Labioschisi e palatoschisi unilaterale: influenza sulla crescita facciale e problematiche ortodontiche

Un lavoro pubblicato ha comparato tre diversi protocolli chirurgici. Pazienti a 7 mesi di età sono stati sottoposti a un intervento chirurgico, a una fase, del palato molle, palato duro e delle labbra. Il ritocco del palato rigido è stato diverso: nel primo intervento il palato duro è stato rimarginato secondo la “tecnica bilaterale” di Von Langenbeck, nel secondo in accordo invece con la “tecnica unilaterale” di Von Langenbeck e nel terzo utilizzando un lembo di vomere, caudale-peduncolato e stratificato singolarmente, dove viene limitata l’elevazione del lembo muco periostale del palato duro. Questo studio ha dimostrato che il terzo gruppo ha avuto la più favorevole crescita morfologica cranio-facciale17.

R.W. Pigott ha confrontato tre tecniche chirurgiche differenti del palato duro, con una gestione simile di labbra, naso, alveolo e palato molle. Pazienti di 6 mesi hanno subito l’intervento di correzione di tre strati del palato molle, con diversa chiusura del palato duro rimanente – modifica di Cuthbert dei tre lembi della tecnica di Veau, della tecnica Von Langenbeck e del procedimento mediale di Von Langenbeck -. I risultati hanno dimostrato differenze significative tra i tre gruppi, con una crescita mascellare in direzione antero-posteriore più favorevole nel terzo gruppo18.

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La palatoplastica di Veau-Wardill-Kilner, o palatoplastica di retro posizionamento VY, può essere utilizzata per incrementare la lunghezza anterio-posteriore del palato che migliora le funzioni velo-faringee perché i lembi muco periostali vengono retroposizionati e il palato viene allungato. Gli svantaggi sono rappresentati dall’osso palatale scoperto che può influenzare negativamente la crescita mediofacciale. I centri di ricerca stanno abbandonando questa tecnica.

Dalle pubblicazioni relative all’intervento del palato, cinque ricerche hanno analizzato la tecnica di Veau riscontrate nella nostra analisi della letteratura15,20-23.

Lo studio di S. Choudhary ha portato a conclusione che la crescita adeguata mediofacciale a lungo termine può essere ottenuta con l’intervento di Veau sulla palatoschisi. I risultati finali di Goslon hanno mostrato che il 72% dei pazienti ha avuto un buon esito. Le pubblicazioni di F. Farzaneh (2008) hanno preso in esame gli effetti di due protocolli chirurgici differenti – Von Langenbeck e Veau-Wardill sulla morfologia dello scheletro e sull’occlusione dentale. La ricerca ha scoperto, nelle due tecniche chirurgiche una morfologia facciale simile20.

Lo studio di M.J. Gaukroger ha comparato il team di Mount Vernon, che ha utilizzato la tecnica Veau-Wardill, con il team di Oslo, che ha utilizzato la tecnica Von Langenbeck, e ha scoperto che i pazienti del protocollo chirurgico Mount Vernon avevano come risultato un profilo facciale più piatto e una rilevanza mascellare più ridotta21.

La tecnica dei due lembi di Bardach viene utilizzata per riparare complete schisi. Le incisioni vengono fatte lungo il margine della schisi e il margine dorsale dell’osso alveolare con elevazione di due lembi muco periostali. Viene eseguita insieme la velo-plastica intra alveolare. Sarebbe utile il confronto della crescita a seguito della palatoplastica a due lembi e il ritocco Von Langenbeck o Veau-Wardill-Kilner.

La palatoplastica doppia e opposta a Z di Furlow implica due plastiche opposte capovolte a Z della mucosa nasale e orale. I lembi nasali e orali vengono mobilizzati nella parte posteriore. Il vantaggio è che il palato molle può essere allungato.

Da uno studio presente in letteratura3 viene riportato un confronto di due protocolli chirurgici: la palatoplastica doppia a Z a due fasi e la palatoplastica Veau-Wardill a una fase. Lo studio ha evidenziato una più vantaggiosa crescita mascellare e un corretto sviluppo del linguaggio nella palatoplastica doppia e opposta a Z.

Per quanto riguarda i lembi di vomere, ne esistono molte varietà. Essi vengono utilizzati in schisi unilaterali e bilaterali per l’allineamento nasale o la ricostruzione della superficie della mucosa orale. La principale per le schisi bilaterali è la palatoplastica a 4 lembi.

La velo-plastica intravelare è una delle tecniche di riparazione e ricostruzione del palato molle. Grazie al riposizionamento del muscolo elevatore si può raggiungere la capacità (competenza) velo-faringea ed è ampiamente utilizzata oggi. Il modello più antico per correggere l’insufficienza velo-faringea è stata la tecnica giustapposta (side to side) di Veau.

Richards ha confrontato l’intervento iniziale sul palato molle contro quello sul palato duro a partire da due protocolli chirurgici: il primo, quello di Oslo in cui labbra e palato duro sono stati riparati a 3 mesi vi vita e il palato molle a 12 mesi, e il secondo, presso il Centro di Parigi, con la tecnica Maleck in cui il palato molle è stato rimarginato a 3 mesi e labbra e palato duro a 6 mesi. Si è concluso che non ci sono differenze significative nella crescita facciale tra le due tipologie di intervento.

Labioschisi e palatoschisi unilaterale: influenza sulla crescita facciale e problematiche ortodontiche - Ultima modifica: 2014-01-21T17:07:33+00:00 da Redazione

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