SISOPD,congresso,andi onlus ANDI, odontoiatria problematiche fiscali, prevenzione dentale, spesometro

In un momento in cui l’introduzione del 730 precompilato sta attirando su di sè le attenzioni del mondo odontoiatrico e in cui sono sempre di più le domande e le perplessità di chi si sta rapportando per la prima volta con il Sistema Tessera Sanitaria, il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada ha rilasciato un’intervista in cui affronta questo delicato argomento.

Parlando del 730 precompilato, Prada lo ha definito “un bel pasticcio, una nuova grana da gestire.”

Pubblicità

Parole aspre sono state dedicate al Governo, che si sarebbe dimostrato “arrogante e impreparato. Ha deciso che la cosa si doveva fare (e su questo aspetto nulla da ridire) ma l’ha portata avanti senza considerare che il sistema che aveva ideato per la raccolta dei dati della spesa sanitaria era solo ipotetico, non attivo e non adatto ad essere utilizzato per i fini che il Governo stesso si era prefisso. In nessun Paese civile sarebbe possibile pubblicare una norma ad agosto 2015, poterla applicare, in pratica, solo il 16 gennaio 2016 (ed ancora con alcune lacune nel sistema tessera sanitaria) e oltretutto imponendo a medici e dentisti di applicarla retroattivamente a partire dal gennaio 2015. Di fatto solo da sabato scorso la piattaforma del Sistema Tessera Sanitaria consente a dentisti e medici di dare attuazione alla norma.”

Prada ha inoltre ricordato il grande impegno dell’associazione degli ultimi mesi: “Ci sono tutti gli altri aspetti tecnici, giuridici e legali per cui ANDI ha attivato tutte le possibili azioni per confutare e cercare di modificare la norma, a cominciare dal contestare il principio che per dare un servizio ad alcuni cittadini (quelli che utilizzano il 730) lo Stato demandi altri cittadini (medici e dentisti) a farlo (senza alcun compenso) e non lo faccia in prima persona con i suoi dipendenti ed i suoi mezzi.”

A chi accusa ANDI di non aver agito per tempo, Prada ha risposto che “critica l’associazione sbagliata. Appena il nostro Ufficio Politico ci ha passato le prime bozze del Disegno di legge che estendeva gli obblighi per il 730 precompilato ai professionisti della sanità abbiamo cominciato a segnalare il problema e le incongruenze alla Politica e cercato di far modificare il provvedimento.”

Da quel momento – ha proseguito – abbiamo intrapreso un lavoro continuo e incessante con tutti gli interlocutori politici, i nostri consulenti e legali che ci ha portato fino a ricorrere al Tar contro la norma (ma per farlo si doveva necessariamente attendere che questa venisse approvata e pubblicata in GU –agosto 2015), passando per le richieste di chiarimenti e gli atti di significazione al Ministero delle Finanze, all’esposto al Garante della Privacy etc.”

Prada ha inoltre individuato un grosso problema di comunicazione con la Politica: “Avevano annunciato che nel 730 precompilato riferito ai redditi 2015 sarebbero state inserite anche le spese sanitarie e non hanno voluto ammettere che questo non era possibile, perché il sistema messo a punto dallo Stato non era in grado di farlo. Ogni volta che abbiamo posto il problema ai politici ci sembrava di parlare con dei sordi. Anzi con istituzioni che facevano finta di non conoscere o non voler sentire e capire, malgrado le solite rassicurazioni di rito.”

“Comunque – ha voluto specificare il Presidente – siamo riusciti ad intervenire positivamente sulle sanzioni e sullo spesometro, grazie alla sensibilità, in particolare, dell’On.le Pelillo.”

Insomma le lotte proseguono, anche se Prada vede in questi procedimenti un’ormai avvenuta sconfitta per tutti gli odontoiatri che sono stati obbligati a perdere molte ore per adattarsi al nuovo sistema: “Il Tar si pronunzierà sulla nostra richiesta di annullamento della norma a mesi di distanza dalla scadenza dell’obbligo. Se il Tar ci darà ragione avremo l’amara soddisfazione di aver vinto, dopo aver passato comunque giorni al computer per inserire, inutilmente, dati che l’Agenzia delle Entrate già avrebbe ricevuto attraverso la proposta che avevamo fatto di anticipare l’invio dello spesometro del 2015.”

“Per agevolare i nostri Soci – ha concluso Prada abbiamo attivato, gratuitamente, un sistema che consente di inserire i dati molto più agevolmente rispetto a quello attivato dal sito del Sistema TS. Stiamo dando sostegno ai nostri Soci, attraverso il Numero verde ANDI fornendo tutte quelle informazioni necessarie, le nostre Sezioni provinciali stanno facendo un lavoro incredibile per informare e supportare i colleghi. Per chi ha molte fatture da inserire e le ha già consegnate al proprio commercialista consiglio di delegarlo, almeno per l’invio di quelle del 2015. Molto probabilmente il proprio consulente fiscale ha già inserito in computer i dati necessari, che può agevolmente esportare ed inviare attraverso il Sistema TS.”

730 precompilato: l’intervista al presidente ANDI - Ultima modifica: 2016-01-28T07:57:35+00:00 da redazione

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome