Rigenerativa endodontica: attualità clinica, tassi di successo e strumenti per realizzarla

Scaffold Bi-Mix antibatterico per rigenerativa endodontica

Bi-Mix Antimicrobial Scaffolds for Regenerative Endodontics. Jadesada Palasuk,Krzysztof Kamocki, Lauren Hippenmeyer, Jeffrey A. Platt,Kenneth J. Spolnik, Richard L. Gregory, and Marco C. Bottino

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Scopo di questo lavoro è stato testare l’effetto antimicrobico e la biocompatibilità di scaffold con nanofibre imbevute di soluzioni di metronidazolo e ciprofloxacina a diverse concentrazioni.

Le lesione traumatiche dentarie sono tra le più frequenti cause di necrosi pulpare negli elementi dentari permanenti e se non correttamente e tempestivamente trattate, conducono alla perdita dell’elemento. È noto inoltre come il sopraggiungere di necrosi a carico di elementi permanenti con apice ancora beante e la successiva terapia per realizzare apicificazione provochino un serio rischio di frattura a lungo termine, causato dalla presenza di una radice corta e con pareti sottili. Per far fronte a questa situazione negli ultimi decenni si è studiata la possibilità di attuare la rivascolarizzazione in questi elementi.

Questa procedura, che si svolge in due step, prevede dapprima la disinfezione del sistema canalare con irriganti e una minima strumentazione, seguita poi dall’inserimento all’interno dell’endodonto di un cocktail di antibiotici. Generalmente dopo 4 settimane la medicazione viene rimossa e viene fatto sanguinare il tessuto periapicale, così da formare un coagulo di sangue all’interno del sistema canalare.

In questo modo giungono diversi fattori di crescita, la fibrina inoltre funge da substrato per l’attacco, la proliferazione e la differenziazione delle cellule staminali provenienti dal tessuto periapicale. Perché la rigenerativa endodontica possa avere luogo è fondamentale eliminare e inibire la crescita batterica e quindi sfruttare una combinazione di antibiotici efficace. I limiti degli antibiotici a oggi utilizzati sono diversi a partire dalla tossicità cellulare che questi mostrano quando impiegati ad alte dosi, per finire poi con i rischi di alterazioni cromatiche che la minociclina comporta. Per questo lo studio si propone di valutare l’efficacia di una miscela di antibiotici veicolata attraverso delle nanofibre che possano fungere da scaffold per la rigenerativa endodontica.

Porphyromonas gingivalis
Porphyromonas gingivalis

Una soluzione contenente metroinidazolo e ciprofloxacina è stata assorbita nelle nanofibre, è stata dunque valutata in vitro l’efficacia nei confronti di Enterococcus faecalis, Porphyromonas gingivalis e Fusobacterium nucleatum, utilizzando diverse concentrazioni dei due antibiotici. In maniera similare è stata valutata la citotossicità nei confronti delle cellule staminali da parte di BI-Mix.

I risultati riscontrati adoperando questo substrato imbevuto di soluzioni a diverse concentrazione dei due antibiotici mostrano l’inibizione della crescita di Enterococcus faecalis, Porphyromonas gingivalis e Fusobacterium nucleatum, a eccezione della soluzione contenente il solo metronidazolo, inefficace contro Porphyromonas e Fusobacterium. I mix di antibiotici proposti riducono di poco l’attività cellulare delle cellule staminali, ma nessuno di questi può essere ritenuto citotossico. L’uso di scaffold contenenti tale miscela può condurre a un’alta disinfezione senza il rischio di incorrere in processi di citotossicità e discolorazione. Lo scaffold sintetizzato inoltre ha dimostrato proprietà meccaniche che lo rendono adeguato a essere introdotto all’interno del canale radicolare.

considerazioni cliniche cliniche
Lo scaffold presenta una morfologia tale e delle nanofibre talmente piccole da fornire un’area di contatto maggiore con le pareti del canale consentendo anche un maggior rilascio di farmaco durante il tempo di somministrazione.

Rigenerativa endodontica: attualità clinica, tassi di successo e strumenti per realizzarla - Ultima modifica: 2016-05-26T15:08:33+00:00 da Redazione

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