Ergonomia in odontoiatria: ottimizzare e ridurre i dolori muscoloscheletrici

In articoli precedenti è già stato approcciato il campo relativo alle problematiche posturali che frequentemente colpiscono gli odontoiatri. La patologia principale è costituita dai dolori muscoloscheletrici, che a lungo andare possono mutare in veri e propri dismorfismi, a carico del rachide innanzitutto. Un atteggiamento posturale tipico e riconoscibile per quanto riguarda gli odontoiatri è l’asimmetria, o meglio, l’inclinazione sul piano frontale della cintura di attacco degli arti superiori. Gli odontoiatri che non mantengono posture corrette nel corso della giornata possono frequentemente soffrire di dolori che coinvolgono la lordosi cervicale oppure risentire di problematiche compressive a carico del tratto toracico – che nei casi più gravi possono arrivare a interessare le estremità più distali dei rami del plesso nervoso brachiale – o di eccessiva sollecitazione del segmento lombare.

Si tratta solo di casi piuttosto comuni nel contesto di quella che può essere definita una vera e propria malattia professionale. Non è detto, a tal proposito, che siano necessariamente i professionisti con alle spalle decenni di lavoro a soffrire di quadri patologici simili. Anche i giovani che non si approcciano correttamente alle posture raccomandate possono lamentare alcuni di questi sintomi.

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Eppure i consigli che i testi di ergonomia odontoiatrica forniscono sono basilari ma, nella loro semplicità, possono risultare decisivi. In fondo l’ergonomia è proprio questo per definizione: migliorare il lavoro, nel caso della pratica clinica in odontoiatra, adottare alcuni accorgimenti per semplificare passaggi operativi e ridurre i carichi sull’apparato muscoloscheletrico.

Video esemplificativo delle posizioni di lavoro di odontoiatra e paziente

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In primo luogo, si consideri la disposizione di tutto ciò che sta intorno al riunito: mobiletti e piani di lavoro devono essere organizzati secondo precisi schemi operativi, logici e sequenziali. Sembra quasi banale sottolineare come si debba partire dall’organizzare correttamente il mobilio per poter aumentare il comfort di tutti coloro che accedono ad un ambiente di lavoro, indipendentemente dal tipo di utenza.

Più interessante aggiungere che il mercato è oggi così ampio da poter fornire soluzioni anche in base ai principali campi di interesse del professionista acquirente. Esisteranno così riuniti e attrezzature specificamente indirizzati a chi si occupa maggiormente di chirurgia o implantologia, altri pensati per la pedodonzia e così via.

Il ruolo e la formazione dell’assistente, poi, sono fondamentali nell’organizzazione del lavoro. Preparando al meglio il campo, sempre con la stesso schema di base a seconda della procedura da svolgere, l’assistente risparmierà spostamenti imprevisti a se stesso e al professionista. Può essere anche utile definire delle specifiche aree cliniche di competenza all’interno dell’ambiente ambulatoriale, soprattutto nel caso in cui la terapia necessiti di una doppia assistenza.

Ergonomia in odontoiatria: ottimizzare e ridurre i dolori muscoloscheletrici - Ultima modifica: 2015-12-16T08:27:58+00:00 da redazione

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