I compositi devono le loro proprietà e il loro grado di maneggevolezza alla percentuale di filler adoperata e la loro viscosità alla matrice resinosa. A completare gli elementi che danno vita a un composito l’accoppiante che lega matrice e filler. Lo s …
I compositi devono le loro proprietà e il loro grado di maneggevolezza alla percentuale di filler adoperata e la loro viscosità alla matrice resinosa. A completare gli elementi che danno vita a un composito l’accoppiante che lega matrice e filler. Lo scopo di continuare a innalzare la percentuale di riempitivo è quello di riuscire ad aumentare la resistenza all’usura e le proprietà fisiche del materiale. Per restaurare al meglio alcune situazioni cliniche sono stati però creati anche dei compositi flow, meno riempiti con lo scopo di poter meglio scorrere sulle pareti della cavità.
La maggior parte dei produttori dispensano questi materiali in piccole siringhe, con puntali fini, così da giungere direttamente in bocca nelle sedi di applicazione desiderate. Sono state brevettate diverse generazioni di compositi flow, abituali compagni dei nostri restauri di tutti i giorni. Nonostante il loro ampio utilizzo a una prima analisi si potrebbe osservare che non siano così tante le aree che richiedano imprescindibilmente il ricorso a essi. Proviamo a riassumere i vantaggi che ci fanno scegliere di adoperare i flow.
Questo contenuto è riservato agli abbonati a Il Dentista Moderno.
Abbonati e continua a leggere su DM Club, l'area premium de Il Dentista Moderno