Fattori di rischio di fallimento implantare
L’implantologia, se condotta secondo i criteri ormai codificati, rappresenta una fra le terapie riabilitative maggiormente predicibili, non solo in campo odontoiatrico. Come qualunque trattamento medico, d’altra parte, essa non è del tutto esente da complicanze le quali, intervenendo con diversa modalità in momenti diversi...
Impianti corti e ultra-corti: risposta nel medio termine di tessuti duri e molli
Vengono presentati i risultati di due studi retrospettivi, entrambi a follow-up triennale, che confrontano impianti regolari e corti e introducono anche l’opzione rappresentata dagli impianti extra-corti. I parametri valutati riguardano l’osso e anche i tessuti molli perimplantari.
Implantologia nel giovane con agenesia: riabilitazione implanto-protesica
Un primo dato da considerare è la necessità di quantificare lo spazio necessario alla riabilitazione implanto-protesica. In caso di agenesia singola, sarà sufficiente riportare...
Tasso di sopravvivenza e di successo negli impianti post-estrattivi in regione molare
Il posizionamento immediato dell’impianto nell’alveolo estrattivo in regione molare risulta una tecnica ad alta predicibilità, con elevata sopravvivenza e successo e con minima perdita di osso marginale.
Tecniche di riapertura implantare
Negli ultimi anni, in ambito implantologico si è assistito a un forte sviluppo dei protocolli chirurgico-protesici. Già attualmente il clinico ha spesso la possibilità...
Il trattamento All-on-4® per la riabilitazione della mandibola completamente edentula
E’ stato dimostrato che il concetto di trattamento All-on-4® per la riabilitazione completa dell’arcata sia una modalità prevedibile, con buoni risultati a breve, medio...
Preservazione dell’estetica in paziente esigente: impianto post-estrattivo a carico differito, case report
Autori: Davide Fumagalli, Andrea A. Orsina, Pietro M. Pasini, Eleonora Pionati, Marco Farronato, Davide Farronato
La paziente si presenta all’attenzione clinica con una frattura radicolare verticale di 25. L’elemento...
Presupposti anatomici degli impianti postestrattivi
Negli ultimi anni sono stati compiuti grossi passi avanti nell'ottica del mantenimento dei tessuti a seguito di un'estrazione, al fine di inserire appunto impianti...
Implantologia: come trasmettere informazioni adeguate e precise al paziente
Negli ultimi anni, l'implantologia ha conosciuto un considerevole sviluppo volto, oltre che al miglioramento tecnico in termini di performance e resa estetico-funzionale, alla semplificazione...
Rischio implantare nel paziente con patologie sistemiche
Uno degli aspetti che rende oggi la chirurgia implantare un vero e proprio standard operativo, oltre alla disponibilità di protocolli operativi ben documentati e ai tassi di successo, è l’ampiezza delle indicazioni cliniche di applicabilità. Alcune patologie sistemiche tuttavia sembrano in grado di interferire con la messa in atto e/o con l’esito di una riabilitazione impiantoprotesica, come rileva un'interessante studio pubblicato da un gruppo di ricerca portoghese.
Antibiotici e implantologia: un’associazione necessaria?
Effetti degli antibiotici negli impianti dentali: revisione
Effects of Antibiotics on Dental Implants: A Review
Nabeel Ahmad, Najeeb Saad. J Clin Med Res 2012;4(1):1-6
L’ odontoiatra che...
I polimorfismi del gene IL1-RN sono associati alla perimplatite
Obiettivi: l'interleuchina (IL)-1α e IL-1β, e il loro recettore antagonista specifico (IL-1ra) svolgono un ruolo chiave nella regolazione della risposta infiammatoria nei tessuti parodontali....
Efficacia dell’inserimento implantare sottocresta: risultati di un test con lungo termine di follow-up
La profondità di inserimento dell’impianto è un fattore in grado di modificare il processo di riassorbimento dell’osso crestale. Uno studio di recente pubblicazione ha analizzato la risposta dei tessuti, duri e molli, al posizionamento di impianti a connessione interna conica, inseriti a profondità diverse, confrontandola con lo standard rappresentato dalla posizione iuxtacrestale.
Stato dell’arte del workflow digitale in implantoprotesi
Una recente revisione, di cui si raccomanda la lettura completa, riflette sulle novità tecniche dell’ultimo periodo e, conseguentemente, sull’affidabilità raggiunta dal workflow digitale, nel realizzare protesi su impianti. Vengono considerati, in particolare, le fasi della scansione intraorale e i materiali oggi inclusi nelle lavorazioni finali.
Chirurgia implantare flapless nel settore posteriore del mascellare superiore
Queste stesse pagine si sono ampiamente interessate a diversi elementi di sviluppo, più o meno recenti, nell'ambito della chirurgia implantare. Nella fattispecie, anche nel...
Significato clinico del valore ISQ in implantologia
Il quoziente di stabilità implantare è un parametro rilevabile in maniera atraumatica, indicativo della stabilità meccanica dell’impianto e predittivo dell’outcome clinico della riabilitazione. Il presente articolo ripropone alcuni aspetti analizzati da una più ampia revisione della letteratura, fornendo spunti per soppesare il dato in senso clinico, in riferimento a diversi altri elementi in grado di influire sulla rilevazione stessa.















