Prevenzione dell’incidenza di white spot in corso di espansione rapida palatina

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Le lesioni opache da demineralizzazione susseguenti ad accumulo protratto di placca costituiscono il primo stadio della malattia cariosa e vengono comunemente indicate con il nome di white spot.

È stato dimostrato un incremento dell'incidenza di tali lesioni a seguito della messa in atto di trattamenti di tipo ortodontico fisso, i quali possono complicare la gestione domiciliare dell'igiene orale e favorire, di conseguenza, l'accumulo di placca batterica offrendo siti di ritenzione. La frequenza di riscontro di tali alterazioni, unitamente a quella dell'infiammazione gengivale, viene sottolineata dalle Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, proposte e periodicamente riviste dal Ministero della Salute.

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Questo stesso modello è applicabile anche a pazienti ortodontici trattati con applicazioni differenti: è il caso, ad esempio, del soggetto in crescita trattato con espansore rapido del palato. Il rischio può derivare, in tali casi, da tenuta adesiva limitata, perdita del sigillo, dissoluzione del cemento nell'ambiente orale e, nondimeno in questi pazienti, igiene orale carente.

Analogamente agli apparecchi fissi, i quadri precoci di patologia possono andare incontro a reminerazzazione, al contrario di lesioni più avanzate, che per definizione, se non trattate, possono solo progredire indirizzandosi verso la cavitazione.

Per questo, a maggior ragione considerando il paziente pediatrico, è indicato un approccio di natura preventiva.

Prevenzione delle white spot

Diversi studi hanno valutato gli effetti dell'applicazione topica dei fluoruri a fini preventivi nel contesto del paziente in trattamento ortodontico fisso. Vista la mancanza di indagini analoghe nel contesto dell'espansore del palato cementato con resina acrilica, Korkmaz e Yagci hanno fornito delle indicazioni di particolare interesse nel loro studio, pubblicato recentemente su Clinical Oral Investigations. L'indagine si è proposta, nello specifico, di valutare proprio l'efficacia di una misura (l'applicazione di topica dei fluoruri appunto) preventiva nei confronti delle lesioni white spot instaurabile con facilità.

Lo studio ha coinvolto un totale di 48 pazienti di età compresa tra i 12 e i 16 anni, in corso di espansione per diverse forme di morso incrociato, tutti rispondenti a standard ottimali di igiene orale domestica e in assenza del fattore limitante determinato da una forma (se non minima) di affollamento dentale.

Il campione è stato suddiviso in maniera randomica a formare 4 gruppi numericamente equivalenti, trattati rispettivamente con un gel, una vernice e un sigillante, tutti a base di fluoro. Il quarto gruppo non è invece stato fatto oggetto di trattamento e, pertanto, è stato indicato come controllo.

Il dato del grado di demineralizzazione è stato valutato tramite tecnica QLF (quantitative light-induced fluorescence) prima e dopo l'applicazione dei diversi prodotti.

A tale proposito, i risultati hanno confermato l'efficacia preventiva nei confronti delle lesioni white spot di vernice e sigillante i quali, pertanto, si prestano a essere somministrati in anticipo sul posizionamento dell'espansore.

Riferimenti bibliografici

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30488120

Prevenzione dell’incidenza di white spot in corso di espansione rapida palatina - Ultima modifica: 2019-07-25T07:18:08+00:00 da redazione
Prevenzione dell’incidenza di white spot in corso di espansione rapida palatina - Ultima modifica: 2019-07-25T07:18:08+00:00 da redazione

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