Trasformare la ceratura diagnostica in mock-up ed infine in provvisorio

Nella prima parte di questo lavoro, è stato brevemente discusso il tema della ceratura diagnostica ed è stato illustrato un workflow di base per portare a compimento questo passaggio, che rappresenta una fase delicata a ponte fra studio e laboratorio. È stato accennato in breve come il passaggio alla poltrona si declini in realtà in momenti clinici diversi, sia prima che dopo la realizzazione della ceratura.

Il ruolo centrale del Mock-up nella moderna odontoiatria

Con la diffusione delle sistematiche di programmazione digitale – quali ad esempio il Digital Smile Design, di cui queste pagine hanno avuto ampiamente modo di occuparsi, anche nel recente passato – il paziente ha la possibilità sempre più precoce di prendere contatto con la previsualizzazione del proprio caso a termine. Tuttavia, un passaggio che gli permetterà di prendere ancor più coscienza della portata del trattamento rimane senza dubbio il mock up. Il wax up può essere rapidamente sviluppato come mock up, appunto. Non solo: una volta concordato in via definitiva il percorso diagnostico con il paziente, l’odontoiatra richiederà al tecnico di realizzare i provvisori; anche questi potranno essere sviluppati sulla base della ceratura diagnostica. Pare ancor più evidente, a monte, quale sia l’importanza della prima impronta. A tal proposito, è doveroso ricordare quali siano stati gli sforzi verso la digitalizzazione: al di là della rilevazione d’impronta tramite scansione intraorale, oggigiorno si parla ampiamente anche di ceratura digitale come di una realtà clinica effettiva.

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Il ruolo centrale del provvisorio nel condizionare i tessuti molli

Negli ultimi anni, la fase provvisoria ha assunto un ruolo di crescente importanza in ambito protesico: il provvisorio viene infatti utilizzato per condizionare i tessuti molli, creando così il substrato ideale per il fitting del manufatto definitivo. In più, nel momento in cui si mettono in pratica impegnativi restauri a forte impatto estetico, sarà utile sfruttare i tempi a disposizione per migliorare di volta in volta l’estetica, tenendo conto anche delle indicazioni del paziente.
Anche nel caso in cui al laboratorio siano state spedite impronte di qualità impeccabile, corredate da una comunicazione completa, la quotidianità clinica esige una scrupolosa valutazione del provvisorio, alla ricerca di imperfezioni anche minimali da correggere. In molti casi, l’odontoiatra richiederà direttamente un provvisorio sgusciato, che verrà quindi ribasato direttamente all’interno del cavo orale. Il procedimento, molto accurato, può richiedere anche diverso tempo, e prevede comunemente l’impiego di resine acriliche. Le case produttrici, partendo dal presupposto che i professionisti occupano sempre più tempo alla poltrona per la gestione dei provvisori, hanno pensato di proporre delle resine composite pensate non solo per le piccole correzioni, ma per realizzare i provvisori interamente in studio. Tali materiali garantiscono necessariamente durevolezza e minima contrazione da polimerizzazione. Nella terza parte di questo articolo, verranno perciò illustrate due tecniche che possono essere utilizzate in quei protocolli che prevedono la realizzazione dei provvisori alla poltrona.

Trasformare la ceratura diagnostica in mock-up ed infine in provvisorio - Ultima modifica: 2016-10-20T07:12:28+00:00 da redazione