Labioschisi e palatoschisi unilaterale: influenza sulla crescita facciale e problematiche ortodontiche

Autori:
Lucia Giannini1
Guido Galbiati2
Elisabetta Bricchi3
Laima Kairyte3
Cinzia Maspero1
1MD, DDS, Resident in Department of Orthodontics, postgraduate
2DDS, Resident in Department of Orthodontics, graduate
3DDS, Resident in Department of Orthodontics, graduate

Le schisi del labbro o del palato sono tra le malformazioni congenite più comunemente riscontrabili, seconde per frequenza solamente alle deformità congenite del piede1. Circa 1 su 700 bambini nasce con una labio o labiopalatoschisi.

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La cheilognatopalatoschisi (CGPS), o labiopalatoschisi, è una malformazione della faccia che colpisce il labbro superiore, il processo alveolare, il palato duro e molle; queste strutture sono interessate da una fissurazione di ampiezza variabile. Questo tipo di malformazione si determina a causa della scorretta fusione del processo mascellare e nasale, durante il quarto stadio di sviluppo embrionale e la sede dove non si realizza la fusione dipende dal momento in cui si verificano le interferenze nello sviluppo fetale.

Si ritiene sia determinata dalla mancata fusione delle prominenze frontonasali e mascellari durante la settima settimana gestazionale a cui può conseguire, come evento secondario nella settimana successiva, la mancata fusione dei piani palatini.

L’eziologia di tali malformazioni è multifattoriale e le cause sono sconosciute, ma si pensa che possano essere causate da una combinazione di fattori genetici e ambientali. Per il 20% dei casi è evidente una trasmissione ereditaria, mentre per il restante 80% dei casi la schisi è dovuta alla combinazione di fattori ereditari non evidenti che interagiscono con fattori ambientali (fumo, alcool, farmaci, infezioni virali e non) che agiscono negativamente nei primi due mesi di gravidanza.

Le schisi oro-facciali possono essere classificate in tre categorie: labioschisi, labiopalatoschisi (schisi del labbro superiore estesa verso il palato duro o molle) e palatoschisi. Possono inoltre essere mediane, laterali, oblique, monolaterali o bilaterali. La schisi risulta monolaterale se unicamente da un lato il pavimento delle fosse nasali comunica con il cavo orale, l’osso mascellare dal lato della schisi è ipoplastico, l’ala nasale è posta lateralmente, inferiormente o posteriormente, la columella è lateralizzata e i muscoli del labbro si inseriscono sull’ala e sulla columella. La sola schisi del palato secondario si verifica dopo il completamento della chiusura del labbro. Circa il 60% degli individui con schisi labiale presenta anche palatoschisi.

Lo scopo di questo lavoro è stato quello di presentare gli effetti della labiopalatoschisi sulla crescita facciale e i protocolli chirurgici descritti in letteratura.

Materiali e metodi

Gli articoli per la revisione sistematica sono stati selezionati tramite il database elettronico Medline. Le key words della ricerca sono state “cleft lip palate”, “cleft lip palate facial growth”, “cleft lip palate surgery”. Gli articoli, che sono stati selezionati, sono solo quelli scritti in inglese, dagli anni 1998 al 2011. Nei criteri di inclusione sono stati valutati articoli che analizzavano i protocolli chirurgici e lo sviluppo di labio e palatoschisi unilaterali, il timing di intervento chirurgico di labbra, palato e processo alveolare. Della ricerca, 57 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Sono stati esclusi articoli precedenti al 1998, non in lingua inglese, che trattavano unicamente l’aspetto eziopatogenetico, epidemiologico e diagnostico delle labiopalatoschisi.

Labioschisi e palatoschisi unilaterale: influenza sulla crescita facciale e problematiche ortodontiche - Ultima modifica: 2014-01-21T17:07:33+00:00 da Redazione

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