Viene presentato un resoconto epidemiologico della casistica clinica del “Progetto Bifosfonati”, un servizio di assistenza erogato dall’UOC di Chirurgia Maxillo-Facciale e Odontostomatologia del Policlinico di Milano, al quale afferiscono pazienti in procinto di iniziare la terapia con farmaci antiriassorbitivi e pazienti in terapia.
La MRONJ è una reazione avversa correlata all’uso di farmaci antiriassorbitivi (ARDs) più volte descritta in letteratura. Le sue dinamiche specifiche e la gestione preventiva e terapeutica restano poco conosciute a buona parte dei clinici e necessitano perciò approfondimenti. Lo scopo del presente articolo è eseguire un resoconto epidemiologico della casistica clinica del “Progetto Bifosfonati” sottolineandone l’importanza.
Materiali e metodi. Tra il 2006 e il 2020, il “Progetto Bifosfonati” ha registrato i dati dei pazienti relativi a sesso, età, fumo, ARD impiegato, durata del trattamento, via di somministrazione, indicazione terapeutica. Nei casi di MRONJ si è valutata: localizzazione, causa scatenante e stadiazione radiografica AAOMS, registrando inoltre il procedimento terapeutico adottato.
Risultati. 434 pazienti soddisfano i criteri di inclusione. Di essi, 34 hanno sviluppato necrosi (10,6% dei maschi e 7,4% delle femmine). L’MRONJ si è verificata nel 3,69% dei pazienti osteoporotici, 25,32% oncologici e nel 5,26% pazienti misti. Gli eventi osteonecrotici sono comparsi in seguito a: manovre di chirurgia orale 59%, parodontopatia diffusa 24%, protesi incongrua 6%, cause sconosciute 12%. I farmaci ARDs più frequentemente somministrati sono stati alendronato (n=214; in=5,61%), clodronato (n=111; in=0,90%) e zoledronato (n=76; in=26,32%).
Conclusioni. La nostra casistica presenta incidenze di necrosi superiori alla media riportata in letteratura, in particolare per quanto riguarda i pazienti affetti da osteoporosi. Nonostante questi pazienti siano in terapia orale con ARDs e quindi meno soggetti alla necrosi, non andrebbe sottovalutata l’entità del problema visto l’elevato numero di questa tipologia di pazienti. Si riconferma inoltre la necessità di adottare severi protocolli di follow-up e prevenzione nei pazienti in cura con ARDs.
Cristina Elisabetta Mirelli1, Andrea De Filippis2,
Andrea Bovio2, Sonia Marino2, Francesca Mancini2,
Andrea Stipo2, Luca Maria Bartorelli1
1 Medico chirurgo, Specialista in Odontostomatologia, Reparto di Conservativa ed Endodonzia, Responsabile: dott. Luca Maria Bartorelli, UOC Chirurgia Maxillo-Facciale ed Odontostomatologia, Direttore: prof. Aldo Bruno Giannì, Fondazione IRCCS Cà Granda-Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano
2 Odontoiatra, Reparto di Conservativa ed Endodonzia, Responsabile: dott. Luca Maria Bartorelli, UOC Chirurgia Maxillo-Facciale ed Odontostomatologia, Direttore: prof. Aldo Bruno Giannì, Fondazione IRCCS Cà Granda-Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano
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