La mucosite orale (OM) è un disturbo che sovente si presenta in concomitanza con le terapie antitumorali. L'infiammazione, che inizialmente interessa le mucose del cavo orale, è fastidiosa e può estendersi sino a coinvolgere esofago e stomaco.
Oggi, il trattamento maggiormente consigliato per prevenirla, ma anche per contrastarla, consiste in risciacqui con bicarbonato di sodio.
Una recente revisione sistematica della letteratura ha dimostrato l'infondatezza di questa pratica invece molto diffusa. La ricerca, condotta dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Orali dell'Università degli Studi di Palermo, è stata pubblicata su BMC Oral Health. 

Gli studi randomizzati controllati (RCT) presi in esame, 11 complessivamente, sono stati pubblicati nel periodo 2000-2022. Tra questi, quattro riguardavano la prevenzione della mucosite, sette la gestione della malattia. Dall'analisi della letteratura è emersa la carenza di prove sull'efficacia del bicarbonato di sodio, il cui uso ritarda l'impiego di altre sostanze ritenute più idonee nel trattamento della stomatite.

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Aloe vera e propoli, più efficaci del bicarbonato di sodio

Tra le diverse sostanze citate in letteratura e che si sono dimostrate più adatte del bicarbonato di sodio a contrastare la mucosite ci sono l'Aloe vera e la propoli. Quest'ultima, grazie ai suoi composti fenolici, come i flavonoidi, ha diverse qualità biologiche: proprietà immunomodulatorie, antimicrobiche, antimicotiche, anestetiche e antinfiammatorie. Tra i limiti evidenziati, invece, c'è la difficoltà a standardizzarne la composizione, in quanto fortemente dipendente dalle caratteristiche fitogeografiche dei siti di raccolta.

Anche l'Aloe vera, in quanto farmaco naturale, ha mostrato di essere efficace nella cicatrizzazione delle ferite, di possedere proprietà antimicrobiche e antiossidanti, nonché di essere in grado di eliminare i radicali liberi. Nella protezione del tessuto orale, l'Aloe vera è un valido aiuto nel trattamento del lichen planus orale, della sindrome della bocca urente e della mucosite indotta da radiazioni, nonché della stomatite orale aftosa ricorrente.

I ricercatori palermitani, nel condurre la revisione sistematica, hanno evidenziato una serie di questioni da approfondire. Innanzitutto quella riguardante la valutazione oggettiva del disturbo che soprattutto nel bambino risulta essere poco standardizzata. In pratica, non c'è una scala riconosciuta con cui valutare la gravità della stomatite. Questo rende più difficile condurre la ricerca in questo ambito, ma anche la cura della malattia stessa.

Perché è importante non sottovalutare la mucosite

Raramente i pazienti oncologici, prima e durante le cure, sono sottoposti a screening specialistici sulla salute orale. Eppure la mucosite è una malattia che può essere molto invalidande, soprattutto quando rende difficile l'alimentazione dei pazienti già provati dalla malattia oncologica e dalla chemioterapia. L'auspicio è che il trattamento di questo disturbo avvenga in modo tempestivo e con i giusti mezzi che questa revisione sistematica ha cercato di mettere in evidenza.

 

Mucosite, il bicarbonato di sodio è meno efficace di quanto si pensi - Ultima modifica: 2023-01-20T12:40:26+00:00 da Pierluigi Altea
Mucosite, il bicarbonato di sodio è meno efficace di quanto si pensi - Ultima modifica: 2023-01-20T12:40:26+00:00 da Pierluigi Altea

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