Modeling virtuale in ortodonzia 

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L’odontoiatria contemporanea si avvale ampiamente dei software di planning digitale, che stanno andando, difatti, incontro a un continuo processo di implementazione.

L’ortodonzia non fa eccezione: il digital modeling e le metodiche di simulazione hanno un grande potenziale di supporto nei confronti della clinica.

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L'analisi agli elementi finiti (FEA) è una tecnica di simulazione a computer impiegata nella meccanica dei solidi. I recenti progressi nelle tecniche di imaging tridimensionale consentono la creazione di FEA basati sulle scansioni del paziente, potenzialmente utilizzabili clinicamente.

Non è tuttavia certo che le simulazioni relative al movimento dentale ortodontico possano risultare valide nell’ambito di una terapia a medio-lungo termine (da settimane a mesi).

I modelli numerici non possono supportare affidabilmente la pratica clinica se non sono validati rispetto ai dati sperimentali e la maggior parte degli studi clinici esistenti basati su FEA non ha mostrato una calibrazione adeguata.

Per generare dati tridimensionali, la TC cone beam rappresenta presumibilmente l’unico compromesso attuabile tra esigenze del software e radioprotezione del paziente. È stato peraltro già illustrato, su queste pagine, il fatto che la CBCT non possa attualmente rappresentare un esame di primo livello.

Da un punto di vista tecnico, poi, la programmazione di sistemi di forza clinicamente realistici richiede l’inclusione di caratteristiche di carico e comportamento del materiale. Ad esempio, l'attrito tra arco e apparecchio è difficilmente misurabile in vivo.

A questo proposito, Dot e colleghi hanno proposto, in un articolo recentemente pubblicato su Journal of Biomechanics, un nuovo protocollo di tracciamento in grado di generare modelli dento-mascellari tridimensionali clinicamente utilizzabili in ortodonzia.

Il sistema combina una scansione 3D di tipo radiografico, una CBCT appunto, con una serie di scansioni delle superfici intraorali, quindi impronte digitali. È stato applicato per monitorare un paziente, sottoposto a uno spostamento di retrazione del canino superiore, della durata di sette mesi, condotto tramite un apparecchio linguale, volutamente progettato senza attrito, per facilitare l’indagine sperimentale. Una seconda scansione CBCT è stata eseguita, a scopo di validazione, alla fine dello studio (T7).

La prima impronta digitale è stata eseguita, insieme con la prima CBCT, 2 settimane prima dell’inizio del trattamento (T0), momento che coincide anche con la definizione del modello iniziale. Altre 7 scansioni intraorali sono state eseguite fino ai 7 mesi (T7), quando è stata, come detto, raccolta anche la seconda cone beam.

Le simulazioni numeriche ricavate dal software sono state messe a confronto con il reale spostamento dei canini ottenuto clinicamente. I risultati attestano l'idoneità del protocollo a supportare la FEA paziente-specifica.

Riferimenti bibliografici a proposito di ortodonzia
Modeling virtuale in ortodonzia  - Ultima modifica: 2021-10-21T06:39:48+00:00 da redazione
Modeling virtuale in ortodonzia  - Ultima modifica: 2021-10-21T06:39:48+00:00 da redazione