Problematiche nella diagnostica delle recessioni gengivali
La diagnostica delle recessioni gengivali è un tema che qui è già stato ampiamente affrontato, anche nel recente passato. Innanzitutto è bene ribadire come...
I collutori come supporto nelle patologie parodontali
Effetti clinici e microbiologici dell’utilizzo
di un collutorio a base di olio essenziale secondo
il protocollo «disinfezione della bocca in unico stadio»: studio randomizzato preliminare in...
Laser e implantologia: prospettive
L'impiego odontoiatrico del laser sta conoscendo una diffusione rilevante. In ambito chirurgico, trova impiego ad esempio in una serie di piccoli interventi sui tessuti...
Strumentario manuale (scaler e curette)
La strumentazione manuale costituisce una manovra quotidiana per il parodontologo e l'igienista dentale. La regolare manutenzione dello strumentario è importante quanto la correttezza nell'utilizzo; questa è a sua volta indispensabile al fine di effettuare un debridement efficace del materiale calcifico e dei tessuti dentino-cementizi infetti.
Diabete mellito di tipo 2 e parametri clinici parodontali
Tra i vari fattori di rischio per la parodontite uno dei principali è stato confermato essere il diabete. La prevalenza della parodontite è più...
Acido ialuronico nella guarigione nel sito di prelievo epitelio-connettivale palatino
Sono diverse le metodiche proposte per ridurre il discomfort postoperatorio e nel favorire la guarigione dopo il prelievo epitelio-connettivale palatino. Tra queste l'uso topico di acido ialuronico mostra risultati promettenti.
Perimplantite: più rischi per i pazienti con storia di parodontite
All'alba di quello che alcuni hanno definito lo “tsunami” delle perimplantiti, questa ed altre revisioni hanno fornito delle linee guida su come orientarsi di...
Amelogenine nella rigenerativa del sito affetto da perimplantite
Un prodotto di grande interesse nella parodontologia contemporanea. Sono documentati gli effetti di tali composti nel processo di guarigione delle ferite e nella rigenerazione particolare, il loro potenziale di promozione della rigenerazione ossea, oltre a un effetto antibatterico.
Aspetti biomolecolari della risposta alla terapia non chirurgica
Le moderne tecnologie della biologia molecolare hanno aperto grandi opportunità a una più accurata conoscenza dei processi biochimici che sovrintendono alle più importanti patologie. Essendo la malattia un quadro essenzialmente infiammatorio, sono stati ritrovati legami con l'attività di numerose citochine proinfiammatorie, enzimi come le metalloproteinasi di matrice (MMP) e molto altro...
Una nuova concezione della risposta del parodonto al trattamento ortodontico
La pianificazione di un trattamento ortodontico è una procedura clinica che, soprattutto nel caso dell'adulto, tende ad assommarsi ad aspetti pertinenti ad altre discipline...
La gestione dei tessuti molli perimplantari
L'implantologia si è oramai assestata come una disciplina facente parte della pratica clinica quotidiana in odontoiatria. A fronte di una precisa valutazione anamnestica del...
Black triangle syndrome: l’assenza della papilla interincisale
Mantenere la papilla interincisale nella regione nel sorriso, evitando così la formazione del cosiddetto triangolo nero, è da molti autori considerata una delle chiavi per un trattamento estetico di successo. Per contro, la rigenerazione di questa così peculiare formazione mucosa è vista dalla maggior parte dei clinici quasi come una sfida impossibile.
Ozono nella terapia causale parodontale
Un interessante studio microbiologico giapponese ha valutato l'azione di gel ozonizzati su una varietà di specie microbiche, con particolare riguardo per quelle parodontali. Il lavoro ha osservato un'azione battericida nei confronti di Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia, Fusobacterium nucleatum, Aggregatibacter actinomycetemcomitans ed Eikenella corrodens.
Prospettive e nuove tecnologie nella terapia parodontale non chirurgica
Quali saranno le possibili prospettive evolutive di questo trattamento? Il paradigma clinico della parodontologia del futuro potrebbe derivare da una convergenza di competenze ultraspecialistiche che pescano anche dalla genetica, dalla biologia molecolare e dalle biotecnologie.
Definizione, indicazioni e obiettivi della terapia causale parodontale
Il trattamento della malattia parodontale, una volta inquadrato accuratamente il paziente dal punto di vista clinico ed eventualmente radiografico, con particolare attenzione per i soggetti a rischio (fumatori e diabetici), passa necessariamente per la terapia causale, ovvero per l'approccio non chirurgico. Un riassunto dei punti fondamentali nella definizione di questa metodica e dei casi in cui essa viene indicata.
Utilizzo di fattori di crescita fibroblastici nella rigenerativa parodontale
Il complesso ingegneria tissutale/medicina rigenerativa rappresenta ormai una realtà terapeutica applicabile a diversi substrati organici, con il fine di riparare tessuti deficitari e ripristinare...