Riabilitazione implanto-protesica complessa dopo la rimozione di un impianto in zona estetica Premium
L’inserimento precoce di un impianto dentale in età giovanile porta frequentemente a problematiche di tipo estetico e funzionale già dopo pochi anni di permanenza nel cavo orale del paziente. In questo articolo viene presentato un caso clinico in cui contestualmente alla rimozione dell’impianto mal posizionato si eseguono metodiche di preservazione dei tessuti duri e molli dell’alveolo per ridare alla paziente la funzione e l’estetica perse da anni.
Riabilitazione implantare Full Arch con sistema “All on 6” : una serie di casi
Grazie all’utilizzo di impianti dentali per il ripristino della dentizione persa, la riabilitazione di arcate completamente edentule è diventata possibile e abbastanza comune.
Il sistema...
Protesi implantari full-arch: algoritmo decisionale per una scelta razionale del framework metallico e... Premium
L’implantoprotesi supportata da barra in metallo rappresenta una soluzione protesica moderna che si propone di superare i limiti delle riabilitazioni tradizionali. Il design su barra, per la sua versatilità, è in grado di sfruttare appieno le moderne tecnologie realizzative e dà la possibilità di scegliere tra diversi materiali CAD-CAM di ultima generazione in base a fattori di carattere clinico ed economico.
Impianti post-estrattivi nel settore estetico e riassorbimento crestale Premium
Viene valutata radiograficamente l’entità del riassorbimento orizzontale della cresta dopo inserzione immediata di impianti post-estrattivi nel settore frontale del mascellare superiore. Nei casi clinici presentati, l’inserzione immediata dell’impianto ha ridotto notevolmente il riassorbimento orizzontale rispetto ai dati riportati in letteratura di casi lasciati guarire spontaneamente.
Impianti post-estrattivi immediati: unica scelta implantare? Premium
L’implantologia post-estrattiva immediata è stata oggetto di una crescente diffusione negli anni tanto da sembrare oggi, per molti operatori, l’unica pratica implantare adottabile. Il “tutto e subito” può essere lo specchio dei tempi, ma accanto a indubbi vantaggi di tale procedura rimangono alcune questioni non del tutto risolte. Un’attenta disamina delle variabili inerenti al sito implantare ci guida nella scelta del piano di trattamento, che può comprendere diverse opzioni.
Socket Preservation nel settore frontale per ottenere estetica e funzione Premium
Una corretta programmazione implantare inizia nel momento stesso dell’avulsione dell’elemento dentario se si ricorre a metodiche di preservazione dei tessuti duri e molli dell’alveolo. Viene presentato un caso clinico in cui viene utilizzato un nuovo protocollo chirurgico per ottenere funzione ed estetica.
Protesi avvitata con unità transepiteliale uso di diverse interfacce protesiche Premium
L’uso di abutment transepiteliali nella preparazione di protesi avvitate assicura la corretta connessione a livello dell’interfaccia impianto-abutment. In questo case report sono descritti due casi che illustrano i diversi tipi di interfaccia con le rispettive applicazioni cliniche.
Gestione di pazienti in terapia con farmaci antiriassorbitivi Premium
Viene presentato un resoconto epidemiologico della casistica clinica del “Progetto Bifosfonati”, un servizio di assistenza erogato dall’UOC di Chirurgia Maxillo-Facciale e Odontostomatologia del Policlinico di Milano, al quale afferiscono pazienti in procinto di iniziare la terapia con farmaci antiriassorbitivi e pazienti in terapia.
Riabilitazione implantare guidata di tipo All-on-Four®: caso clinico con proposta di protocollo EMG Free
Viene proposto un protocollo per la pianificazione EMG guidata di una riabilitazione tipo All-on-Four®, per garantire la consegna al paziente di una protesi provvisoria e definitiva corretta non solo sulla base dei parametri protesici ma anche di quelli funzionali.
Nuovi materiali protesici nel carico immediato con impianti zigomatici Premium
Viene presentato un caso in cui è stata eseguita una riabilitazione implantoprotesica con tecnica Hybrid mediante l’inserimento di due impianti zigomatici in zona tra 1.5 e 1.6 e 2.5 e di due impianti tradizionali nei settori anteriori. La ricerca di materiali che riducano le complicanze protesiche ha orientato gli Autori a utilizzare per il restauro definitivo un particolare tipo di PEEK.
Riabilitazione bimascellare a carico immediato. Case report Premium
La progettazione implantare gestita con un workflow interamente digitale è particolarmente utile nei casi complessi di riabilitazioni implantoprotesiche in edentulie totali con ridotti volumi ossei, soprattutto per diminuire le tempistiche di realizzazione.
Management tissutale perimplantare con l’utilizzo di una matrice tridimensionale di derivazione suina Premium
Lo sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie permette di mimare le caratteristiche anatomiche ed estetiche del dente mancante senza dover ricorrere al prelievo di tessuto autologo. Il caso clinico qui presentato propone una valida soluzione estetica e funzionale per la ricostruzione dei tessuti molli.
Note di anatomia chirurgica implantare: il settore anteriore del mascellare Premium
Le strutture anatomiche dell’osso mascellare presentano molti aspetti di rilevanza clinica che devono essere valutati nella formulazione e nella esecuzione di un piano di trattamento implantare. La presentazione di alcuni casi clinici evidenzia le criticità presenti nella zona frontale e il modo per riparare a possibili errori procedurali.
Griglie in titanio personalizzate con tecniche CAD/CAM per la rigenerazione di creste... Premium
L’utilizzo di griglie in titanio customizzate CAD/CAM può rendere più semplice e precisa la procedura ricostruttiva e accorciare i tempi operatori. Vengono presentati i risultati preliminari di uno studio prospettico.
Riabilitazione di un’arcata superiore completa in una situazione di edentulia totale
Il case report presenta un intervento riabilitativo di un mascellare superiore con il concetto Neoss4+: un ponte fisso supportato da 4 impianti Neoss ProActive Edge. Il trattamento pianificato ha consentito il posizionamento degli impianti senza innesto osseo