L’ira(p) dei dentisti

È recentissima l’ennesima decisione presa dalla Corte di Cassazione in merito al pagamento dell’IRAP, odiosa e odiata gabella ritenuta da sempre un incomprensibile disincentivo alla libera professione e alla produttività. La sentenza che si andrà di seguito a riportare contribuisce a determinare quegli elementi che, anche se presenti in uno studio medico, non escludono il rimborso della tassa versata laddove ritenuti fattori di produzione trascurabili.

Il consenso

Altre considerazioni in merito al consenso informato, anche alla luce di nuove decisioni assunte recentemente dalla Magistratura, interessata della questione. Già abbiamo avuto modo di...

Mea maxima culpa Free

Lo sconforto che un professionista prova quando scopre di aver commesso un errore di valutazione, di terapia, di cura nulla è al confronto di quanto gli impone la Corte di Cassazione per poter andar libero dalle conseguenti responsabilità risarcitorie.

Il bugiardo

Incomprensibile, stavolta, il pensiero della Suprema Corte che pare, invero, preferire gli interessi di un negligente e cinico professionista a scapito di quelli di...

I tempi lunghi della giustizia

Chi ha detto che la Legge non è uguale per tutti? Esiste un istituto giuridico che, come la tristemente famosa “livella” di Totò, non conosce...

Concorso in abusivismo, una sentenza come futuro monito

Torna la Corte di Cassazione a parlare di abusivismo, intervenendo su un punto che, seppur lapalissiano dal punto di vista giuridico, ha ritenuto dover meglio specificare al fine di evitare futuri, inutili e gravosi contenziosi: la causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto non è applicabile al reato di esercizio abusivo della professione.

Una paziente che così paziente non era

Se una paziente si allontana dallo studio prevedendo e, soprattutto, augurandovi futuri poco rosei, mettetevi pure l’animo in pace: non è minaccia, violenza, ingiusto nocumento. un semplice desiderio non censurabile che, anche se espresso con livore o risentimento, tale resta e non comporta pena...

Social network come strumenti per l’aggiornamento professionale

Il mondo dei social  media nel contesto odontoiatrico: quali so le aree di possibile impiego, i potenziali vantaggi e i possibili rischi a cui un dentista va incontro se non sono usati correttamente.

Il reato di… avulsione aggravata

E chi glielo dice, adesso, al paziente dolorante, quello “da vignetta” con ascesso e foulard bianco a guisa di fascia annodato con fiocco in...

Contenzioso giudiziario e odontoiatria

Una buona notizia, finalmente, dalla Suprema Corte che, interessata di un problema di responsabilità professionale odontoiatrica, convalida il pensiero dei Giudici di secondo grado...

La pubblicità è l’anima del commercio?

La legge 148/2006 - relativa alla pubblicità in ambito sanitario - ha scatenando un acceso dibattito sia culturale che di mentalità, dando vita a...

Retroattiva e postuma: quale la concreta portata applicativa?

Proseguiamo il percorso volto a fornire un quadro di riferimento che orienti il dentista nella valutazione di tutte le proposte assicurative che gli vengono...

L’insostenibile leggerezza della noncuranza

Parliamo delle relazioni a distanza tra medici che magari nemmeno si conoscono tra loro e che troppo facilmente emettono giudizi sconsiderati sulla condotta dei...

Il renitente Free

Le piccole sfide quotidiane possono diventare grandi battaglie da combattere, al di là delle ideologie, nel rispetto delle normative emergenziali vigenti. Il vero problema è quando le vittorie si trasformano in ulteriori complicazioni.

Lo sbaglio

La lesione del diritto all’autodeterminazione non configura un danno risarcibile in re ipsa, derivante cioè esclusivamente dall’omessa informazione del paziente. Sarà risarcibile solo qualora comporti danni non patrimoniali quali sofferenze soggettive o limitazione della libertà di disporre di se stessi.

Il danno e la beffa

Chi fa «spallucce» di fronte al paziente insoddisfatto, ripensando con aria sicura al momento in cui ha stretto la mano al proprio assicuratore, dovrebbe leggere con attenzione il breve commento oggi proposto che ha come protagonista un dentista convinto di poter comunque dormir sonni tranquilli per il solo fatto di essersi assicurato. E vedremo come al danno seguirà la beffa.

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