Vaticano e scienza insieme nella lotta contro il tabagismo

Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia degli stili di vita presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano

La notizia è di pochi giorni fa. “Papa Francesco ha deciso che il Vaticano terminerà la vendita di sigarette ai propri dipendenti a partire dal 2018, perché la Santa Sede non può contribuire a un esercizio che danneggia chiaramente la salute delle persone”. Così il direttore della sala stampa vaticana Greg Burke che, nell’annunciare la decisione presa da Papa Francesco, riporta anche i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sul tabagismo. «Secondo l’OMS», dice Burke, «ogni anno il fumo è causa di oltre sette milioni di morti in tutto il mondo. Nonostante le sigarette vendute ai dipendenti e pensionati del Vaticano a un prezzo scontato siano fonte di reddito per la Santa Sede, nessun profitto può essere legittimo se mette a rischio la vita delle persone».

Il gesto pratico e concreto, in linea con il pontificato di Bergoglio, è stato accolto positivamente dal mondo della scienza e della medicina che ormai da tempo mette in relazione causale il fumo con molte patologie, alcune delle quali, come il tumore al polmone, per esempio, molto gravi e a forte incidenza.

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«Nei Paesi ad alto reddito il fumo è ancora la principale causa di morte evitabile», ricorda Silvano Gallus, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia degli stili di vita presso l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, «in Italia ogni anno oltre 70mila persone muoiono prematuramente a causa della sigaretta. Smettere di fumare – a qualsiasi età – porta benefici immediati e abbassa progressivamente il rischio di morte, riducendolo ai livelli di chi non ha mai fumato. Dopo pochi giorni dalla cessazione del fumo migliora la sensibilità al gusto e all’olfatto, dopo una settimana si riduce la pressione arteriosa, dopo un mese migliora il respiro, dopo un anno si dimezza il rischio di infarto. Si deve smettere di fumare anche per proteggere i bambini e gli altri non fumatori dal fumo passivo, anch’esso fortemente nocivo. Il fumo causa inoltre disfunzioni erettili e riduce la qualità dello sperma nell’uomo; nella donna provoca menopausa anticipata, e aumenta il rischio di aborti spontanei e di partorire bambini sottopeso. Da ultimo, ma non meno importante: “spegnere la sigaretta” migliora la qualità della vita».

Sono queste le indicazioni riassunte nel decalogo “Dieci ragioni per smettere di fumare”, un’iniziativa, ricorda Gallus, «inserita nell’ambito della Prima giornata della salute, promossa lo scorso maggio dall’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano». Perché anche il mondo dell’odontoiatria è coinvolto nella lotta contro il tabagismo: gli effetti del fumo sulla bocca riguardano diverse patologie delle mucose del cavo orale, provocate dalle sostanze tossiche e cancerogene contenute nelle sigarette, oltre che dall’aria calda inspirata. E così il fumo risulta il principale fattore di rischio per il tumore del cavo orale e la causa di molteplici patologie odontoiatriche. Il fumo, oltre a essere causa di un alito sgradevole, provoca l’ingiallimento dei denti e inestetismi della pelle, quali macchie e rughe. Alcune di queste patologie sono reversibili (come la melanosi, la leucocheratosi nicotinica e la “lingua villosa”), altre, più gravi, come la leucoplachia, possono degenerare nel cancro.

«In Italia, ogni anno», ricorda Gallus, «il fumo è responsabile di oltre 1.500 decessi causati dal tumore del cavo orale. Il fumo inoltre accresce l’incidenza della carie, aumenta da 4 a 6 volte il rischio di insuccesso di una terapia implantare, e rende difficile la terapia parodontale». Smettere di fumare fa bene alla salute, dunque, ma anche al portafoglio, perché può far risparmiare circa 2mila euro l’anno a chi fuma un pacchetto al giorno. Per tutte queste ragioni la lotta contro il tabagismo, intrapresa anche dalla Città del Vaticano, riguarda tutti e ciascuno, nessuno escluso.

In Italia è attivo il Telefono Verde contro il Fumo (TVF) 800 554 088 dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), un servizio nazionale anonimo e gratuito che svolge attività di consulenza sulle problematiche legate al fenomeno tabagismo.

 

 

 

Vaticano e scienza insieme nella lotta contro il tabagismo - Ultima modifica: 2017-12-01T11:26:09+00:00 da redazione

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