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Rischio emorragico in chirurgia orale nel paziente cirrotico

Negli ultimi anni sono state approfondite le conoscenze riguardanti l’equilibrio emostatico nel paziente cirrotico. Dal punto di vista del chirurgo orale, questi rappresenta ancora un soggetto a rischio emoragico e in che termini?
chirurgia flapless rialzo di seno mascellare lembi d'accesso Sutura e terzo molare superiore: possibile applicazione del nodo a scorrimento?

Flapless ridge preservation: indicazioni da una revisione sistematica

Le procedure di ridge preservation trovano oggi largo impiego in ambito (pre)implantare, soprattutto a livello dei settori anteriori. La revisione sistematica considerata valuta efficacia e vantaggi della ridge preservation con tecnica flapless.
Rialzo di seno mascellare

Tecniche chirurgiche per il rialzo di seno mascellare

INTRODUZIONE ALLA RADIOLOGIA DEL SENO MASCELLARE. Dopo aver trattato dell'anatomia del seno mascellare, fondamentale preambolo da conoscere per ben diagnosticare e trattare ciascuna patologia di...
rialzo di seno mascellare, tecnica di summers, split crest

Rialzo di seno mascellare con tecnica di Summers e split-crest

  Tecnica con accesso crestale al seno mascellare Abbiamo recentemente tratto anatomia e patologie che coinvolgono il seno mascellare e abbiamo introdotto il principale metodo per il...
DM_il dentista moderno_Ipoestesia mandibolare refrattaria in chirurgia orale

Ipoestesia mandibolare refrattaria in chirurgia orale: aggiornamento

I disturbi neurosensitivi sono complicanze fra le più temute in chirurgia orale e nel loro complesso vanno considerate come relativamente frequenti. Occorre tuttavia fare dei distinguo: l'insorgenza dopo chirurgia del terzo molare inferiore è riportata in letteratura con una frequenza compresa fra 0,3 e 8,4%. La maggior parte dei casi di ipoestesia sono temporanei e tendono a risolversi entro 6 mesi.
DM_il dentista moderno_fratture di LeFort_diagnosi e trattamento

Fratture di LeFort: diagnosi e cura

In un articolo precedente è stata considerata la base teorica che sottende alle fratture del mascellare superiore secondo il modello di LeFort. È stata evidenziata...

Analisi morfometrica del canale nasopalatino

Un recente studio valuta su CBCT la variabilità anatomica e dimensionale del canale nasopalatino, la struttura anatomica che merita, probabilmente, la più accurata valutazione nella pianificazione di riabilitazioni implantari a livello della premaxilla.
chirurgia flapless rialzo di seno mascellare lembi d'accesso Sutura e terzo molare superiore: possibile applicazione del nodo a scorrimento?

Una nuova tecnica tutta italiana di rialzo transalveolare

Attualmente, il rialzo di seno mascellare, nelle due grandi varianti procedurali, laterale e transalveolare, costituisce un vero e proprio standard clinico nella riabilitazione delle edentulie dei settori lateroposteriori del mascellare superiore, nonché una fra le procedure maggiormente documentate nell'ambito di tutta l'implantologia. Una tecnica molto peculiare fornisce prospettive di sviluppo interessanti in una casistica particolare e complessa.
DM_il dentista moderno_perforazione membrana rialzo di seno mascellare

Perforazione di membrana durante rialzo di seno mascellare

La chirurgia di grande rialzo del seno mascellare rappresenta senz'altro una metodica preimplantare tra le più conosciute, in un certo senso anche tra il...

Rigenerazione ossea verticale

Consapevolezza e standardizzazione dei protocolli e implementazione dai materiali favoriscono sempre maggiormente l'attuazione di interventi di bone augmentation in chirurgia implantare. Questo tipo di...
rialzo di seno mascellare complicanze successo controindicazioni domanda

Rialzo di seno mascellare: successo, controindicazioni e complicanze

I fenomeni atrofici che interessano i processi alveolari dei mascellari in corrispondenza dei siti edentuli raggiungono spesso entità tali da rendere insidiosa, o addirittura irrealizzabile...
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Efficacia e sicurezza dell’articaina nella chirurgia del terzo molare

Vengono qui presentati i risultati di una revisione sistematica, di recentissima pubblicazione, dedicata all’impiego dell’articaina nella chirurgia estrattiva del terzo molare inferiore. Il lavoro fornisce interessanti indicazioni riguardo alla durata d’azione e, soprattutto, della sicurezza della molecola.

Contemporaneità e predicibilità del trapianto dentale autologo

Il tasso di successo del trapianto dentale risulta influenzato positivamente dalla giovane età del paziente e ancora di più dallo stato di maturazione dell'elemento da trapiantare. Di recente, Tsukiboshi, un autore che vanta una casistica che supera i 1.000 casi e che copre interventi condotti in sostituzione di agenesie o di elementi persi per cause diverse, ha pubblicato un case series volto a condividere le indicazioni positive emerse da un'attività trentennale.
Esposizione griglie in titanio: nuova metodica di gestione della complicanza

Esposizione griglie in titanio: nuova metodica di gestione della complicanza

L'impiego delle griglie costituisce un'opzione valida e impiegabile tanto nella rigenerazione ossea orizzontale quanto in quella verticale. Al fine di ridurre il rischio di esposizione della griglia, la più comune fra le complicanze, un recente lavoro propone un protocollo terapeutico innovativo che manterrebbe valida la capacità di space maintenance della griglia.
DM_il dentista moderno_estrazione atraumatica verticale

Estrazione atraumatica verticale: protocollo e validazione scientifica

L'estrazione di un elemento dentale giudicato non altrimenti recuperabile rappresenta una scelta clinica delicata e presuppone una contestuale proposta riabilitativa del sito. L'inserimento di un impianto osteointegrato e la successiva riabilitazione protesica costituiscono la prima scelta nella maggior parte dei casi.
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Innesto autologo e GBR: outcome implantare e criteri di scelta

L’innesto osseo autologo e le tecniche di rigenerazione ossea guidata sono tecniche di bone augmentation ormai ampiamente documentate, in termini di predicibilità. Una recente revisione ha però riconosciuto alcuni limiti, nella letteratura, volendo effettuare dei confronti clinici. Su quali criteri, dunque, ci si deve basare nella scelta di una tecnica piuttosto che un’altra, allo stato attuale delle conoscenze?

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