Esistono effetti collaterali dei dispositivi MAD nel trattamento delle OSAS?

I dispositivi di avanzamento mandibolare rappresentano una soluzione innovativa molto efficace nel trattamento della roncopatia e della sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Questa...

Medicina manuale nei disordini temporomandibolari: opportunità della moderna gnatologia Premium

Vengono presentati alcuni casi clinici nei quali procedure di medicina manuale sono state integrate nella gestione dei disordini temporomandibolari e delle manifestazioni cliniche a essi associate.

Il nervo trigemino e le correlazioni posturali Premium

Per le sue correlazioni con gli altri distretti corporei, può il nervo trigemino essere definito “nervo posturale”? L’obiettivo di questa revisione della letteratura è quello di rispondere a tale quesito.

La malocclusione dento-scheletrica nella patogenesi dei disordini temporomandibolari

Una relazione causale diretta fra occlusione, bruxismo e DTM non risulta scientificamente provata. Tuttavia, il concetto di malocclusione può fornire una diversa e più articolata visione e permette di prendere in ragionevole considerazione un ruolo causale indiretto dell’occlusione nei DTM, in quanto spesso coinvolta in “patologie di confine”, abitualmente considerate comorbilità autonome.

Tmd-relief: studio clinico di efficacia nei pazienti con dolore miofasciale Premium

In questo studio clinico sono stati testati gli effetti di un nuovo dispositivo medico di classe I individuale, ma preformato per il massaggio muscolare della mandibola. Finalità del device è quella di generare uno stato di rilassamento che, a sua volta, ha la funzione di alleviare i sintomi legati ai disordini delle articolazioni temporo-mandibolari.

Disfunzioni gnatologiche, ortodontiche e cranio-cervico-mandibolari: evoluzione dell’approccio strumentale Premium

Viene proposta una metodica per diagnosticare alterazioni patologiche dell’ATM, dei mascellari, delle vertebre cervicali, mettere in relazione queste strutture anatomiche e applicare alle loro immagini i riferimenti di tracciati cefalometrici già conosciuti e/o nuove correlazioni.
Sorriso_materiali dentari

Sai quale forza massima può esercitare l’atto masticatorio?

Il pattern occlusale, per come è oggi concepito, prevede che le forze si concentrino lungo un asse verticale, parallelo al diametro principale del dente (corono-radicolare)....

Meccanica di crescita facciale nel giovane paziente: l’importanza dell’orientamento del piano occlusale Free

Il normale sviluppo della mandibola, di alcune porzioni del mascellare superiore e del viso è correlato al buon funzionamento dell’apparato masticatorio. Alterazioni dell’integrità e/o dell’interazione tra strutture ossee e tessuti molli, per esempio provocate da traumi, disturbi o disfunzioni articolari, possono causare disarmonie facciali e occlusali, dando origine a disturbi di crescita e asimmetrie facciali. Se non trattati, i modelli displastici di crescita continuano e peggiorano nel corso degli anni. Obiettivo di questo lavoro è sottolineare l’impatto della funzione occlusale sullo sviluppo facciale

Occlusione: gestione, restauro, trattamento, terapia? Letteratura scientifica e linee guida ministeriali... Free

In merito alla terapia dell’occlusione, la letteratura scientifica internazionale e le Linee Guida Ministeriali sembrano suddividere tra i diversi settori dell’odontoiatria differenti modelli di intervento, a volte mirati alla idealizzazione e a volte alla non modifica. Una ricerca svolta su PubMed, Cochrane library, MedLine e bibliografica manuale ha esaminato lavori che approfondissero gli approcci all’occlusione proposti nei vari ambiti odontoiatrici.
disturbi temporomandibolari

I disturbi temporomandibolari trattati con la telemedicina

I disturbi temporomandibolari (TMD) richiedono spesso un approccio multidisciplinare. E nel trattamento di questi disturbi, la fisioterapia svolge un ruolo cruciale. Considerando l'esperienza maturata...
bite anello linguale

Update nella gestione del bite nei disordini temporo mandibolari Premium

In questo articolo viene presentato un protocollo nuovo e diverso di gestione del bite nei pazienti affetti da dolori neuromuscolari e disordini temporo mandibolari mediante un bite che coinvolge il paziente a effettuare esercizi orali attivi fisici, cognitivi e rieducativi per stimolare la riorganizzazione dinamico funzionale e probabilmente nel tempo anche la neuroplasticità cerebrale.

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