Quanto è efficace l’anestesia con sistema jet senza ago?
Da diversi anni è disponibile una siringa senza ago che in meno di due secondi inietta il farmaco ad alta pressione attraverso la mucosa...
Potenziale dell’octapressina come alternativa all’adrenalina nelle soluzioni anestetiche di uso comune
La funzione del vasocostrittore addizionato agli anestetici locali a uso odontoiatrico consiste nell'incremento dell'efficacia e, contestualmente, della durata dell'azione farmacologica, ritardando il processo riassorbitivo...
Tecnica intraligamentare per il trattamento dei piccoli pazienti
Svolgere terapie a carico di un piccolo paziente prevede la messa in atto di protocolli clinici dedicati, ma soprattutto la predisposizione delle condizioni ambientali,...
Rare complicanze da anestesia: esteso ematoma
L'ematoma consiste nella formazione di una raccolta ematica a livello di un tessuto, a seguito di un danno vascolare. L'esecuzione dell'anestesia tramite tecnica iniettiva...
Articaina in odontoiatria: revisione sistematica aggiornata
In una recente revisione della letteratura, il punto delle evidenze a supporto dell’impiego, nelle procedure odontoiatriche di routine e in tutte le fasce di età, dell’articaina, tenendo come riferimento la lidocaina.
Valutazione dell’efficacia anestetica a carico della polpa dentale in pazienti con pulpite irreversibile dei...
Un gesto banale quale il test di sensibilità al freddo dopo somministrazione di anestesia può darci evidenza di una piena anestesia pulpare ed evitare sensazioni spiacevoli al paziente che potrebbero peggiorare la sua compliance durante il trattamento.
Cause e manifestazioni di una lesione del nervo abducente
La paralisi del nervo abducente, seppur raramente, può presentarsi in forma iatrogena come complicanza di manovre di anestesia locale odontoiatrica. Clinicamente, la paralisi si manifesta tramite diplopia e strabismo, determinati dal blocco dell’abduzione omolaterale, eventualmente associati a vertigine. Analizziamo questa rara complicanza.
Tecniche “alar base approach” per l’anestesia del nervo infraorbitario
Lo studio qui considerato propone una nuova doppia tecnica, extraorale e soprattutto intraorale, di esecuzione del blocco del nervo infraorbitario. Questa prevede il vantaggio di considerare reperi anatomici extraorali (principalmente l’ala nasale), quindi indipendenti dallo stato dentale del paziente.
Trattamento dell’ansia odontoiatrica: benzodiazepine vs protossido d’azoto
L'ansia odontoiatrica costituisce un'entità clinica oramai ben descritta in letteratura: non un aspecifico e incostante senso di angoscia verso l'ambiente clinico, ma un preciso quadro psicologico, stimolato da trigger odontoiatrici (rumori ad esempio) e in grado di interferire con le procedure cliniche
Il dolore e l’ansia nelle procedure dolorose odontoiatriche
Il dolore associato alle procedure mediche è un problema comune e spesso trattato inadeguatamente o del tutto trascurato che unito ad ansia e paura...
Raccomandazioni sulla sedazione cosciente: somministrazione enterale-inalatoria
Nella prima parte di questo articolo sono state illustrate le potenzialità cliniche e terapeutiche della sedazione cosciente nel paziente pediatrico, con particolare attenzione per...
Sedazione cosciente in odontoiatria pediatrica: stato dell’arte e prospettive future
La tematica della sedazione cosciente in odontoiatria pediatrica è già stata variamente affrontata su queste stesse pagine. Facendo riferimento soprattutto alla forma della sedazione cosciente...
Anestesia: raccomandazioni sull’uso del vasocostrittore in odontoiatria
Gli anestetici locali attualmente disponibili sul mercato appartengono sostanzialmente alla classe delle catecolamine ad azione simpaticomimetica. Il principio attivo maggiormente utilizzato è l'adrenalina, classificata...
Controllo del dolore: le innovazioni nell’anestesia intraligamentosa
Un grosso capitolo all'interno della comune pratica odontoiatrica è senza dubbio rappresentato dal controllo del dolore. Si tratta di una questione con la quale...
Alternative alla classica anestesia tronculare del nervo alveolare inferiore
La tecnica di Gow-Gates fu pubblicata per la prima volta nel 1973. fra i suoi vantaggi si ritrovano il tasso di successo più elevato,...