta alveolare, con alterazioni anatomiche e inestetismi più o meno marcati. Nelle situazioni in cui la presenza di osso risulta insufficiente o lo spazio interdentale limitato, gli impianti di diametro ridotto rappresentano una valida alternativa. Questo case report dimostra come, dopo l’estrazione di un elemento dentale a seguito di frattura apicale, la rigenerazione ossea orizzontale con membrane rigide riassorbibili in collagene suino e l’utilizzo di un impianto di diametro ridotto hanno consentito di gestire al meglio la situazione
Update nella gestione del bite nei disordini temporo mandibolari Premium
In questo articolo viene presentato un protocollo nuovo e diverso di gestione del bite nei pazienti affetti da dolori neuromuscolari e disordini temporo mandibolari mediante un bite che coinvolge il paziente a effettuare esercizi orali attivi fisici, cognitivi e rieducativi per stimolare la riorganizzazione dinamico funzionale e probabilmente nel tempo anche la neuroplasticità cerebrale.