dispositivi odontoiatrici

Un rapporto realizzato dall’istituto Keystone e presentato a Rimini in occasione del congresso ‘Amici di Brugg‘ ha evidenziato un grosso problema nel settore odontoiatrico: due terzi delle imprese del settore dentale che producono dispositivi per odontoiatri e odontotecnici, rischiano la chiusura.
Lo studio è basato su un campione di 359 aziende (1,4 miliardi di euro ex-fabbrica), integrato dalla congiunturale del primo quadrimestre 2015. I dati hanno evidenziato come i due terzi delle imprese stiano avendo un calo del fatturato da almeno due anni. “La salute del settore si misura anche da quella dei suoi singoli operatori. – ha dichiarato Roberto Rosso, presidente dell’Istituto – Il segno debolmente positivo dei dati complessivi è estremamente concentrato in poche imprese ed il perdurare di questa situazione potrebbe mettere a serio rischio numerose aziende che non riescono a intercettare una ripresa appena accennata, mettendo tra l’altro a repentaglio l’occupazione di migliaia di addetti”.
Nel 2014 la produzione ha superato i 740 milioni di fatturato. La crescita del comparto produttivo ha raggiunto i 740 milioni e, escludendo il 2009 che ha segnato un decremento intorno al -3,4%, ha subito solo ultimamente un rallentamento di un trend che appare positivo. Il fatturato complessivo è aumentato di un terzo in dieci anni, con un +3,2% di trend medio composto annuo, “ma un’analisi puntuale delle performance delle singole aziende – sottolinea il documento – consente di osservare come solo le imprese di maggiori dimensioni abbiano risultati positivi, il raggiungimento di massa critica è quindi fattore di successo e di selezione”.

Il 70% delle aziende di dispositivi odontoiatrici rischia la chiusura - Ultima modifica: 2015-05-27T11:30:10+00:00 da redazione

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