Herbst + TAD nel trattamento delle malocclusioni di II classe
La revisione sistematica presentata, pur gravata da alcune limitazioni metodologiche, riconosce diversi vantaggi all’aggiunta di un ancoraggio scheletrico con TAD, all’apparecchio fisso funzionale Herbst nella correzione delle malocclusioni di II classe.
Accuratezza dell’impronta digitale con scanpeg in implantoprotesi
Gli scanpeg vengono avvitati direttamente sugli abutment di guarigione e permettono di rilevare digitalmente l’impronta senza svitare questi ultimi. La revisione sistematica presentata ha confrontato tali supporti con i classici scan body e anche con l’impronta analogica.
Implantologia postestrattiva con sostituto osseo: indicazioni evidence-based
Una recente revisione sistematica si è proposta di valutare vantaggi e svantaggi dell’aggiunta di un sostituto osseo a colmare il gap tra impianto e parete alveolare. Si è proposta altresì di considerare le principali tipologie di sostituti valutate dalla letteratura.
Stabilità a lungo termine del trattamento ortodontico delle III classi
Molti spunti, di potenziale utilità clinica, vengono forniti da un recente studio che si è proposto di ampliare le evidenze relative alla stabilità del trattamento ortodontico a lungo termine e al dimorfismo sessuale nelle malocclusioni di III classe.
Profilassi antinfiammatoria postestrattiva: metilprednisolone vs desametasone
La somministrazione intramasseterina di cortisonici costituisce una metodica comune di profilassi nelle complicanze infiammatorie della chirurgia del terzo molare. Lo studio qui presentato mette a confronto due molecole diverse.
L’uso di impianti stretti nel riassorbimento osseo orizzontale
La revisione sistematica qui presentata riflette sul possibile impiego di impianti a diametro ridotto nella gestione clinica di creste alveolari deficitarie per quanto riguarda lo spessore.
Diagnosi differenziale del tumore cheratocistico odontogeno
Il tumore cheratocistico odontogeno all'esame radiografico può andare in diagnosi differenziale con lesioni litiche di altra origine. Lo studio che qui riportiamo fornisce alcuni parametri per la valutazione di queste lesioni attraverso CBCT.
Cause e manifestazioni di una lesione del nervo abducente
La paralisi del nervo abducente, seppur raramente, può presentarsi in forma iatrogena come complicanza di manovre di anestesia locale odontoiatrica. Clinicamente, la paralisi si manifesta tramite diplopia e strabismo, determinati dal blocco dell’abduzione omolaterale, eventualmente associati a vertigine. Analizziamo questa rara complicanza.
Prelievo di tessuto dal tuber maxillae e posizionamento con lembo parziale o totale a...
I lembi a spessore totale o parziale vengono utilizzati per consentire l’ispessimento dei tessuti molli attorno agli impianti. Obiettivo di questo recente studio è valutare l’aspetto della cheratinizzazione e l’aumento dello spessore del tessuto che matura dopo il posizionamento di connettivo sotto o sopra il periostio.
Chirurgia piezoeletrica: quali applicazioni? Free
Il taglio piezoelettrico avviene grazie a una microvibrazione ultrasonica di soli 60-200 micron di ampiezza, in grado di intervenire con precisione sui tessuti mineralizzati senza danneggiare i tessuti molli adiacenti.
Overdenture mandibolare: tasso di sopravvivenza implantare, salute perimplantare e soddisfazione del paziente
Analizziamo qui uno studio su un ampio campione di pazienti trattati con overdenture mandibolare supportata da due, tre o quattro impianti: il tasso di sopravvivenza è elevato, la salute perimplantare buona e i pazienti sono molto soddisfatti.
Valutazione dell’efficacia anestetica a carico della polpa dentale in pazienti con pulpite irreversibile dei...
Un gesto banale quale il test di sensibilità al freddo dopo somministrazione di anestesia può darci evidenza di una piena anestesia pulpare ed evitare sensazioni spiacevoli al paziente che potrebbero peggiorare la sua compliance durante il trattamento.
Mantenimento parodontale con terapia causale e terapia fotodinamica antimicrobica
La terapia fotodinamica consiste nell’attivazione, mediante luce laser, di una sostanza cromofora in grado di liberare ossigeno. Quest’ultimo ha la capacità di generare una citotossicità particolarmente efficace nei confronti dei batteri patogeni orali. Vediamo come questo processo possa agire a livello parodontale.
Fattori in grado di influenzare il successo di un autotrapianto dentale
L’autotrapianto dentale, visto in alcuni casi come un’opzione riabilitativa “di frontiera”, rappresenta invece una soluzione valida, soprattutto nel soggetto in crescita. Lo studio qui considerato evidenzia come l’efficacia del risultato dipenda, in larga parte, dal mantenimento delle cellule del legamento parodontale del dente donatore.
Recupero del canino incluso combinato con espansione rapida palatina
Una revisione sistematica pubblicata da un gruppo di ricerca italiano fornisce una valutazione evidence-based di una tecnica ortodontico-chirurgica relativamente recente. Questa prevede la combinazione fra trazione extraorale ed espansione rapida del palato nel recupero dei canini inclusi.
Fattori di rischio per il fallimento implantare precoce: le indicazioni da uno studio retrospettivo
I dati che emergono dallo studio qui presentato meritano di essere letti con una certa cautela, in mancanza di conclusioni assolute. D’altra parte, il lavoro mette in luce la necessità di valutare attentamente il paziente, dal primo periodo postoperatorio, se possibile stratificandolo per rischio.















