La rimozione dei perni endocanalari
La presenza di ostacoli fisici all'accesso ai canali è una complicazione importante nella messa in atto di un ritrattamento endodontico ortogrado. Un ostacolo che per definizione è proprio dell'elemento già trattato e si può pertanto incontrare solamente nel corso di un ritrattamento è rappresentato dalle ritenzioni endocanalari, principalmente i perni.
Ritrattamento ortogrado vs chirurgico: decision making
I fallimenti endodontici sono comunemente associati con due dati clinici: dolore e patologia periapicale.
Dover approcciare clinicamente un dente già trattato non significa doverlo necessariamente...
Cavità di accesso tradizionali e minimamente invasive in endodonzia
Uno dei passaggi più importanti per un trattamento endodontico di successo è la preparazione dell'accesso alla camera pulpare e al sistema dei canali radicolari...
Classificazione prognostica per il dente trattato endodonticamente
Il dente trattato endodonticamente va incontro a una degenerazione delle caratteristiche biomeccaniche che lo espone a più elevato un rischio di fratture, e dunque di perdita, rispetto all'elemento vitale. Il processo non riguarda i tessuti dentari solo intrinsecamente, ma dipende anche da fattori estrinseci, come la riduzione del compenso propriocettivo e anche dall'azione chimica di sostanze impiegate in endodonzia.
Incappucciamento pulpare
In questa raccolta vengono riportati tre studi che valutano il successo della tecnica dell’incappucciamento pulpare eseguito con diversi materiali, al fine di identificare quale...
Mantenere la pervietà degli orifizi canalari durante build-up
Nella restaurativa contemporanea e in particolare ai fini di un corretto ed efficace trattamento endodontico è oggi imprescindibile assicurare un adeguato isolamento del dente tramite il posizionamento della diga in gomma. Casi complessi possono essere approcciati attraverso vari accorgimenti, quali la modifica dell'uncino, l'aggiunta di diga liquida o altro ancora. Esistono poi dei casi estremi in cui va contemplato il rischio che il posizionamento dell'uncino possa andare ad aggravare la situazione, inducendo delle fratture a livello della corona clinica residuale nel corso del trattamento.
Riassorbimento cervicale esterno
Un quadro clinico di difficile approccio, su cui sono stati compiuti alcuni sviluppi negli ultimi anni. Lo stato attuale dell'evidenza su questa tematica è stato fornito dal gruppo di lavoro di Patel, che ha condotto una importante review, pubblicata a metà 2018 sull'International Endodontic Journal.
Utilizzo dei laser in endodonzia
La capacità di ottenere un’efficace sagomatura, detersione e decontaminazione del sistema dei canali radicolari e un’otturazione tridimensionale stabile rappresenta l’obbiettivo della terapia endodontica. Molti fattori possono però compromettere il risultato finale del trattamento endodontico, primo fra tutti la complessità anatomica del sistema dei canali radicolari e la conseguente difficoltà a far agire efficacemente gli irriganti nel terzo apicale. I laser Nd:YAG 1064nm e a diodi da 810 - 980 nm si sono dimostrati efficaci nel ridurre la carica batterica endocanalare e potenziare l’efficacia degli irriganti; recentemente anche i laser Er:YAG 2940 nm e Er,Cr:YSGG 2740 nm si sono affiancati alle lunghezze d’onda già conosciute e costituiscono oggi un prezioso alleato per diminuire la carica batterica endocanalare e migliorare la rimozione dello smear layer prodotto dalla strumentazione.
Dente trattato endodonticamente in sede frontale e il perno in fibra
Il dente trattato endodonticamente diviene più delicato ed è maggiormente esposto a fratture e complicanze. L'obiettivo di un trattamento è la risoluzione della problematica contingente e, allo stesso modo, il ripristino della futuribilità del dente malato. La restaurativa post-endodontica rimane un oggetto di dibattito importante, soprattutto nelle sedi frontali, laddove è particolarmente rilevante un terzo target, ovvero il ripristino dell'anatomia dentale e, con essa, della normale estetica.
La sfida dell’endodonzia: canali C-shaped e variabili anatomiche
È necessaria una conoscenza approfondita dell'anatomia canalare e delle sue variazioni per raggiungere il successo nella terapia canalare, insieme con la diagnosi, ls pianificazione...
Trattamento endodontico con medicazioni canalari
Questo aggiornamento vuole offrire diversi punti di vista sulla questione che verte sul trattamento endodontico di un elemento dentale in un’unica seduta o in...
Numerazione denti: i sistemi di classificazione più utilizzati
L'odontoiatra ha la necessità e l'obbligo di utilizzare un linguaggio che permetta l'identificazione precisa degli elementi dentari. Per ridurre i margini di errori e...
Trucchi per l’utilizzo del localizzatore apicale e possibili fonti di errori
I localizzatori d'apice costituiscono oggigiorno un ausilio indispensabile nella valutazione della lunghezza di lavoro.
L'introduzione di questi sistemi ha rivoluzionato la tecnica operativa, basata sostanzialmente...
Nanoparticelle antibatteriche: uso in endodonzia
Ormai da alcuni anni, prodotti di questo tipo hanno trovato una certa diffusione in ambito medicale. Per esempio, sostanze che manifestano un'efficacia nei confronti del biofilm possono risultare particolarmente indicate nella pratica endodontica, nella quale la necessità di depurare lo spazio canalare dai più piccoli serbatoi infettivi può scontrarsi con difficoltà di natura chimica o meccanica riguardanti l'uso dei comuni irriganti.
Indicazioni all’apicectomia e alla chirurgia endodontica
Nell'ambito della pratica odontoiatrica routinaria, l'apicectomia è una tecnica chirurgica relativamente comune. Come si evince dal termine, essa consiste nell'accedere alla regione apicale di...
L’importanza della diga di gomma nel trattamento endodontico e la discordanza tra teoria e...
Le società scientifiche di maggior spicco concordano sul fatto che sia fondamentale in endodonzia, poiché la sua funzione di isolare il campo operatorio porta...















