Ruolo dell’ossido nitrico nell’ambiente orale
L’ossido nitrico (NO) è un potente agente vasoattivo e, più recentemente, ha evidenziato una serie di effetti, anche a livello orale. Un recente revisione fa il punto sulle conoscenze relative alla fisiopatologia di interesse odontoiatrico e sui possibili sviluppi futuri.
La profilassi antibiotica riduce il rischio di fallimento implantare?
Vengono qui presentati i risultati di una revisione sistematica, che ha valutato uno dei motivi alla base (o che dovrebbero essere alla base) della profilassi antibiotica in chirurgia implantare. L’outcome deve comunque essere messo insieme ad altri aspetti nel definire un’indicazione definitiva.
Terapia fotodinamica nel trattamento del biofilm
Un'interessante revisione dedicata all'utilizzo della terapia fotodinamica sul film batterico, rispetto al quale agisce su diversi siti target. Questa metodica, utilizzabile su più distretti corporei, è infatti ampiamente studiata a livello del cavo orale. Si ricordi inoltre l’implicazione del biofilm nell’eziopatogenesi delle principali patologie odontoiatriche.
Contaminazione della mascherina durante l’esecuzione di procedure odontoiatriche produttrici di aerosol
Uno studio di recente pubblicazione ha indagato sulla contaminazione microbica della mascherina durante le diverse modalità di trattamento odontoiatriche produttrici di aerosol e, in più, ha voluto capire il potenziale di infezione crociata vera e propria, ovvero la possibilità di trasmissione microbica dalla mascherina contaminata alle altre superfici.
Distribuzione regionale dei servizi odontoiatrici nell’ambito del sistema sanitario nazionale: il modello del Regno...
In realtà territoriali e socioculturali complesse, anche i sistemi sanitari universalistici si sono evoluti attraverso forme di regionalizzazione. Tale processo, seppur necessario, ha portato disparità in determinati ambiti e servizi. Uno studio inglese, che sarebbe interessante riproporre in Italia, valuta le differenze territoriali di accessibilità alle prestazioni odontoiatriche nell’ambito del sistema sanitario nazionale.
Microbioma orale in età pediatrica: formazione e utilità diagnostica
Un recente studio fa il punto delle conoscenze relative al microbioma orale. Viene descritta la formazione della popolazione batterica residente, più correttamente detta microbiota, a partire dalla nascita. Vengono poi presentate le indicazioni cliniche, attuali e soprattutto future, nell’ambito della diagnostica di diverse malattie sistemiche.
Smettere di fumare diminuisce il rischio di perdita dentale?
La cessazione del fumo è in grado di implentare sul più livelli la salute del paziente odontoiatrico. Una revisione sistematica, lo scorso anno, non aveva riconosciuto un impatto significativo dell’intervento, limitatamente alla riduzione del rischio di perdita di elementi dentari. Il lavoro è stato rivalutato in chiave critica sul Journal of the American Dental Association.
Emergenze mediche nell’ambulatorio odontoiatrico: guida gratuita alla gestione delle emergenze odontoiatriche
Quotidianamente l'odontoiatra esegue interventi brevi, in regime di anestesia locale e a basso rischio. Va considerato, comunque, che qualunque atto medico, in quanto tale,...
Aggiornamento sull’approccio al paziente odontoiatrico affetto da malattia di Alzheimer
Recentemente, un gruppo multicentrico, attivo presso le Università dell’Iowa e di Rochester, New York, ha pubblicato un aggiornamento sull’assistenza odontoiatrica al paziente affetto da malattia di Alzheimer. Alcuni spunti importanti di un testo di cui si raccomanda la completa lettura.
Linee guida ADA per la somministrazione di antibiotici nella “fase acuta”
Cinque raccomandazioni cliniche e 2 dichiarazioni di good practice dell'American Dental Association riguardo all'insorgenza acuta di dolore dentale e gonfiore intraorale possono essere riassunte affermando che terapia antibiotica è indicata principalmente in caso di coinvolgimento sistemico e che la messa in atto precoce di trattamento conservativo sia sempre da privilegiare.
Antibioticoterapia nel paziente in fase acuta
L’insorgenza acuta di dolore dentale e gonfiore intraorale non rappresenta esclusivamente una problematica di competenza dell’odontoiatra, per il quale rappresenta senza dubbio la prima voce in fatto di visite e trattamenti in urgenza. A fronte di quadri di questo tipo è pratica comune la somministrazione di antibiotici: ciò comporta tuttavia un rischio di inappropriate prescrizioni, in grado di alimentare il già preoccupante fenomeno delle resistenze batteriche...
I pazienti sono a proprio agio nel condividere informazioni con l’odontoiatra?
La creazione di un rapporto di fiducia è un requisito base per instaurare quell'alleanza terapeutica che consente al clinico di curare al meglio il paziente e al paziente di usufruire di cure personalizzate e condivise. Ma per far questo è necessario condividere molte informazioni, scientifiche da parte dell'odontoiatra, sulla propria salute per quel che riguarda il paziente.
Carie radio-indotta: indicazioni da una revisione sistematica
La carie radio-indotta ha tipicamente carattere aggressivo: può svilupparsi già tre mesi dopo la radioterapia e distruggere una dentatura sana fino all'anno precedente. Una revisione sistematica della letteratura, pubblicata su Oral Oncology, ha valutato le evidenze riguardo alla correlazione tra radioterapia distrettuale e carie dentale.
Impatto epidemiologico della quarta classificazione OMS sui tumori odontogeni
I tumori odontogeni rappresentano un complesso di patologie non così raro ma nemmeno sufficientemente comune da far parte della quotidianità clinica dell'odontoiatra e, pertanto,...
Revisione di revisioni sistematiche nell’approccio odontoiatrico alle OSA
A partire dagli anni '90 e soprattutto negli ultimi anni, la gestione clinica del paziente affetto da apnee ostruttive nel sonno (OSA), condizioni patologiche...
Perio-medicine: parto prematuro e ruolo dei linfociti T CD8+
Uno degli ambiti oggetto di studio nella perio-medicine è quello ginecologico-neonatologico, con particolare interesse per il quadro clinico del nato pretermine sottopeso. La relazione tra aumentato rischio di nascita pretermine e parodontopatia nella madre è ampiamente documentata, ma non del tutto conosciuta sul piano causale.