Utilizzo della clorexidina

La clorexidina, in vivo, blocca la degradazione subclinica dello strato ibrido dentinale 

Chlorhexidine arrest subclinical degradation of dentin hybrid layers in vivo

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Hebling J, Pashley DH, Tjoderhane L, Tay FR, J Dent Res 2005;84(8):741-6.

La distruzione della matrice di collagene indotta dalle metalloproteinasi avviene rapidamente in vivo nella dentina resina infiltrata e può essere arrestata con l’uso della clorexidina quale inibitore delle MMPs. 

Nell’ultimo decennio, ha riscontrato notevole interesse, come dimostrato dai numerosi lavori effettuati sia in vivo sia in vitro, il fatto che i legami con la dentina creati tramite adesivi a base resinosa non siano così duraturi quanto era stato auspicato.

La degradazione di questi legami avviene tramite l’interazione dei componenti sia sopra sia sotto l’interfaccia adesiva.  Tale meccanismo viene provocato dall’instabilità della matrice del collagene della dentina demineralizzata con collasso della matrice collagene acido-demineralizzata provocato dalle locali metalloproteinasi di matrice (MMPs) una classe di endopeptidasi zinco e calcio dipendenti.

Tale fenomeno sarebbe alla base del meccanismo di degradazione.

Nel contesto del legame dentinale, veniva osservata anche una residua attività collagenolitica che può essere inibita completamente dall’uso di proteasi inibitori, l’incorporazione dei quali preserva l’integrità strutturale delle fibrille collagene: ne consegue che la mordenzatura acido fosforica riduce tale attività mentre l’uso della clorexidina, sia pure a basse concentrazioni, la inibisce significativamente.

Oltre al normale uso quale disinfettante, la clorexidina presenta, quindi, anche la funzione di potente inibitore delle MMPs. 

Si trattava pertanto di verificare in vivo, per avere significato clinico, se poteva essere dimostrata una proteolisi della rete collagena mista a resina.  L’indagine è stata condotta partendo da un gruppo di circa 100 ragazzi, di età compresa tra 8 e 12 anni. 

Dopo attenta selezione, solo un gruppo ristretto (controllo) venivano eseguiti restauri adesivi su una coppia di molari primari: mordenzatura per 15 secondi con gel acido fosforico, legatura con Single Bond (3M) e restauro incrementale con compositi a resina con microfill e aggiunta di ulteriore piccolo strato di composito resina ibrida Z250 (3M).

Per i pazienti del gruppo test (trattamento) si effettuava la medesima procedura, con la sola aggiunta di clorexidina digluconato 2% dopo la mordenzatura.

Dopo 6 mesi tutti i campioni soddisfacevano i criteri per ciò che riguarda l’integrità marginale; tutti i restauri risultavano intatti e senza alcun sintomo clinico.

Una volta estratti venivano processati e sottoposti all’esame TEM.

Questo studio ha dimostrato che l’ipotesi formulata risulta nulla: infatti, non è stata riscontrata alcuna differenza tra la degradazione di dentina legata con adesivo etch-and-rinse e la stessa con l’aggiunta di clorexidina applicata dopo mordenzatura.

Lo strato ibrido trattato con clorexidina si presenta con una normale integrità strutturale della rete collagene.

Contrariamente, nei denti controllo si evidenziava un’anormale struttura dello strato ibrido, con progressiva disintegrazione della rete fibrillare.

Utilizzo della clorexidina - Ultima modifica: 2008-01-14T10:40:04+00:00 da elisabettadolzan

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