Limiti del trattamento ortodontico del paziente adulto

Quando si programma la fase di contenzione, il paziente adulto richiede speciali precauzioni. Dal momento che il tempo necessario per la formazione, a partire dal tessuto osteoide, di osso mineralizzato cresce all’aumentare dell’età è importante consolidare la posizione dentaria dopo la dislocazione e prolungare il periodo di contenzione nei pazienti adulti. Va infine tenuto presente che all’aumentare dell’età cresce il rischio di sviluppare patologie metaboliche dell’osso12. Pertanto è importante raccogliere un’anamnesi medica molto accurata, registrando la presenza della patologia e l’eventuale uso di farmaci: tali fattori devono essere considerati nella programmazione del trattamento ortodontico. Le limitazioni nel movimento dentario in pazienti adulti sono soprattutto di natura estrinseca; sono cioè causate dall’incapacità di adattare il sistema di forze a produrre lo stimolo desiderato. Un sistema di forze ortodontiche è caratterizzato dalla grandezza e dalla distribuzione delle forze sviluppate. Il sistema di forze che dovrebbe essere utilizzato per la terapia ortodontica nei pazienti adulti differisce per molti aspetti da quello impiegato nei soggetti in fase di crescita. Tutte le differenze meccaniche applicate all’ambiente biologico sembrano indirizzare verso l’applicazione di forze leggere negli adulti, specialmente nella fase iniziale del trattamento. Se si desidera realizzare un movimento dentario senza perdita di osso marginale è di fondamentale importanza che venga mantenuto l’equilibrio tra riassorbimento e neoapposizione. Ciò si può ottenere soltanto se il dente si sposta per riassorbimento diretto, poiché in questo caso non si ha deposizione compensatoria in corrispondenza della porzione ossea adiacente all’area da ialinizzazione. Il riassorbimento diretto può essere ottenuto soltanto se la distribuzione delle forze del legamento parodontale consente una differenziazione degli osteoclasti. La distribuzione delle forze è controllata da due fattori: il livello di forza e il rapporto momento/forza nel centro di resistenza. Molti Autori danno grande importanza al livello di forza15,16. Essi sono nel complesso concordi sul fatto che il livello di forza, specialmente all’inizio del trattamento, dovrebbe essere tenuto basso, per il fatto che nell’adulto, rispetto ai soggetti in fase di crescita, sono disponibili cellule progenitrici in numero minore. Solo pochi lavori hanno riferito della frequente necessità di aumentare il rapporto momento/forza nel paziente adulto17,18.

Conclusioni

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Negli ultimi anni si è posta sempre maggior attenzione nella comprensione dei limiti nel trattamento ortodontico dell’adulto. Un piano di trattamento adeguato e personalizzato deve essere formulato per il paziente adulto, basandosi sull’attenta valutazione dell’interazione tra fattori biologici, psicosociali e meccanici. Il paziente adulto ha completato la crescita del complesso cranio-faciale per cui le modalità di trattamento che includono modifiche di tipo ortopedico non potranno essere attuate. A causa dei differenti fattori biologici e psicosociali dell’adulto, rispetto ai soggetti in crescita, saranno necessari cambiamenti nel tipo di trattamento e particolari considerazioni nella biomeccanica19. Il trattamento riabilitativo di questi pazienti dovrà comprendere sia esigenze ortodontiche che protesiche. Questo tipo di terapia ha due principali obiettivi: il ripristino della funzione orale e della morfologia facciale20.

Corrispondenza
Giampietro Farronato
Università di Milano; Via Commenda, 10 – 20100 Milano
Tel. +39 (0)55032520, giampietro.farronato@unimi.it

 

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Limiti del trattamento ortodontico del paziente adulto - Ultima modifica: 2013-02-27T16:46:54+00:00 da Redazione

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