Errori in endodonzia: diagnostica peri e postoperatoria

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L’obiettivo ultimo dell’endodonzia è rappresentato dalla preparazione e disinfezione degli spazi canalari cui segue un’efficace sigillatura. La metodica operativa è esposta a complicanze ed errori procedurali, i quali possono presentarsi in diversi momenti del trattamento e che consistono, ad esempio, in trasporto apicale, formazione di false strade, ledging, stripping, perforazioni e frattura/separazione degli strumenti. Queste problematiche hanno maggiore probabilità di insorgenza in presenza di curvature radicolo-canalari e di strumenti endodontici rigidi. Gli accorgimenti preventivi principali consistono pertanto nella valutazione radiografica dell’elemento da trattare e nel monitoraggio delle condizioni d’uso degli strumenti. Questo secondo aspetto può costituire una delle problematiche legate all’impiego degli strumenti flessibili in nichel-titanio, al cui impiego risulta oggi difficile pensare di rinunciare e sui quali sono già stati compiuti sviluppi. Riallacciandosi alla valutazione radiografica, si può aggiungere che, oltre all’inquadramento preoperatorio, essa si presti a essere facilmente impiegata per il monitoraggio intraoperatorio e soprattutto per il controllo postoperatorio.

Quali sono gli errori più frequenti in endodonzia secondo letteratura?

Sui presupposti esposti finora si basano due interessanti lavori, pubblicati uno lo scorso anno, l’altro all’inizio di questo 2018.

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Il primo, pubblicato su Contemporary Clinical Dentistry a cura di Khanna e colleghi, è un trial randomizzato che compara – radiograficamente e in parte clinicamente – i risultati in termini di complicanze (gomiti e in generale cambiamenti della curvatura radicolare, rottura dello strumento e perforazioni) in denti trattati con strumenti Ni-Ti manuali e con una sequenza consigliata di rotanti. I risultati ribadiscono il ruolo decisivo della curvatura canalare nel favorire tali complicazioni. Il sistema rotante ha fornito indicazioni positive.

Il secondo lavoro a cui si fa riferimento (Clinical Oral Investigations, Leandro Nascimento e colleghi) si propone di quantificare la prevalenza radiografica, ricercata tridimensionalmente con CBCT, di errori in elementi precedentemente trattanti endodonticamente, in un totale di 1146 canali di 618 denti. Gli aspetti considerati sono stati la qualità del trattamento – estensione e omogeneità della chiusura, restauro coronale e altro (canali lasciati intrattati, presenza di “false strade” o di strumenti fratturati) – e lo status periapicale – presenza di radiotrasparenza o allargamento > 0.5 mm dello spazio parodontale. Lo studio ha rilevato una forte correlazione fra la stessa sofferenza apicale e la presenza di errori riferibili a quelli elencati. L’underfilling è risultato essere l’errore maggiormente comune in tutti i canali (234 casi contro i soli 41 di overfilling), con l’eccezione del secondo canale della radice mesiovestibolare (MB2) nei molari superiori: a fronte dell’elevata prevalenza del canale (69.82% nel primo molare, 46.91% nel secondo), esso è risultato non trattato nel 78.4% dei casi.

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Riferimenti bibliografici

Clinical and Radiographic Evaluation of Procedural Errors during Preparation of Curved Root Canals with Hand and Rotary Instruments: A Randomized Clinical Study Rajesh Khanna, Aashish Handa, […], and Asim Goel

Prevalence of technical errors and periapical lesions in a sample of endodontically treated teeth: a CBCT analysis Eduarda Helena Leandro Nascimento, Hugo Gaêta-Araujo, Maria Fernanda Silva Andrade, Deborah Queiroz Freitas

Errori in endodonzia: diagnostica peri e postoperatoria - Ultima modifica: 2018-05-01T06:53:54+00:00 da redazione

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