Digitale in implantologia
L’impiego combinato di CAD/CAM e scanner intraorale, in ambito chirurgico-implantare, permette di avere vantaggi considerevoli in termini di tempo ma non solo. È infatti da considerare la riduzione dell’invasività intraoperatoria, la facilità nella comunicazione operatore-paziente e operatore-laboratorio, la possibilità di stoccare con semplicità grandi quantità di dati, il tutto anche a vantaggio dell’aspetto medico-legale.
Tasso di sopravvivenza e di successo negli impianti post-estrattivi in regione molare
Il posizionamento immediato dell’impianto nell’alveolo estrattivo in regione molare risulta una tecnica ad alta predicibilità, con elevata sopravvivenza e successo e con minima perdita di osso marginale.
Impianti short da 6mm e 11mm nelle regioni posteriori: il follow up in 5...
In un recente studio è stato analizzato l’utilizzo di due tipologie di impianti a supporto di protesi: impianti short con lunghezza di 6mm e impianti da 11mm. Questi sono stati posizionati in mascella e mandibola posteriore, con un follow-up di 5 anni.
L’educazione del paziente ai tempi di YouTube: gli impianti
Vi è una massiccia presenza su YouTube di video clinici odontoiatrici e il l tema di maggior interesse sembrerebbe l’implantologia. Attraverso l'analisi di tre chirurghi orali e maxillo-facciali, un recente studio ha indagato l’efficacia e l’utilità di 150 video realizzati con lo scopo di educare i pazienti e fornire loro informazioni utili circa la riabilitazione implantare.
Evidenze istopatologiche sull’infiammazione perimplantare
La revisione sistematica considerata ha un’interessante caratterizzazione, a livello microscopico, del pattern infiammatorio di mucosite perimplantare e perimplantite, confrontate con tessuto perimplantare sano e malattia parodontale.
Indicazione al carico immediato nel paziente diabetico
L’incidenza della malattia diabetica è in aumento e a ciò corrisponde un’aumentata domanda di riabilitazioni implantari, possibilmente in associazione con protocolli protesici rapidi. Diversi studi hanno valutato l’indicazione al carico immediato nei pazienti con diabete di tipo 2 e una recente revisione sistematica fa il punto sulle evidenze disponibili.
Chirurgia implantare guidata e salvaguardia del nervo alveolare inferiore
Lo studio considerato ha indagato il ruolo dell’accuratezza rispetto al rischio di trauma iatrogeno del nervo alveolare inferiore, mettendo a confronto chirurgia guidata e tecnica convenzionale a mano libera.
Fallimento implantare: chirurgia tradizionale vs. chirurgia guidata
La revisione sistematica qui presentata mette a confronto la chirurgia implantare guidata con quella classica a mano libera, prendendo come parametro il rischio di fallimento.
Verso un nuovo modello eziopatogenetico e terapeutico per la perimplantite
Su queste stesse pagine sono state ampiamente considerate le somiglianze tra malattia parodontale e perimplantite. La revisione qui illustrata si sofferma, al contrario, sui punti discordanti dell’attuale modello fisiopatologico.
Connective tissue graft contestuale a implantologia postestrattiva: le indicazioni di una revisione sistematica
Il posizionamento postestrattivo di un impianto comporta innegabili vantaggi, a cominciare dall’impatto positivo sulle tempistiche complessive. D’altra parte, esige il rispetto di criteri precisi, ad esempio nella gestione dei tessuti molli. In questo senso, la revisione sistematica presentata fornisce indicazioni relative a effetti e indicazioni dell’aggiunta di un innesto connettivale.
Stabilità implantare in relazione alla qualità ossea
Viene qui considerato un interessante lavoro che confronta, attraverso un modello prospettico di coorte, la stabilità implantare a livello di osso natio con quella raggiunta nell’osso rigenerato.
Lega titanio-rame in implantologia
L’obiettivo di questo recente studio è quello di valutare l’utilità del rame nell’implementare le caratteristiche biologiche del titanio, rispetto ai batteri e ai progenitori osteogenici.
Fattori di rischio per il fallimento implantare precoce: le indicazioni da uno studio retrospettivo
I dati che emergono dallo studio qui presentato meritano di essere letti con una certa cautela, in mancanza di conclusioni assolute. D’altra parte, il lavoro mette in luce la necessità di valutare attentamente il paziente, dal primo periodo postoperatorio, se possibile stratificandolo per rischio.
L’uso di impianti stretti nel riassorbimento osseo orizzontale
La revisione sistematica qui presentata riflette sul possibile impiego di impianti a diametro ridotto nella gestione clinica di creste alveolari deficitarie per quanto riguarda lo spessore.
Implantologia postestrattiva con sostituto osseo: indicazioni evidence-based
Una recente revisione sistematica si è proposta di valutare vantaggi e svantaggi dell’aggiunta di un sostituto osseo a colmare il gap tra impianto e parete alveolare. Si è proposta altresì di considerare le principali tipologie di sostituti valutate dalla letteratura.
Overdenture su impianti: 4 o 6?
L’overdenture su barra sostenuta da quattro impianti costituisce indiscutibilmente uno standard impianto-protesico a livello mondiale. Alcuni autori supportano, quando possibile, l’inserimento di due ulteriori fixture. Una revisione fornisce, a questo riguardo, indicazioni cliniche basate sull’evidenza.












