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Tecniche di comunicazione per aumentare la qualità dell’igiene orale nei pazienti anziani. Questo è il titolo e tema della terza video-pillola della collana Dentosan per il dentista - Gestione dello studio e comunicazione con il paziente: nuovi scenari ed opportunità. Curatrice è nella circostanza la dottoressa in Odontoiatria e protesi dentaria Silvia Friuli.
Obiettivi della terza video pillola sono:
- Spiegare gli scopi di una corretta igiene orale domiciliare (IOD) nel paziente anziano;
- Come offrire al paziente una corretta valutazione dello stato di salute della sua bocca;
- Evidenziare l’importanza di una comunicazione corretta ed efficace ai fini della compliance;
- Messaggi da trasmettere per aumentare la motivazione del soggetto;
- Quali procedure di IOD proporre e in che modo.
Punto di partenza è la presa di coscienza del progressivo invecchiamento della popolazione, inoltre circa l’80% degli over-70 soffre di almeno due concomitanti malattie croniche - con la conseguente assunzione di farmaci - e di inevitabili riduzioni della capacità visiva e della mobilità. Si tratta quindi di soggetti vulnerabili cui le procedure di igiene orale vanno presentate allo scopo di cogliere alcuni traguardi specifici:
- Prevenire l’insorgere di infezioni e disturbi quali l’alitosi;
- Preservare integrità e idratazione del cavo orale;
- Conservare in buona salute i denti naturali ritardando il ricorso alle protesi;
- Mantenere una buona capacità di masticazione evitando eventuali problemi di malnutrizione.
Una bocca sana è alla base del benessere psicologico dell’anziano perché viatico di una buona vita sociale e perché la si possa avere l’odontoiatra deve innanzitutto provvedere a una completa ispezione del cavo orale che tenga conto sia della salute dei denti sia di quella delle mucose. E ancora, dell’eventuale presenza di protesi totali o parziali e riabilitazioni implanto-protesiche. Si deve però agire sulle abitudini radicate di ogni individuo, modificandole per il meglio, e sul suo livello di adesione alla cura: sulla motivazione, appunto. Ed è fondamentale analizzare il livello di indipendenza della persona:
- se autonoma, va consigliata e informata;
- se è assistita da una figura di caregiver quest’ultima dev’essere formata e consapevole.
La comunicazione ha un valore cruciale, perché l’anziano può nutrire il timore di non riuscire a svolgere taluni compiti o di non riuscire a memorizzare e interiorizzare alcuni set di informazioni.
Pochi semplici comportamenti
Sono questi i presupposti della relazione fiduciaria fra il paziente e il dentista, che dev’essere in grado in primis di far capire che l’igiene orale influenza lo star bene nel suo complesso; e di suggerire l’adozione di pochi semplici comportamenti a strumenti da utilizzare a lungo termine. Per esempio curando la pulizia dei denti due volte al giorno con uno spazzolino elettrico o con modelli manuali dal manico comodo, facile da impugnare, magari personalizzato, in materiale plastico. E ancora accompagnando quest’operazione con la pulizia degli spazi interdentali e della lingua, aiutandosi una volta al giorno con un collutorio. Ancora: nel caso di protesi, è bene lavarle una volta al giorno con un sapone a pH neutro o per piatti e riporle in un contenitore asciutto, poiché solo prima dell’uso vanno inumidite. Analogamente, in queste circostanze le mucose devono essere deterse con garze monouso o spazzolini morbidi, specie laddove si utilizzino dei prodotti adesivi.
Impianti e presidi
In presenza di riabilitazioni implanto-protesiche precauzioni, istruzione e motivazioni devono essere ancor maggiori perché la risposta infiammatoria è superiore - e inferiore quella al trattamento - rispetto a quel che accade con l’accumulo di placca attorno ai denti. I presidi da utilizzare sono:
- uno spazzolino elettrico (con testina rotonda e setole medio-morbide);
- uno spazzolino manuale (con testina piccola e setole medio-morbide con estremità arrotondate e facendo attenzione a usare tecniche di spazzolamento atraumatiche) specie in prossimità del confine fra protesi e solco gengivale.
Per gli spazi interdentali sono indicati il filo o uno scovolino in gomma. L’idropulsore è utilizzabile per rimuovere i residui più grossolani, lo spazzolino mono-ciuffo per le zone più difficili da gestire.
In sede di comunicazione e informazione del paziente l’odontoiatra deve rispettare alcune regole:
- non fornire troppe indicazioni tutte insieme;
- evitare di imporre nuove tecniche ma modificare quelle sbagliate, specie sullo spazzolamento orizzontale;
- introdurre un presidio per volta, solo quando dello strumento si è acquisita una buona padronanza e se ne sia compreso il funzionamento;
- proporre approcci di pulizia facili soprattutto di tipo interdentale;
- e soprattutto, non avere fretta: il percorso educazionale e motivazionale deve essere graduale!
Questo è uno dei temi trattati nella collana “Dentosan per il dentista”, I titoli che verranno approfonditi nelle video pillole sono
- Esempi vincenti di utilizzo dei social media per lo studio odontoiatrico
- I segreti per lo sviluppo o l’ottimizzazione del sito Internet del proprio studio odontoiatrico: la differenza tra esserci ed essere realmente visibili
- Tecniche di comunicazione per aumentare la qualità dell’igiene orale nei pazienti anziani
- Tecniche di comunicazione per aumentare la qualità dell’igiene orale nei pazienti giovani e con apparecchi ortodontici
- Importanza e modelli di incentivazione del personale
- La prevenzione come base economica dello studio odontoiatrico
Grazie per aver partecipato all’iniziativa “Dentosan per il dentista”; compilando il form sottostante potrai ricevere gratuitamente una campionatura di Dentosan ed Alovex (fino ad esaurimento scorte).
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