Connessione biconometrica sferica Progettazione di un moncone di connessione tra impianto endoosseo e manufatto protesico

Viene descritta la progettazione, realizzata in laboratorio, di un moncone di connessione dotato di una parte inferiore e di una superiore unite con una relazione di accoppiamento sferico. Risultato del progetto è il raggiungimento in modo semplice del parallelismo tra abutment nelle riabilitazioni protesiche, con facilitazione della tecnica e riduzione dei tempi di lavoro.

Carlo Gubbini1, Lucia Gubbini2, Agnese Gubbini3, Stefano Liberti4
Endrio Floridi5, Gianluca Pucciarini5, Daniela Tosti5
1 Medico chirurgo-odontoiatra, libero professionista, Montefalco (PG)
2 Odontoiatra, specialista in Ortodonzia, libero professionista, Montefalco (PG)
3 Odontoiatra, libero professionista, Montefalco (PG)
4 Odontotecnico, titolare Laboratorio Smile Art, Perugia
5 Odontotecnico, Perugia

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Riassunto
Scopo di questa progettazione è la realizzazione di una connessione biconometrica sferica tra impianto endoosseo e manufatto protesico, ottenuta attraverso un moncone dotato di una parte inferiore, destinata ad accoppiarsi per conometria con l’impianto endoosseo, e una parte superiore destinata ad accoppiarsi, sempre per conometria, con una corona protesica. Le due parti conometriche del moncone sono unite con una relazione di accoppiamento sferico. La progettazione è stata realizzata in laboratorio e riprodotta su casi clinici. Il risultato di questo lavoro è il raggiungimento del parallelismo tra abutment nelle riabilitazioni protesiche in modo molto più semplice, senza dover far ricorso a monconi angolati ed evitando il lavoro dell’odontotecnico di fresatura dei monconi al fine di raggiungere un adeguato parallelismo. Ne risultano quindi vantaggi sia in termini di facilitazione della tecnica sia in tempi di lavoro e di costi.

 

Un impianto dentale comprende sempre un impianto endoosseo, costituito da un vite in titanio che si inserisce nell’osso, un moncone (abutment) fissato all’impianto endoosseo mediante una vite di fissaggio o una connessione conometrica, e una corona protesica, fissata al moncone.
Le riabilitazioni protesiche su impianti richiedono sempre la ricerca del parallelismo dei monconi per permettere un corretto inserimento delle stesse. Questo però non sempre è facile da ottenere.
Le ditte produttrici commercializzano abutment con un’angolazione che generalmente oscilla dai 15° ai 25°. Nella pratica clinica si ricerca, quindi, la migliore angolazione dei monconi affinché questi risultino tra di loro paralleli (Figura 1).
In molti casi, tuttavia, le varie angolazioni disponibili non sono sufficienti per raggiungere un perfetto parallelismo. Sono quindi necessarie una serie di lavorazioni (fresatura, modellazione di monconi in cera, adattamento della fusione sugli abutment fresati) per rendere gli abutment paralleli tra loro.
Al fine di eliminare questi inconvenienti è stato progettato un unico moncone per impianti dentali che possa essere versatile, adattarsi ai vari tipi di impianto e semplificare e velocizzare la tecnica di riabilitazione implantare.

Fig. 1 Varie angolazioni di abutment
Fig. 2 Moncone protesico e impianto accoppiati mediante connessione sferica

Materiali e metodi

È stato progettato un moncone composto da una parte inferiore da inserire nell’impianto endoosseo e una parte superiore destinata ad accoppiarsi con la corona protesica (Figura 2). Le due parti sono separate tra loro, ma si trovano in intimo contatto grazie a un accoppiamento sferico: la parte superiore si può muovere rispetto a quella inferiore attorno a un centro di rotazione dell’accoppiamento sferico, variando l’inclinazione del proprio asse rispetto all’asse della parte inferiore. Si ottiene in questo modo un moncone angolato con qualsiasi angolazione desiderata (Figure 3a, b).

Fig. 3a
Fig. 3b
3a, b. L’accoppiamento sferico consente di muovere gli abutment in tutte le angolazioni desiderate

La parte inferiore va a inserirsi nell’impianto grazie a un codolo troncoconico che si inserisce nella cavità troncoconica della fixture dell’impianto.
La tazza emergente contiene invece una sede sferica, tagliata sopra l’equatore, nella quale si inserisce la parte superiore del moncone progettato.
Questa componente è dotata di una testa sferica che si inserisce nella sede dell’altra componente.
Superiormente, dalla porzione sferica sporge un codolo troncoconico destinato ad accoppiarsi entro una sede troncoconica di una cuffia cilindrica, con superficie esterna scanalata tale da assicurare un legame con la corona protesica che la ingloba (Figure 4a, b).

Fig. 4a
Fig. 4b
4a, b. Dettaglio dell’accoppiamento sferico

Risultati

La realizzazione e l’utilizzo del moncone biconometrico permette di semplificare la tecnica di riabilitazione implantare. Non si necessiterà più di una vasta gamma di angolazioni degli abutment e verrà semplificato il lavoro dell’odontotecnico, che non dovrà più fresare per trovare il giusto parallelismo, ma posizionerà la parte superiore del moncone, semplicemente ruotando la sfera, e la bloccherà nella giusta angolazione con una puntatura laser (Figure 5, 6)
Anche le sedute alla poltrona necessarie per il paziente risulteranno ridotte con conseguente risparmio di tempo e di costi (Figura 7).

Fig. 5
Fig. 6
5, 6. Posizionamento parallelo degli abutment e puntatura laser per bloccare la giusta angolazione
Fig. 7 Posizionamento degli abutment tradizionali

Conclusioni

La realizzazione della connessione biconometrica presenta numerosi vantaggi che consentono di semplificare la tecnica di riabilitazione implantare. I benefici riguardano odontoiatra, odontotecnico e paziente. Attualmente la letteratura non riporta una metodica similare. Lo studio dettagliato e il perfezionamento di questo moncone e del concetto di connessione sferica biconometrica può quindi trovare sviluppo e portare numerosi vantaggi nella pratica clinica.

Ringraziamenti
Si ringraziano per la collaborazione l’ing. Maurizio Baldi, l’ing. Stefano Falcinelli, l’ing. Marco Mercurio, il sig. Pierpaolo Metelli, la dott.ssa Simona Pinti.

Brevetto per invenzione industriale n.102017000110213,

Gubbini Carlo, 2 ottobre 2017

 

Spherical biconometric connection.
Design of a connection abutment between endosseous implant and prosthetic dental device

Summary
Aim of the following design is the realization of a spherical biconometric connection between the dental implant and the prosthetic device, obtained through a stump equipped with a lower part destined to mate for conometry with the endoosseo implant and an upper part destined to mate continuously for conometry with a prosthetic crown.
The two conometric parts of the abutment are joined with a spherical coupling relationship.
The design was carried out in the laboratory and reproduced on clinical cases. The result of this work is the achievement of the parallelism between abutments in prosthetic rehabilitations in a much simpler way, without having to resort to angled abutments produced by the various firms and avoiding the work of the dental technician of milling the abutments in order to achieve a suitable parallelism .
There are therefore advantages both in terms of technical facilitation, both in terms of work and costs.

 

Connessione biconometrica sferica Progettazione di un moncone di connessione tra impianto endoosseo e manufatto protesico - Ultima modifica: 2019-02-28T17:00:30+00:00 da Redazione

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