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Tecnica semi-diretta di restauro delle lesioni non cariose cervicali

L'approccio alle lesioni cervicali non cariose rappresenta da sempre un dilemma clinico in odontoiatria restaurativa, data l'esigenza di fornire un trattamento esteticamente ottimale, funzionalmente duraturo e a un costo biologico minimo.
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Adesione nel restauro di lesioni cervicali non cariose

Sono state confrontate le performance di tre adesivi universali, associati a compositi flowable, nella gestione di lesioni cervicali non cariose. L'indagine ha coinvolto un totale di 18 partecipanti, ciascuno indicato per l'esecuzione di restauri di lesioni cervicali non cariose con resine fluide in almeno 3 siti, per un totale di 99 trattamenti.

L’integrazione estetica dei compositi portata a un livello superiore

Gli strumenti per restorative cercano sempre più di venire incontro alle esigenze crescenti delle terapie in ambito estetico e di imitare al meglio la...

La cementazione come elemento chiave per la longevità dei restauri Premium

I cementi adesivi permettono di coniugare ottime capacità meccaniche con risultati estetici soddisfacenti, adattandosi a tutti i materiali da restauro attualmente utilizzati in conservativa indiretta e protesi. Quali  sono i fattori da considerare nella loro manipolazione e applicazione per ottenere risultati predicibili e duraturi?
DM_il dentista moderno_Compositi bulk-fill_restauro post endodontica perno in fibra

Compositi bulk-fill: sono impiegabili nelle ricostruzioni con perno in fibra

I compositi bulk-fill costituiscono oramai da alcuni anni una delle tecniche suscitanti maggiore interesse nel campo della ricerca dei materiali dentali. Recentemente, Mota Martins e colleghi (Applied Adhesion Science 2019) hanno sperimentato il loro impiego nella ricostruzione post-endodontica con perno in fibra, confrontandone la forza adesiva con quelle delle resine convenzionali.

Possiamo chiedere di più ai nuovi compositi flow? Premium

I compositi devono le loro proprietà e il loro grado di maneggevolezza alla percentuale di filler adoperata e la loro viscosità alla matrice resinosa. A...
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Fattori che influenzano il fallimento dei restauri di II classe

I restauri cavitari di II classe o, per usare un termine più allineato all'era dei compositi, interprossimali, costituiscono tuttora un capitolo complesso dell'odontoiatria conservativa, in quanto soggetti a numerose variabili operative. Peraltro le ultime ricerche hanno evidenziato come le caratteristiche del materiale, in questo tipo di restauri, non costituiscano le determinanti principali della sopravvivenza.
carie edentulia parziale fisiopatologia della carie

Malattia cariosa e salute generale

La malattia cariosa comporta ancora oggi un peso elevato dal punto di vista socioeconomico e non solo in termini relativi: secondo il Global Burden of Disease Study, che ha sondato il ventennio 1990-2010, la carie si posiziona al primo posto per prevalenza.
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Aggiornamento classificativo: approccio al dente vitale

Si definisce profonda una carie che raggiunge il quarto interno della dentina, ma che conserva un'area di dentina solida a protezione della polpa, quindi mantenendo il dente vitale.

Nuove resine adesive ad azione antibatterica

Come già sottolineato su queste stesse pagine, l'uso quotidiano del triclosan, antisettico che trova impiego in collutori, dentifrici oltre che in ambito cosmetico, è...
ossido di zirconio protesi corona disilicato di litio

Resistenza di corone in composito fresato CAD/CAM in funzione dello spessore

Corone in compositi CAD/CAM: resistenza alla frattura A tale proposito, il recente lavoro di Zimmermann ha valutato la resistenza alla frattura di 3 resine rinforzate con particelle, impiegate in un sistema di fresaggio, più una adatta allo stampaggio 3D in funzione dello spessore.

Gli effetti della polimerizzazione nella restaurativa moderna

Conoscere le caratteristiche dei compositi Conoscere le fasi della fotopolimerizzazione. Analizzare le criticità legate alla contrazione da fotopolimerizzazione Quali protocolli minimizzano gli insuccessi...
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Utilità clinica del liner di idrossido di calcio nel mantenimento della vitalità pulpare nel...

Al netto della diffusione delle metodiche preventive e nonostante gli sviluppi tecnici, le lesioni cariose profonde continuano a rappresentare una condizione clinica di difficile...

Adesivi a base di nanoparticelle metalliche

L'aspetto più delicato nell'ambito dell'adesione delle resine composite e, di conseguenza, nella realizzazione di un restauro duraturo, consiste nella gestione della zone dell'interfaccia. I...
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Intarsi in disilicato di litio: la preparazione cavitaria è in grado di influenzare il...

La resistenza alla frattura è un elemento fondamentale ai fini della sopravvivenza di un restauro ed è normalmente legata a diversi fattori, compresa geometria cavitaria o disegno della preparazione. La preparazione, a seconda di larghezza e profondità, può infatti influenzare la rigidità della cuspide e, di conseguenza, la resistenza complessiva della corona. Partendo da tali presupposti, uno studio in vitro dal grande interesse clinico, ha valutato il valore di carico e la modalità di fallimento di intarsi prodotti in disilicato di litio mediante tecnica CAD/CAM.
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Adesione nei compositi lavorati CAD/CAM

Uno degli aspetti più interessanti riguardante la metodica CAD/CAM è rappresentato dalla versatilità che le sistematiche attuali sono in grado di offrire: si spazia dalle diverse tipologie di ceramica alle resine. composite, PMMA, comprese le ceramiche ibride.

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