Effetti e curiosità sugli agenti sbiancanti
Questa rassegna è focalizzata sullo sbiancamento dentale e presenta una review in cui vengono messi a confronto diversi trattamenti verificandone l’efficacia.
Valutazione spettrofotometrica di penetrazione...
L’igiene in età prescolare
Conoscenza delle madri circa la salute del cavo orale dei loro figli in età prescolare
Mother’s knowledge about pre-school child’s oral health
Suresh BS, Ravishankar TL,...
Collutori e antisettici orali: cosa dice la letteratura
La terapia non chirurgica continua a costituire la prima linea nell’approccio alla malattia parodontale attraverso il controllo della placca. Al fine di prolungare gli effetti sul microbiota orale, può essere addizionata alla somministrazione di antisettici ad azione topica.
Lo sbiancamento 2.0: ottimizzare i tempi e innalzare la soddisfazione
La richiesta di trattamenti che abbiano obiettivi principalmente estetici è costantemente aumentata da quando l’estetica si è imposta come caratteristica peculiare di un completo...
Aggiornamenti sul modello socio-correlato della malattia cariosa
La promozione della salute orale rappresenta una voce fondamentale della spesa sanitaria pubblica e privata nei paesi occidentali. Tra le principali patologie di competenza dell'odontoiatra, la malattia cariosa, in modo particolare, si caratterizza per l'alto impatto sociale, in virtù dell'elevata prevalenza già a partire dall'età pediatrica, in particolare nella fascia di popolazione svantaggiata dal punto di vista socioeconomico.
Sbiancamento dentale: gli effetti psico-sociali e sulla qualità di vita
I risultati di un recente studio indicano come un “banale” trattamento sbiancante possa rendere il paziente più confidente nel proprio sorriso e ridurre la percezione e l’impatto di alterazioni dentali. È quindi un trattamento che mira principalmente al miglioramento della percezione di sé del paziente.
Filo interdentale: tanto semplice, quanto utile
Una notizia di poche settimane fa riporta all’attenzione il filo interdentale, uno strumento per l’igiene orale tanto semplice quanto utile (e altrettanto trascurato). Un...
Spazzolini elettrici: uno sguardo al futuro
Il mondo in continua evoluzione dell’igiene orale offre una vasta gamma di strumenti per mantenere in salute denti e gengive. Tra i più diffusi...
Fluoroprofilassi: la prevenzione inizia nello studio odontoiatrico
Il fluoro gioca un ruolo centrale nella prevenzione della carie. Tale elemento è un alogeno molto reattivo che non si trova in natura allo...
Spazzolino elettrico, efficace anche nei bambini di 2 anni
Lo spazzolino elettrico, negli ultimi anni divenuto oggetto di diversi studi randomizzati controllati, è molto efficace nel rimuovere biofilm e placca, più dello spazzolino...
Mucosite, il bicarbonato di sodio è meno efficace di quanto si pensi
La mucosite orale (OM) è un disturbo che sovente si presenta in concomitanza con le terapie antitumorali. L'infiammazione, che inizialmente interessa le mucose del...
Efficacia dello sbiancamento dentale post-trattamento endodontico rigenerativo
Le procedure endodontiche rigenerative sono un campo in continua espansione in ambito odontoiatrico. Il loro obiettivo è quello di rigenerare le strutture radicolari danneggiate,...
Il film batterico e l’efficacia dei collutori
La ricerca in microbiologia ha stabilito il ruolo decisivo, nell'insorgenza di diverse patologie in più sedi anatomiche, determinato dalla capacità di certe specie batteriche...
Revisione dei concetti moderni per lo sbiancamento dei denti
Questo articolo realizza una panoramica in merito ai comuni agenti sbiancanti: efficienza e potenziali rischi.
Decalcificazione dello smalto in pazienti ortodontici: prevenzione, trattamento e fattori di rischio
La decalcificazione dello smalto attorno agli apparecchi ortodontici fissi è una complicanza comune sia durante che dopo il trattamento ortodontico.
Gengivite: modello predittivo anamnestico
In fase anamnestica, la gengivite viene indagata chiedendo se le gengive sanguinano durante lo spazzolamento o se il paziente percepisce alitosi o disturbi similari. Lo studio qui presentato ha definito il peso del dato self-reported e valutato la possibilità di definire un modello predittivo di malattia basato sulle rilevazioni anamnestiche.














