L’effetto in vitro del trattamento sbiancante attivato a luce fredda sullo smalto
The effect of cold-light-activated bleaching treatment on enamel surfaces in vitro
Shi XC, Ma H, Zhou JL, Li W. International Journal of Oral Science 2012;4:208-213.
Questo studio in vitro mira a valutare la microstruttura della super cie dello smalto dentale dopo il trattamento di sbiancamento a luce fredda.
La tecnica di sbiancamento a luce fredda è ampiamente adottata in Cina. Si esegue con uno sbiancante attivato a luce che sfrutta il fascio blu di luce (lunghezza d’onda tra 480 nm e 520 nm). La lampada a luce fredda è dotata di un filtro per escludere gli infrarossi nocivi (lunghezza d’onda > 750 nm) e gli ultravioletti (> 380 nm). L’esclusione dei raggi infrarossi riduce la probabilità di un danneggiamento pulpare di ordine termico. Inoltre, escludendo i raggi ultravioletti si riduce il rischio di possibili effetti collaterali per le radiazioni ultraviolette sulle cellule viventi.
Dodici premolari estratti per motivi ortodontici sono stati selezionati per questo studio. Le superfici dentali sono state pulite in acqua ad alta pressione per 10 min, quindi i denti sono stati conservati in una soluzione allo 0,1% di timolo a 4 °C fino alla preparazione per il test. I denti sono stati divisi in quattro gruppi: mesio-buccale (Gruppo LP), distobuccale (Gruppo P), mesio-linguale (Gruppo NP) e disto-linguale (Gruppo L). Questi quattro gruppi sono stati trattati utilizzando la procedura sbiancamento a luce fredda.
Prima e dopo il trattamento, tutti i campioni sono stati analizzati ad alta risoluzione e mediante microscopia elettronica a scansione. Il colore dei denti di tutti i campioni è stato valutato prima e dopo il trattamento mediante uno spettrometro. Dopo il trattamento, i campioni dei gruppi LP e P hanno mostrato picchi di diffrazione significativamente più deboli ai raggi x, significativa riduzione della dimensione dei cristalli e della cristallinità ed evidenti alterazioni nella superficie morfologia. I campioni nei gruppi di NP e L non hanno mostrato variazioni significative.
Implicazioni cliniche
Il trattamento di sbiancamento a luce fredda conduce a una sorte di demineralizzazione nella superficie dello smalto. L’agente sbiancante a base di perossido contenente acido è stata la principale causa di demineralizzazione, considerando che la luce fredda non ha evidenziato aumento significativo o riduzione dell’effetto su codesta demineralizzazione.