Un’anamnesi ancor più dettagliata per il paziente totalmente edentulo

La realizzazione di un manufatto protesi totale rimovibile, non può prescindere da una attenta considerazione del singolo caso. In primo luogo, dev’essere condotta una scrupolosa valutazione anamnestica del paziente totalmente edentulo.

Il primo dato da considerare riguarda tutte quelle patologie frequentemente rilevate dell’anziano e che, in qualche modo, potranno influire in maniera negativa sul trattamento o sul mantenimento dei risultati ottenuti. Patologie neurologiche quali Parkinsonismo, malattia di Alzheimer, forme di paresi ed altre neuropatie di vario grado, patologie metaboliche come il diabete o l’osteoporosi. Dal punto di vista più strettamente stomatologico, la causa e le modalità di acquisizione dell’edentulismo, la presenza di macroglossia e varie forme e gradi di iposcialia (secondaria principalmente a danno alle ghiandole salivari maggiori o ai relativi dotti escretori, radioterapia, sindrome di Sjögren). Andrà considerato anche l’aspetto dei tessuti extraorali ed intraorali, allo scopo di verificarne macroscopicamente il trofismo e la salute. Labbra rientanti, falso progenismo, riduzione del vermiglio, aumento delle rughe. Evidenziare il tono dei muscoli masticatori e pellicciai e il grado di asimmetria dei due antimeri del volto, magari tramite l’utilizzo di supporti audiovisivi (oltre alle comune documentazione fotografica, riprendere una conversazione con il paziente). Utile anche partire dallo studio di foto del paziente a diverse età.

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Dal punto di vista dell’anamnesi patologica, andrà dedicata particolare attenzione alla regione della commessura labiale (il collasso dei tessuti in questa zona tende a favorire le cheiliti angolari) e alla ricerca di forme di discheratosi.

Un altro dato che è fondamentale conoscere e interpretare correttamente riguarda i tempi con i quali il paziente è giunto alla condizione di edentulismo e il gap – ci si riferisce qui al paziente che non abbia concordato la bonifica e la protesizzazione nell’ambito di un unico piano di cure – con la richiesta di trattamento protesico. Caso diverso, meritevole forse anche di maggiore attenzione, è quello del paziente che esige il rifacimento di una protesi totale precedentemente realizzata: è importante intendere se il paziente ne sia in qualche modo insoddisfatto e perché. Ciò al netto della valutazione sull’effettiva congruità del manufatto, che attiene esclusivamente al professionista, e si basa sull’osservazione di valori di riferimento (ad esempio, la dimensione verticale) e sull’effettuazione di prove funzionali e fonetiche. In ogni caso, al di là della scelta terapeutica che verrà perseguita, è utile ricordare al paziente quali possano essere i limiti del trattamento protesico, dato che l’insoddisfazione è spesso un elemento soggettivo e fortemente legato alle aspettative pregresse.

Un’anamnesi ancor più dettagliata per il paziente totalmente edentulo - Ultima modifica: 2016-01-15T08:32:54+00:00 da redazione

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