Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 9 e 10

ortodonzia linguale igiene orale giovane sorriso diagnosi chirurgia ortognatica

Proseguiamo la trattazione sul decalogo dell'estetica in ortodonzia 

Contrariamente alle deviazioni del piano interincisale, una deviazione anche minima (intorno ai 2 mm) degli incisivi centrali, rispetto al piano frontale, risulta immediatamente visibile anche a un occhio non esperto. A maggior ragione, questa richiede pertanto di essere corretta ortodonticamente, in ottemperanza alle norme dell'estetica classica. La linea del bordo incisale dei centrali deve risultare parallela alla linea interpupillare. Inoltre, il torque degli stessi incisivi centrali deve risultate differente nella vista laterale del sorriso, pertanto, a monte, è richiesta una doppia valutazione, frontalmente e lateralmente.

IX) Forma e colore: questo punto specifico, nella pratica clinica, risulta essere uno degli aspetti che più sta a cuore al paziente adulto, il quale dimostra esigenze estetiche sempre più definite. Questo particolare comandamento vuole definire i possibili interventi volti a implementare sul piano estetico il trattamento ortodontico. Nello specifico, si fa riferimento a 3 possibili procedure: sbiancamento, aggiustamento dei contatti, rimodellamento dei bordi incisali.

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Lo sbiancamento può essere proposto in prima persona dal clinico, sempre previa valutazione, anche con il paziente, delle possibili controindicazioni, legate principalmente ai casi di ipersensibilità dentinale.
Idealmente, a livello degli incisivi centrali si osserva un rapporto papilla/contatto di 1:1; lo spazio interincisale è cioè occupato per metà dalla papilla e per l'altra metà dall'area di contatto. Intervenire sulle aree di contatto può essere una metodica di compensazione dei possibili e temuti “black triangle”, determinati da deficit di tessuto papillare.

Infine, tecniche di ameloplastica a livello del margine incisale o vere e proprie tecniche protesiche (faccette) sono opzioni utili a svecchiare il sorriso dai segni di usura.

X) Volume labiale: l'ultimo aspetto da considerare estende la visuale alla struttura che che incornicia il sorriso: le labbra. Queste, al pari del sorriso, vanno incontro a processi di invecchiamento con perdita del sostegno e del matching con l'estetica bianca. Anche in questo caso sono stati definiti dei criteri estetici: lo standard attuale predilige labbra voluminose che permettano però un'ampia esposizione degli incisivi centrali, durante l'eloquio e anche a riposo.
Secondo le indicazioni disponibili in letteratura, il posizionamento antero-posteriore dei denti è una determinante fondamentale del volume delle labbra. Per quanto riguarda l'intervento dentale, la retrusione è una manovra ortodontica da considerare con attenzione, proprio in virtù del possibile effetto negativo sul volume labiale.

Negli ultimi anni, comunque, l'odontoiatria estetica si è evoluta nella direzione di una maggiore cooperazione con la medicina estetica, non solo per via dell'accresciuta multidisciplinarità dei piani di cure, ma beneficiando anche di un allargamento delle competenze dell'odontoiatra in prima persona. In alcuni casi, dunque, un intervento quale, ad esempio, un lipofilling, permette di portare a termine il piano ortodontico di intervento estetico sul sorriso del paziente.

Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 9 e 10 - Ultima modifica: 2019-10-04T07:21:49+00:00 da redazione
Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 9 e 10 - Ultima modifica: 2019-10-04T07:21:49+00:00 da redazione

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