Manifestazioni dell’invecchiamento a livello dentale

La realtà demografica che il mondo occidentale ha affrontato negli ultimi anni ha fatto sì che la riabilitazione odontoiatrica del paziente anziano acquisisse un’importanza crescente.

Comunemente, parlando di invecchiamento nel caso del paziente odontoiatrico, si affrontano quei processi che susseguono alla perdita degli elementi dentari. In primo luogo, ci si concentra sul riassorbimento fisologico a cui vanno incontro i mascellari. Un’altra tematica è costituita dal riarrangiamento dei tessuti molli – gengiva e mucosa orale, ma anche rima labiale e cute extraorale – a seguito della perdita di sostegno e del cambiamento qualitativo in termini di composizione tissutale (tono muscolare, idratazione, matrice extracellulare e altro).

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Dato che, nel corso degli anni, la ricerca scientifica e l’evoluzione tecnica hanno favorito l’ottica del mantenimento degli elementi dentari, può essere interessante osservare quali siano i cambiamenti che si accompagnano con l’invecchiamento a livello dell’elemento dentale in sé. Ancora meglio: nei 3 principali tessuti dentari, ovvero smalto dentina e polpa.

Invecchiamento dentale: cambiamenti in smalto, dentina e polpa

In primo luogo, un’esposizione estremamente prolungata ad un ambiente acido, ma anche a stimolazioni di tipo meccanico porta alla demineralizzazione dello strato di smalto, che acquisisce un aspetto a nido d’ape. È utile riconoscere le fasi prodromiche del processo: lo smalto acquisisce ad esempio un’apparenza più liscia. Il dente inizia ad assumere quell’aspetto “piatto”, cioè privo di elementi in grado di conferirvi profondità, che è tipico del dente usurato. Lo smalto sarà inoltre maggiormente fragile. Bisogna rimarcare la funzione protettiva dello strato più esterno dello smalto: si tratta presumibilmente di quello che più ha beneficiato di un’esposizione ai fluoruri, anche se in maniera incostante a seconda della posizione.

Modificazioni interessano anche la dentina, tessuto duro maggiormente reattivo rispetto allo smalto. L’esposizione di dentina scoperta è un fenomeno relativamente comune nell’anziano, tipicamente in seguito alla formazione di recessioni gengivali. Queste possono predisporre a carie radicolari, al di là della sintomatologia legata all’ipersensibilità, la quale, anzi, si osserva con minor frequenza nell’anziano: la dentina può essere anche esposta, ma è necessario che anche i tubuli siano pervi (nel tempo, può essersi depositata dentina di reazione). La dentina dell’anziano, dunque, può paradossalmente risultare maggiormente mineralizzata e, quindi, più dura.

Parlando di polpa, o meglio di spazi pulpari, questi tendono a risultare tipicamente ristretti nell’anziano, proprio a causa della neoapposizione dentinale. Nel complesso, si tratta dunque di un tessuto che avrà accumulato nel tempo una serie di fattori di irritazione. Istologicamente, si osserva un aumentato deposito di fibre collagene a livello della matrice.

Manifestazioni dell’invecchiamento a livello dentale - Ultima modifica: 2017-02-05T12:32:06+00:00 da redazione

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