L’importanza del team

Ė diventata una piacevole tradizione autunnale quella del Convegno Espositivo targato Il Dentista moderno, un’iniziativa nata ormai sei anni fa per far incontrare e dialogare tra loro gli operatori del settore. Quest’anno all’evento, svoltosi il 3 ottobre presso il Centro Congressi NH di Milanofiori Assago, hanno partecipato numerose aziende e relatori di chiara fama. Dopo i saluti di Paolo Amedeo Pegoraro, direttore editoriale, la parola è passata ai moderatori, Dino Re (Università degli Studi di Milano) e Luigi Paglia (ISI di Milano) –  condirettori, insieme a Sandro Siervo (ISI di Milano), de Il Dentista moderno –  che hanno introdotto il tema di quest’anno, “L’odontoiatria orientata al paziente: l’importanza del team”.

Francesco Mangani, Professore Associato di Odontoiatria Conservatrice ed Estetica dentale presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ha presentato una relazione dal titolo “Rapporto costi benefici nella moderna terapia conservativa”.

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“L’endodonzia moderna nel piano di trattamento: cosa è possibile offrire al paziente”, è stato il tema illustrato da Marco Martignoni, libero professionista, Socio fondatore dell’Accademia Italiana di Odontoiatria Microscopica, nonché già Presidente della Società Italiana di Endodonzia (SIE) nel triennio 2011-2013.

Carlo Poggio, invece, libero professionista, specializzato in Ortognatodonzia, (lo scorso febbraio, a Chicago, è stato tra i relatori, l’unico italiano, dell’86° Congresso dell’American Prosthodontic Society), ha parlato de “La riabilitazione protesica dei casi complessi: il protocollo d’intervento”.

Infine, Luca Francetti, Professore Associato presso l’Università degli Studi di Milano, dove dirige la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica, nonché il Centro per la Ricerca in Implantologia Orale ha parlato di “Elementi dentali parodontalmente compromessi: possibilità terapeutiche”.

Quest’anno il premio per la migliore tesi di laurea (un assegno del valore di 1.500 euro, consegnato personalmente dal nostro editore, Ivo Nardella) è stato vinto da Rossella Ninivaggi (Università “Aldo Moro” di Bari), Michela Caserta (Università degli Studi di Genova) e Maddalena Chermetz (Università degli Studi di Trieste), con tre tesi sperimentali considerate dal comitato scientifico della rivista meritevoli di particolare attenzione. L’appuntamento è per il prossimo anno, perché le tradizioni vanno portate avanti.

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L’importanza del team - Ultima modifica: 2014-10-10T10:41:56+00:00 da Redazione

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