Carie e malattia parodontale sono entità cliniche del tutto separate?
Due patologie a carattere cronico-degenerativo e a eziopatogenesi multifattoriale, con una base batterica legata alla deposizione del biofilm microbico. Recentemente, il gruppo di lavoro di Taso ha condotto uno studio volto a valutare il profilo infiammatorio parodontale su elementi dentari affetti da carie, seguiti anche nel periodo post restaurativo.
Approccio chirurgico alle recessioni radicolari
Una versione aggiornata di revisione sistematica riferita alle procedure di copertura radicolare in caso di recessioni semplici o anche multiple. Lo studio, pubblicato sul Journal of Periodontology, ha inserito i dati relativi al periodo tra il 2008 e il 2018, includendo trial clinici randomizzati, effettuati su campioni minimi di 10 pazienti e con una durata minima di 6 mesi.
Epigenetica in odontoiatria, l’inizio di un percorso
Sebbene l'epigenetica nella ricerca odontoiatrica sia agli inizi, sta diventando sempre più rilevante per il ruolo che svolge nell'espressione genica durante lo sviluppo, influenzando la potenziale suscettibilità alle malattie orali
Nuovi scaffold nella rigenerazione ossea: revisione di interesse odontoiatrico
In sintesi i punti salienti della lunga revisione recentemente pubblicata in letteratura che fa il punto sulle proprietà dei nuovi scaffold per rigenerativa che sono stati proposti sul mercato. La direzione della ricerca sembra essere quella di utilizzare sempre più le nanotecnologie per creare scaffold multifunzionali.
Infiammazione parodontale e nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche
L'infiammazione parodontale è un processo complesso, del quale si sta approfondendo la conoscenza con le nuove tecniche molecolari. Una revisione della letteratura si domanda, anche provocatoriamente, se si tratti però di un fenomeno inarrestabile.
Indicazioni da un consensus report sul legame tra parodontopatia e malattie cardiovascolari
Un articolo nell’ambito della periomedicine che elenca le evidenze revisionate durante un importante workshop multispecialistico. Nuove evidenze supportano la visione per cui malattia parodontale e le malattie cardiovascolari possano avere in comune più di un importante peso in termini di prevalenza.
Lo spessore della mucosa cheratinizzata come fattore predittivo chirurgico nella perimplantite
La gestione dei tessuti molli è un fattore cruciale nel mantenimento di una riabilitazione implanto-protesica. Lo spessore della mucosa cheratinizzata, in particolare, può influire nella progressione della perimplantite. Uno studio si è domandato se questo stesso dato possa rappresentare un valido fattore predittivo nel trattamento chirurgico della patologia.
Fenotipo parodontale
Negli ultimi anni, in ambito parodontale, il concetto di fenotipo è stato oggetto di ampio dibattito. Un autorevole gruppo di lavoro in seno all’American Academy of Periodontology ha recentemente fornito indicazioni evidence based riguardo alla correlazione con problematiche parodontali e, in più, con aspetti di interesse implanto-protesico e ortodontico.
Best evidence consensus in ambito parodontale, implanto-protesico e ortodontico
Nella revisione qui valutata gli autori ritengono che i soggetti con biotipo sottile sono maggiormente esposti al rischio di recessioni, rischio che può aumentare a seguito di terapia ortodontica. Anche il dato anamnestico, seppure più controverso, può essere interessante: soggetti di etnia asiatica e di sesso femminile tendono a presentare più spesso biotipo sottile.
Derivato collagenico e PRF nella guarigione del sito di prelievo epitelio-connettivale palatino
Il discomfort legato alla guarigione del sito di prelievo palatino costituisce probabilmente il limite principale della tecnica di free gingival graft. A fianco alle tecniche classiche, inerti dal punto di vista biologico, lo studio considerato ha indagato e confrontato due tecniche biologiche: il derivato collagenico e il PRF.
Gli effetti del fumo sulla salute parodontale Premium
Molte evidenze scientifiche legano il fumo a problemi parodontali e perimplantari. L’eliminazione di questa abitudine deve essere considerata una componente essenziale per ottimizzare l’effetto della terapia parodontale non chirurgica e chirurgica. Senza questo i risultati ottenuti non potranno che essere un compromesso terapeutico.
Matrici biomimetiche in associazione con CAF nella copertura di recessioni lievi-moderate
Uno dei campi di maggiore studio nell’industria biomedica in parodontologia è quello volto alla sostituzione dell’innesto collagenico autologo nel trattamento delle recessioni gengivali. La revisione sistematica qui presentata evidenzia indicazioni incoraggianti per quanto concerne, in particolare, i derivati dermici acellulari e anche quelli di origine animale.
Allungamento di corona clinica tramite estrusione con fibrotomia
In alternativa alla classica chirurgia resettiva ossea, l’allungamento di corona clinica può essere ottenuto in maniera progressiva tramite l’applicazione di una forza ortodontica leggera e continua. Al fine di prevenire la risalita del margine osseo, obbligando così comunque alla resezione di questo, è stato proposto l’intervento preventivo della fibrotomia.
Terapia parodontale nel paziente diabetico: effetti sul quadro infiammatorio sistemico
Il diabete di tipo 2 rappresenta una delle patologie sistemiche più studiate nell’ambito della perio-medicine. L’aspetto maggiormente indagato è quello riguardante l’impatto del trattamento sul controllo glicemico nel diabetico. Lo studio considerato si concentra, invece, sul pathway infiammatorio, comune a parodontite, diabete e anche aterosclerosi.
Sedute di richiamo parodontale: indicazioni evidence-based
Un ampio e interessante articolo, recentemente pubblicato da firme autorevoli della parodontologia, si è proposto di rivalutare la letteratura scientifica, al fine di fornire indicazioni cliniche utili a determinare l’impostazione del follow-up successivo alla terapia parodontale con la definizione della frequenza delle sedute di richiamo.
Socket preservation con tappo di collagene e PRP
Il PRP è un prodotto di origine autologa in grado di rilasciare fattori di crescita ad azione osteoconduttiva, osteoinduttiva e osteogenica. Questo articolo propone un protocollo di socket preservation che prevede l’uso del PRP come membrana di copertura, addizionata a tappo di collagene.














