Trattamento implantare postestrattivo e bone grafting contestuale
Lo studio della biologia del riassorbimento osseo ha permesso di ottimizzare i protocolli di riabilitazione implantare. Nel caso dell'implantologia immediata o postestrattiva, ad esempio, i protocolli vengono integrati con le metodiche di bone grafting e bone augmentation. Un recente studio ha valutato la stabilità di un protocollo postestrattivo associato a una procedura di mantenimento della teca vestibolare.
Implantologia postestrattiva con sostituto osseo: indicazioni evidence-based
Una recente revisione sistematica si è proposta di valutare vantaggi e svantaggi dell’aggiunta di un sostituto osseo a colmare il gap tra impianto e parete alveolare. Si è proposta altresì di considerare le principali tipologie di sostituti valutate dalla letteratura.
Possiamo già parlare di impianti ultra-corti?
Un recente articolo fornisce un'analisi di sopravvivenza, ovviamente a breve termine, riferita a una sistematica implantare definiti "impianti ultra-corti". L'asticella viene quindi spostata al limite massimo di 6 mm. L'indagine è di tipo retrospettivo e ha coinvolto un totale di 372 pazienti trattati con altrettanti impianti da 6 o da 5 mm, in arcata superiore o anche inferiore, con 3 tipologie di osso.
Impianti zigomatici e gravi atrofie dei mascellari
La riabilitazione implanto-protesica ha ridefinito lo standard del trattamento delle edentulie complete. Oggigiorno, una corretta programmazione clinica e l'applicazione di protocolli chirurgici e protesici...
La posizione dell’impianto è un fattore di rischio per la perimplantite?
La posizione dell’impianto all’interno dell’arcata mascellare/mandibolare costituisce, in termini assoluti, un fattore di rischio per la perimplantite? Gli autori di una recente revisione sistematica si sono proposti di valutare le eventuali differenze di prevalenza di questa patologia tra settori anteriori e posteriori.
Mantenimento dei tessuti molli perimplantari
La diffusione dell'implantologia ha senza dubbio rivoluzionato il trattamento delle diverse forme di edentulia. Oggigiorno è possibile proporre diverse opzioni implanto-protesiche ai pazienti, a...
La terapia implantare nell’atrofia del mascellare posteriore
Questa revisione della letteratura affronta il tema, molto attuale, della predicibilità degli interventi di rialzo del seno mascellare con posizionamento di impianti osteointegrati, valutando il ruolo svolto dal tipo di materiale da innesto, di superficie implantare, della tecnica chirurgica e dell’utilizzo di membrane protettive.
L’uso di impianti stretti nel riassorbimento osseo orizzontale
La revisione sistematica qui presentata riflette sul possibile impiego di impianti a diametro ridotto nella gestione clinica di creste alveolari deficitarie per quanto riguarda lo spessore.
Impianti immediati post-estrattivi: fattori critici per la guarigione dei tessuti
Negli ultimi anni l’inserimento immediato di un impianto dopo l’estrazione di un dente (protocollo di inserimento implantare di Tipo 1; Hammerle et al., 2004)...
Fallimento implantare: chirurgia tradizionale vs. chirurgia guidata
La revisione sistematica qui presentata mette a confronto la chirurgia implantare guidata con quella classica a mano libera, prendendo come parametro il rischio di fallimento.
Indicazioni dal consensus report dell’ITI
In questo recente documento, pubblicato su Clinical Oral Implants Research. un gruppo di lavoro afferente all'International Team of Implantology ha affrontato alcune tematiche significative nell'ambito dei criteri di pianificazione del posizionamento di impianti e dell'allestimento del relativo restauro protesico.
Studio e trattamenti di superficie su due diverse leghe di titanio a uso medicale
Anodizzazione e trattamenti chimici di superficie sono volti a indurre risposte specifiche da parte delle cellule osteoblastiche subito dopo l'inserimento dell'impianto. Un recente studio ha valutato le evoluzioni strutturali e microstrutturali e le proprietà meccaniche di due leghe di titanio in diverse condizioni di trattamento termico e grave deformazione plastica mediante la metodica della torsione ad alta pressione.
Rimozione di impianti e reimpianto: analisi di una casistica e definizione di un paziente...
Un recente studio retrospettivo ha analizzato le motivazioni che portano alla rimozione di un impianto e i fattori che spingono il paziente al desiderio di una nuova riabilitazione implantoprotesica. I risultati delineano una ben precisa tipologia di paziente, che deve essere conseguentemente gestito in maniera ben precisa da parte del clinico.
Evidenze istopatologiche sull’infiammazione perimplantare
La revisione sistematica considerata ha un’interessante caratterizzazione, a livello microscopico, del pattern infiammatorio di mucosite perimplantare e perimplantite, confrontate con tessuto perimplantare sano e malattia parodontale.
Loop anteriore del nervo mentale: studio anatomico di prevalenza e considerazioni chirurgiche
Recentemente, Gupta e colleghi hanno pubblicato su Journal of Maxillofacial and Oral Surgery uno studio retrospettivo volto a valutare la distanza tra il loop anteriore del nervo mentale e il forame mentale. Vediamone i risultati.
Implantologia nel paziente con osteoporosi
Nell'ambito dell'approccio alle patologie osteolitiche vi è oramai grande consapevolezza da parte degli implantologi per quanto concerne i pazienti in corso o in esito di trattamento con farmaci bifosfonati. Sono disponibili protocolli affidabili nella prevenzione e, qualora essa si renda necessaria, nelle gestione della complicanza più grave tra quelle contemplate, l'osteonecrosi dei mascellari connessa con la chirurgia implantare.