Contenzione fissa o retainer termostampati?
La contenzione è senza dubbio una delle fasi più delicate nel contesto di un piano di cure ortodontiche. Assicurare stabilità ai risultati del trattamento è fondamentale: ciò nonostante, in letteratura vi è ancora un intenso dibattito su quale possa essere la metodica più efficace da attuare sul paziente.
Diastema: riabilitazione sostenibile e patient-friendly
Nel corso della settimana, saranno presentati articoli che raccontano approcci terapeutici differenti, adottati in differenti situazioni cliniche con diastema. Il filo conduttore delle pubblicazioni...
Stabilità occlusale e allineamento in contenzione ortodontica
Il mantenimento della stabilità occlusale è una delle problematiche principali da gestire dopo trattamento ortodontico. Con il passare del tempo, che intervengano delle modifiche è inevitabile e, in alcuni casi, possono insorgere delle vere e proprie recidive.
Una nuova concezione della risposta del parodonto al trattamento ortodontico
La pianificazione di un trattamento ortodontico è una procedura clinica che, soprattutto nel caso dell'adulto, tende ad assommarsi ad aspetti pertinenti ad altre discipline...
Chirurgica ortognatica: tutto si basa sulla diagnosi
I dismorfismi scheletrici dell'apparato stomatognatico non costituiscono necessariamente una problematica correlata solo all'estetica e alla vita di relazione. Quadri complessi, infatti, possono predisporre a...
Standard attuale della TC cone beam in ortodonzia
La diagnostica e la programmazione clinica in ortodonzia stanno incontrando importanti sviluppi grazie all'avvento della diagnostica radiologica tridimensionale. La TC cone beam, pur non rappresentando ancora una prima linea, sta acquisendo grande interesse agli occhi dei clinici, oltre che per il suo potenziale diagnostico, per merito del decremento dei costi sostenuti dallo specialista e soprattutto biologici a carico del paziente.
Considerazioni sulla CBCT in ortodonzia
Negli ultimi anni, la disciplina ortodontica ha conosciuto delle significative innovazioni, senza che ciò implicasse, tuttavia, la ridiscussione di determinate certezze “storiche”. Lo studio...
Short term orthodontics
Questa metodica, basata principalmente sull'utilizzo di aligner, in passato veniva impiegata come una sorta di protocollo ortodontico semplificato. Oggi, grazie anche all'avvento delle procedure CAD/CAM, si propone di rispondere alle richieste di pazienti adulti, i quali desiderano trattamenti poco invasivi esteticamente e che garantiscano risultati in tempi brevi.
Placche ortodontiche di ancoraggio: infezione e fattori predittivi
I dispositivi temporanei di ancoraggio (TAD) trovano oggi una discreta applicazione nella correzione delle malocclusioni. Se ne distinguono sostanzialmente due grosse tipologie, placche e miniviti. Considerando le prime si può affermare che costituiscono sistemi affidabili e sicuri.
Comunicazione cellulare nella biomeccanica ortodontica
Negli ultimi anni, la biologia molecolare ha fatto luce su diversi aspetti del processo di comunicazione tra cellule, la quale sembra sia principalmente mediata attraverso l'espressione di molecole di natura proteica. Di recente, il gruppo di lavoro di Vansant ha proposto una revisione sistematica su questo argomento, con l'obiettivo di mettere a punto una timeline che descrivesse i diversi meccanismi che si mettono in atto.
Aspetti applicativi nell’ortodonzia invisibile con aligner
Con il nuovo millennio, la cosiddetta ortodonzia invisibile ha conosciuto un forte sviluppo clinico e commerciale. Il concetto di base è la sostituzione delle...
Gestione del dolore in ortodonzia
La gestione del dolore costituisce senza dubbio una voce importante nell'ambito di un qualsiasi trattamento odontoiatrico. In questo senso, l'ortodonzia si discosta dal resto...
Vite da trazione ortodontica nel ramo mandibolare
La presenza di molari inclusi e orizzontalizzati costituisce un quadro complesso, non approcciabile con le metodiche ortodontiche di base. I terzi molari sono gli...
Agenesia del terzo molare e alterazioni craniometriche
Lo studio “di popolazione” condotto da Moghadam pubblicato a metà 2018 sul Journal of International Society of Preventive & Community Dentistry, si è domandato il potenziale ruolo dell’agenesia del terzo molare dal punto di vista ortodontico. Le agenesie, in effetti, sarebbero, almeno secondo alcuni autori, potenzialmente correlate alle alterazioni scheletriche, quali ad esempio le schisi o, più semplicemente, quelle craniometriche.
Trattamento non chirurgico della III classe scheletrica: aggiornamenti scientifici da una revisione sistematica della...
Il trattamento della malocclusione di III classe scheletrica costituisce una delle grandi sfide e, in molti casi, un limite della pratica ortodontica. Nel paziente in crescita l'approccio prevede la possibilità di addizionare una terapia ortopedica: sono contemplate protrusione mandibolare, regolazione funzionale e chin cup...
Guide all’eruzione: valutazione del momento auxologico
I dispositivi ortodontici di guida all'eruzione agiscono combinando l'azione di un apparecchio funzionale con quella di un positioner. Il momento auxologico risulta essere una tematica delicata in riferimento a tale apparecchio: un recente studio prospettico ha preso in considerazione un'opzione di applicazione precoce in fase di dentizione mista.