Modalità e quantità di assunzione di fluoro in bambini residenti in diversi contesti geografici

1. Fattori della dieta influenzanti l’equilibrio del fluoro.

La consapevolezza che la somministrazione di fluoro possa contribuire a una diminuzione dell’incidenza della patologia cariosa ha portato a una grande diffusione del suo utilizzo come additivo nei dentifrici o come sostanza aggiuntiva in alimenti, bevande e reti idriche. Tuttavia un’eccessiva esposizione al fluoro può portare a un più alto rischio di sviluppo di fluorosi a carico degli elementi dentari, ottenendo quindi effetti avversi e indesiderati rispetto a quanto atteso.
Un corretto inquadramento del contesto geografico nel quale il bambino è inserito e un’informazione adeguata fornita ai genitori può permettere di modulare l’assunzione di fluoro al fine di ottenere un positivo effetto di riduzione del rischio di carie senza incorrere nell’insorgenza di patologie causate da eccessiva assunzione. 

Bilancio dell’assunzione di fluoro nei neonati e bambini piccoli in UK e la sua rilevanza odontoiatrica

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Fluoride balance in infants and young children in the UK and its clinical relevance for the dental team

Maguire A, Zohoori FV. British Dental Journal 2013;214:587-593.

Questo studio si è proposto di quantificare l’esposizione al fluoro nei primi 3 anni di vita di bambini residenti nel Regno Unito. È stato evidenziato un potenziale rischio di fluorosi in alcune aree in caso di ulteriore assunzione di fluoro.

Scopo di questa ricerca è di verificare quali sono le più grandi fonti di fluoro nella dieta dei bambini per valutare l’esposizione al fluoro degli individui e della comunità. Attraverso diversi metodi basati su analisi delle abitudini alimentari e su biomarker è stato possibile valutare e stimare l’ingestione e la secrezione di fluoro nella popolazione, analizzando nel dettaglio quali sono le principali fonti di assunzione e il ruolo dei dentifrici a base di fluoro in questo contesto. Le prime fonti di assunzione di fluoro nei soggetti studiati sono risultati essere l’acqua fluorata, l’alimentazione e le bevande preparate con acqua fluorata, mentre fonti di assunzioni secondarie sono state considerate le tavolette di fluoro e l’ingestione involontaria di dentrifrici a base di fluoro. È stato verificato come nelle aree del Regno Unito con acqua fluorata l’assunzione media giornaliera nei bambini di 11 anni è compresa tra 0,031 e 0,076 mg di fluoro per chilo di peso, posizionandosi quindi generalmente al di sotto del valore considerato limite per il rischio fluorosi (0,07 mgF/kg), ma in certi casi superandolo anche. Diversi Autori hanno sottolineato come l’assunzione eccessiva di fluoro nel periodo tra la nascita e il quarto anno di vita sia una delle cause contribuenti all’insorgere di fluorosi a carico degli elementi dentali. Il valore di fluoro assunto nelle prime fasi di vita andrebbe quindi considerato con attenzione per non incorrere in rischi di sovradosaggio. Per questo motivo le linee guida pubblicate recentemente dall’American Dental Association avvisano i genitori dei bambini che risiedono in zone con acqua fluorata del potenziale rischio di fluorosi e consigliano l’utilizzo, in questo caso, di bevande senza additivi a base di fluoro. Allo stesso modo nel Regno Unito è in corso una campagna di sensibilizzazione per informare i parenti sulla necessità di un corretto utilizzo di dentifrici a base di fluoro nei bambini in età prescolare.

Implicazioni cliniche

La somministrazione topica e sistemica di fluoro per la prevenzione delle carie dentali deve essere ponderata in funzione delle fonti di fluoro della regione geografica di residenza.

Modalità e quantità di assunzione di fluoro in bambini residenti in diversi contesti geografici - Ultima modifica: 2013-10-24T14:14:54+00:00 da fabiomaggioni

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