La ricerca in ambito implantare è da sempre molto dinamica e produttiva, le nuove tecnologie e i recenti design delle fixture oggigiorno ci permettono di ridurre considerevolmente gli intervalli di tempo mediante l’inserimento immediato dell’impianto e grazie ai restauri tempestivi. 

Il posizionamento dell’impianto contestuale all’estrazione, quando possibile, garantisce una riduzione delle tempistiche e il ridotto numero di interventi necessari. 

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I risultati mostrati sono più che soddisfacenti, difatti questa tecnica risulta affidabile con tassi di sopravvivenza superiori al 98%.

Nell’area anteriore, in cui questa tecnica è maggiormente utilizzata per evidenti motivi estetici, i tessuti duri e molli hanno mostrato una guarigione adeguata dopo 3 anni di follow-up.

Anche nelle aree posteriori ritroviamo gli stessi vantaggi fornendo un recupero più rapido della funzione masticatoria.

Gli ultimi studi che sono stati presi in esame, nel 2010, evidenziavano un’elevata sopravvivenza e importanti percentuali di successo, rispettivamente 99.1-100% e 93.9-100%.

Negli ultimi anni sono stati eseguiti altri studi che vertevano in questa direzione, oggi abbiamo ancora più dati per valutare con maggiore efficienza l’affidabilità della tecnica.

A questo proposito una revisione sistematica condotta da Ragucci e coll. ha valutato i tassi di sopravvivenza e di successo implantare e la perdita di osso marginale negli alveoli estrattivi dei molari dopo un follow-up di almeno 1 anno.

Sono stati raccolti dati per articoli pubblicati sino al 2019. Gli esiti primari dovevano includere tasso di sopravvivenza, di successo e perdita ossea marginale mentre i secondari comprendevano l’influenza della posizione dell’impianto, il tipo di connessione implantare, il protocollo di innesto, l’approccio con lembo o flap-less, il diametro dell’impianto, la fase chirurgica, la presenza di placca vestibolare e il protocollo di carico.

Sono stati inclusi 20 studi che hanno fornito come campione 1106 impianti. Il tasso di sopravvivenza medio degli impianti immediati dopo almeno 1 anno di follow-up è stato di 96.6%, mentre il tasso di successo riscontrato è risultato dell 93.3%. La perdita di osso marginale medio era di 1.29 ± 0.24mm. Gli esiti secondari hanno mostrato che la presenza o meno dell’osso boccale influenza molto i livelli di osso crestale. Difatti una meta-analisi ha mostrato una differenza media ponderata di 0.31 ± 0.8mm in più di perdita ossea marginale al posizionamento immediato degli impianti rispetto all’inserimento nei siti guariti.

In conclusione è bene sottolineare che, negli scenari selezionati, il posizionamento immediato dell’impianto nell’alveolo estrattivo in regione molare risulta una tecnica ad alta predicibilità, con elevata sopravvivenza e successo e con minima perdita di osso marginale.

Riferimenti bibliografici a proposito di impianti post-estrattivi

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32770283/

Tasso di sopravvivenza e di successo negli impianti post-estrattivi in regione molare - Ultima modifica: 2022-01-11T13:00:15+00:00 da redazione
Tasso di sopravvivenza e di successo negli impianti post-estrattivi in regione molare - Ultima modifica: 2022-01-11T13:00:15+00:00 da redazione

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