Celiachia sintomi, geni e associazioni con la sindorme di Sjogren

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La malattia celiaca, o sprue non tropicale, è una delle principali sindromi da malassorbimento. Si tratta di un disordine immuno-mediato causato dal glutine e dalle prolamine da esse derivanti in soggetti geneticamente predisposti. Il rischio aumenta nei parenti di primo grado, nei soggetti portatori di sindrome di Down o di altre patologie autoimmuni. Una di queste, peraltro di grande interesse stomatologico, è la sindorme di Sjögren.

Questo quello che dice uno studio in merito all’assaciazione di queste due patologie

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La sindrome da malassorbimento si accompagna sovente con la sindrome di Sjogren, della quale sembra essere addirittura una delle cause. Questa ricerca, di impronta molto specialistica, ha individuato una correlazione tra le due patologie nella loro manifestazione clinica nel cavo orale.


Obiettivo:

Sia la celiachia (MC) che la sindrome di Sjogren (SS) hanno una base eziopatologica immunitaria e causano un aumento del rischio di stomatiti e anomalie dentarie

Gli individui affetti contemporaneamente da MC e SS potrebbero anche essere ancor più a rischio.

Disegno di studio: mucositi orali e anomalie dentarie sono state esaminate in 20 pazienti con MC + SS (età media 61 anni) ed è stato effettuato un confronto con soggetti-controllo, di pari età e sesso, con MC o SS.

Risultati: variazioni della mucosa orale sono risultati essere più comuni nella SS (80%), seguita da MC + SS (65%) e MC (40%). I difetti dello smalto dentale erano presenti nel 89% dei MC + SS e nel 88% dei MC rispetto al solo 25% nei SS (p <0.001). L’indice DMF era maggiore (p <0,005) nel gruppo MC + SS rispetto a MC. MC + SS è stato caratterizzato da una maggiore velocità del flusso salivare (p <0.001) e dal più basso score infiammatorio attivo nelle ghiandole salivari (P <0,01) rispetto ad SS.

Conclusioni: la contemporanea presenza di MC e SS dovrebbe essere riconosciuta a causa dei suoi effetti sulla salute della mucosa orale e sui denti. La minor infriammazione a carico delle ghiandole salivari e il più alto tasso di flusso salivare in MC + SS, rispetto alla sola SS, suggeriscono che un trattamento con dieta priva di glutine potrebbe attenuare la risposta infiammatoria autoimmune.


 

Epidemiolgia ed eziologia della celiachia

Colpisce una persona su 100-200, ma è fortemente sottostimata; sembra infatti che venga diagnosticata solamente in un caso su 4.

Il contatto con un fattore ambientale, ossia le gliadine, componenti del glutine, proteina di cereali quali frumento, orzo, avena e segale, iperattiva i linfociti T della mucosa intestinale. Il continuo stimolo infiammatorio va a causare un’atrofia paradossa dei villi e il conseguente appiattimento della parete enterica, che va incontro a difficoltà sempre maggiore nell’assorbire le sostanze nutritive.

Dal punto di vista diagnostico, la biopsia intestinale può non essere necessaria se sono presenti in contemporanea: segni e sintomi tipici, alto livello di anticorpi anti-tranglutaminasi e anti-endomisio e HLA DQ2 e DQ8.

 

Celiachia sintomi e diagnosi precoce

Questi pazienti hanno una forte risonanza dal punto di vista odontoiatrico. Questo perché tra i sintomi precoci, oltre ai disturbi gastrointestinali (diarrea, crampi, gonfiore e distensione addominale), frequentemente è possibile osservare la comparsa, soprattutto nel paziente giovane, di ulcere orali di tipo aftosico e paraftosico. Un paziente in età adolescenziale o giovanile affetto da una forma evidente di aftosi ricorrente, quindi, dovrà indurre il proprio odontoiatra ad un sospetto clinico e, quindi, ad un approfondimento strumentale, eventualmente in collaborazione con un altro specialista.

È peraltro dimostrato che l’adottare la dieta priva di glutine favorisce la remissione clinica della patologia ulcero aftosica.

L’ulcerazione, poi, non è l’unica stomatite che si può ritrovare in tali soggetti, che possono essere colpiti da xerostomie, stomatopirosi, eritematosi e glossiti atrofiche di vario grado ed entità.

Il ruolo del dentista prosegue anche a diagnosi avvenuta. Il paziente potrà manifestare infatti problematiche dentali connesse con il proprio ristretto regime alimentare: ne sono un esempio ritardata eruzione e difetti di vario grado a carico dello smalto.

Pare evidente, dunque, l’importanza dello screening odontoiatrico per la patologia celiaca in età pediatrica e in fase immediatamente successiva. Lo confermano anche le Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, redatte dal Ministero della Salute; in questo testo, il morbo celiaco è collocato tra le condizioni sistemiche a medio-alto rischio nell’insorgenza delle mucositi.

Celiachia sintomi, geni e associazioni con la sindorme di Sjogren - Ultima modifica: 2015-08-03T08:30:41+00:00 da redazione

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