Denti faccette in ceramica_bioceramiche

L’ultimo aspetto che il clinico è tenuto a conoscere quello delle complicanze. I casi più frequenti di fallimento si estrinsecano come microfratture e danni a livello marginale. Più raramente si osserva una reale perdita di adesione, da imputare solitamente al coinvolgimento della dentina nella preparazione.

Lo studio qui proposto ha valutato in vitro la resistenza alle fratture e le microinfiltrazioni di faccette adesive, realizzate in ceramica pressata; la valutazione avviene poi, nello specifico, facendo un confronto con una condizione frequente, ossia quando le faccette vanno a nascondere delle precedenti otturazioni freehand.

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Scopo: i dati riguardanti la durata delle faccette adesive in porcellana, su preesistenti otturazioni in composito, sono insufficienti. Lo scopo del presente studio era di valutare la resistenza alla frattura e le microinfiltrazioni di faccette in ceramica su denti con otturazioni in composito già esistenti.

Materiali e Metodi: trenta incisivi centrali superiori sono stati divisi in tre gruppi (per ogni gruppo, n = 10): denti intatti (NP), denti con otturazioni in composito di III classe (C3) e denti con otturazioni di IV classe (C4). Le faccette sono state prodotte con ceramica IPS-Empress e cementate tramite cemento composito (adesivo) Panavia F2. Le microinfiltrazioni di tutti i campioni sono state verificate prima e dopo il ciclo di carico (1 × 106 passaggi, 1.2 Hz). I valori di resistenza alla frattura (N) sono stati misurati utilizzando una macchina tester universale, e ne è stata anche esaminata la modalità. Le analisi statistiche sono state eseguite utilizzando i test “one-way ANOVA” e “Tukey post hoc” (α = .05).

Risultati: è stata rilevata una differenza significativa per quanto riguarda il tasso medio di microinfiltrazioni del gruppo C4 rispetto al gruppo NT (P = .013). Non vi era, invece, differenza significativa per quanto riguarda i carichi di frattura tra i diversi gruppi.

Conclusione: il tasso di microinfiltrazioni e il carico di frattura di faccette in ceramica su denti intatti e denti con otturazioni di III classe in composito non sono risultati significativamente differenti.


L’allestimento di restauri veneer, dunque, viene oggi largamente accettato come pratica ricostruttiva patient-friendly, sostenibile e rientra appieno nei canoni professionali che verranno trattati, fra tre settimane, nel contesto de Innovazione, sostenibilità e stili di vita, il congresso internazionale organizzato da “Il Dentista Moderno” per il 3 luglio 2015 presso l’hotel Marriott di Milano, durante il quale si parlerà tanto di progettazione di casi estetici che di riabilitazioni minimamente invasive.


Fonte dell’articolo:

In vitro evaluation of the fracture resistance and microleakage of porcelain laminate veneers bonded to teeth with composite fillings after cyclic loading.

Sadighpour L, Geramipanah F, Allahyari S, Fallahi Sichani B, Kharazi Fard MJ.

Resistenza di faccette in ceramica su denti già restaurati - Ultima modifica: 2015-06-19T08:33:29+00:00 da redazione

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