Stima della carcinogenesi da radiazioni in ambito dentale e norme di radioprotezione
Vengono riportate le indicazioni di un interessante studio statunitense, che fornisce un giudizio forte riguardo all’osservanza delle norme di radioprotezione. Il pugno duro riguardo all’ottemperanza di tali norme vuole ricordare il valore delle stesse nella riduzione del rischio neoplastico, che rientra tra gli effetti non deterministici delle radiazioni ionizzanti.
Morfologia dell’osso alveolare in regione mascellare anteriore
Da una recente revisione sistematica emergono interessanti elementi riguardo gli spessori dell’osso vestibolare in corrispondenza degli elementi frontali superiori e gli elementi che ne determinano la variabilità anatomica. Si tratta di fattori chiave da un punto di vista predittivo, soprattutto ai fini della riabilitazione implantare dell’area estetica.
Immagini cefalometriche sintetiche da TC cone beam
La presente breve trattazione fa riferimento a un interessante articolo, recentemente pubblicato da Huang su Medical Image Analysis, atto a soppesare vantaggi e svantaggi, con un particolare sguardo alla sicurezza, della cefalometria digitale su TC cone beam, confrontata con la classica metodica su teleradiografia bidimensionale.
Tecniche “alar base approach” per l’anestesia del nervo infraorbitario
Lo studio qui considerato propone una nuova doppia tecnica, extraorale e soprattutto intraorale, di esecuzione del blocco del nervo infraorbitario. Questa prevede il vantaggio di considerare reperi anatomici extraorali (principalmente l’ala nasale), quindi indipendenti dallo stato dentale del paziente.
Collimazione rettangolare nell’esecuzione di radiografie endorali
La radiografia intraorale, con le sue diverse tecniche, costituisce la procedura radiologica più eseguita al mondo: ogni anno ne vengono condotte, infatti, circa 100 milioni. La radioprotezione del paziente che si sottopone a tale procedura, pertanto, è un aspetto socioeconomico di assoluta importanza.
Debridement ultrasonico delle superfici implantari
Il modello sperimentale qui considerato fornisce indicazioni utili al trattamento ultrasonico delle superfici implantari. Queste sono infatti maggiormente “delicate”, da questo punto di vista, rispetto alle superfici radicolari.
Radioprotezione pediatrica in odontoiatria
La radioprotezione è uno degli obblighi formativi e di aggiornamento dell’odontoiatra ed è stata recentemente riformata sul piano legislativo. Questa trattazione fornisce uno spunto derivante da una revisione sistematica dedicata alla radioprotezione in pedondonzia.
Tecniche microinvasive di carie interprossimali non cavitate
La revisione sistematica qui considerata valuta l’efficacia di tecniche di infiltrazione e sigillatura nella gestione precoce di carie interprossimali. Questa risulta particolarmente interessante nell’ambito dell’odontoiatria pediatrica, risultando comunque utile anche nel soggetto adulto, sempre previa un’adeguata valutazione del rischio individuale.
Espansione chirurgica mucosa pre-GBR
L’espansione progressiva dei tessuti molli è una tecnica ben nota in chirurgia plastica ricostruttiva ma che, in futuro, potrebbe trovare impiego anche in chirurgia preimplantare. Il testo fa riferimento al lavoro di Byun, pubblicato su Clinical Oral Implants Research e recentemente rivalutato da Brignardello-Petersen per il Journal of the American Dental Association.
Accuratezza della chirurgia guidata nella riabilitazione implantare di edentulie parziali
La chirurgia guidata favorisce una maggiore accuratezza nell’inserimento di impianti rispetto alla freehand surgery. La revisione sistematica presentata ha rilevato differenze anche all’interno delle diverse metodiche guidate e sulla base delle tipologie di edentulia parziale.
Trattamento restaurativo atraumatico e tecnica di Hall in odontoiatria pediatrica
Lo studio qui presentato valuta e confronta su più variabili due tecniche restaurative in ambito pediatrico, entrambe accomunate dall’applicabilità in caso di paziente a ridotta collaborazione e in contesti clinici anche estremamente carenti.
Misure di riduzione dell’aerosol durante le procedure odontoiatriche: indicazioni evidence-based
La prevenzione dell’infezione da Covid-19 nell’ambulatorio odontoiatrico verte essenzialmente su due fronti: il potenziamento delle barriere (in particolare i dispositivi di protezione individuale) e la riduzione della liberazione di aerosol. Una recente revisione sistematica ha affrontato questo secondo tema, mettendo in evidenza l’importanza dell’aspirazione ad alti flussi.
Alterazioni di sviluppo dello smalto nel nato pretermine
Il nato pretermine è potenzialmente esposto a patologie in grado di manifestarsi anche a distanza di anni: le alterazioni dello smalto, ad esempio, verranno riconosciute al momento dell’eruzione degli elementi decidui. Questa breve trattazione riporta le indicazioni di una revisione sistematica recentemente condotta in Italia.
Atraumatic restorative treatment della malattia cariosa nel paziente pediatrico
Il paziente pediatrico, per la sua collaborazione alla poltrona e anche nella prospettiva di necessari aggiustamenti successivi, è particolarmente indicato per la preparazione cavitaria atraumatica. La revisione sistematica qui presentata valuta i fattori che possono condizionare questo tipo di approccio.
Un’alternativa two-step nell’allungamento di corona clinica
Un gruppo di ricercatori spagnoli ha recentemente “riscoperto” una tecnica a due passaggi, volta a implementare la precisione della chirurgia di allungamento di corona clinica. I risultati del trial clinico randomizzato forniscono in realtà buone indicazioni sulla tecnica classica con lembo riposizionato apicalmente ma rilevano anche alcuni vantaggi per quanto riguarda la metodica alternativa, che potrebbe essere particolarmente indicata in quei casi in cui si ha a disposizione poco tessuto cheratinizzato.
Forze ortodontiche ottimali: il punto sull’evidenza
Vengono considerati i risultati di una recente revisione sistematica, condotta nell’intento di indicare dei valori ottimali di forza ortodontica. Questi dovrebbero essere in grado di indurre movimenti adeguati a fronte di un rischio ridotto di danno biologico.















