SISOPD,congresso,andi onlus ANDI, odontoiatria problematiche fiscali, prevenzione dentale, spesometro

Hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni gli emendamenti proposti da ANDI per estendere uguali diritti anche ai cittadini che decidono di rivolgersi a studi odontoiatrici organizzati in società o alle “Catene” dove solitamente la maggioranza societaria, che detiene il potere decisionale, è in mano alla finanza ed il direttore sanitario non può determinare le scelte.

Sulle principali testate giornalistiche, tra le quali Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore e Il Messaggero, è comparsa un’inserzione pubblicitaria a tutta pagina in cui alcuni referenti di catene odontoiatriche chiedono al Presidente del Senato, ai Senatori ed alle Senatrici “di non approvare alcuna modifica al DdL concorrenza (o qualsiasi altro provvedimento in discussione) che introduca limiti alla possibilità dei soci di capitale di costituire e gestire strutture odontoiatriche”.

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“Quindi ammettono che le strutture sono non solo costituite ma anche gestite dalla finanza e dalle relative logiche ed i direttori sanitari non hanno nessun potere nelle scelte fatte dalla struttura”, ha dichiarato il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada. “Ecco perchè la nostra richiesta è stata accolta da alcuni Senatori che l’hanno tradotta in emendamenti, perché hanno capito la “falla” normativa ed i rischi per i cittadini”.

Prada ha inoltre partecipato ad un confronto radiofonico trasmesso su Radio24 durante il quale ha nuovamente difeso le posizioni di ANDI e il diritto dei cittadini ad essere tutelati in modo uguale.

La registrazione del dibattito può essere ascoltata a questo link

ANDI contro le Catene Odontoiatriche: Prada difende i diritti dei pazienti - Ultima modifica: 2016-02-13T07:26:24+00:00 da redazione

3 Commenti

  1. vergognoso, si parla di cose che non si conoscono. i conduttori si schierano “a favore della qualità” senza sapere che la qualità non è la sala di attesa di design ma la terapia eseguita con scienza e coscienza, a tutela del patrimonio dei denti naturali del paziente. quello che costa in odontoiatria non sono i materiali e neanche le attrezzature ma IL TEMPO INDISPENSABILE per eseguire una terapia come si deve. il fatto che ci sia un direttore a “frustare” i neolaureati” affinché producano presto contenendo i costi è tutt’altro che garanzia di buone cure per i pazienti…

  2. Rinnovare studio odontoiatrico e strumenti è più facile: maxi ammortamento e bonus fiscale – clinidentalstudio

    […] strumento introdotto dal Governo – commenta Lorena Trecate, consulente fiscaleANDI –consente allo studio odontoiatrico di rinnovare o innovare il proprio studio usufruendo di un […]

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