Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 4-8

Spazi anterosuperiori, corridoio buccale, linea mediana e angolazione

mese della prevenzione dentale andi sorriso giovane ortodonzia linguale

Proseguiamo la trattazione sul decalogo dell'estetica in ortodonzia 

IV) Spazi anterosuperiori: la percezione estetica del diastema in zona estetica è una grossa controversia in letteratura, come del resto nella real life, dove ha contribuito a fare la fortuna di modelle e diverse icone di stile pop.
Secondo quanto generalmente riportato, un diastema interincisale di larghezza inferiore ai 2 mm non risulterebbe immediatamente identificabile a un occhio non esperto. Tuttavia, l'indicazione di Machado si muove in senso contrario: tanto più prossimo all'asse di simmetria risulta il diastema, quanto più elevato sarà il suo impatto estetico negativo. Viene pertanto raccomandandata la chiusura di ogni forma di diastema, con l'eccezione di possibili spaziature da 0.5 mm distali agli incisivi laterali, reputate effettivamente impercettibili agli occhi dei non addetti ai lavori.

V) Morfologia gengivale: l'autore pone l'estetica bianca su un piano superiore a quella rosa. Dal punto di vista pratico: importante valutare le proporzioni di partenza tra le corone cliniche prima di intervenire nell'intento di portare lo zenith del canino alla posizione ideale di allineamento con quello dell'incisivo centrale. Spesso la risposta migliore è un approccio multidisciplinare (ortodontico, parodontale ed eventualmente protesico).
Il margine gengivale del centrale risulta ancora estetico se posto 0.5-1 mm al di sotto di quello del canino. Il margine dell'incisivo laterale dovrebbe giacere a sua volta leggermente spostato in basso (0.5 mm) rispetto al centrale.

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VI) Esposizione gengivale: si tratta di un aspetto diverso della stessa estetica rosa. Il grado di esposizione è determinato dalla posizione della linea del sorriso. L'ideale sarebbe un'esposizione dentale con una minima – ma non nulla! – esposizione gengivale. Al fine di fornire un'indicazione di riferimento, l'autore si rifà a un suo stesso precedente studio, che individua in 3 mm il cutoff massimo per mantenere esteticamente congrua l'esposizione. Viene inoltre allegata la controindicazione ale manovre di intrusione ortodontica a carico degli incisivi, soprattutto dei centrali.
VII) Corridoio buccale: esso rappresenta l'“area nera” compresa tra l'elemento visibile più distale, di solito compreso in regione premolare, e la commissura labiale.
Autori sottolineano quanto negativi siano gli estremi: una “bocca larga” da una parte, una “bocca piena” dall'altra. Altri sostengono che il corridoio buccale non abbia impatto sull'estetica del sorriso. Machado si pone più vicino alla seconda posizione, sottolineando comunque come un corridoio di dimensioni intermedie risulti preferibile a uno assente.
VIII) Linea mediana e angolazione: per quanto questo possa sorprendere l'occhio esperto del clinico, per il laico non risulta visibile una deviazione della linea interincisale fino a 3-4 mm dall'asse di simmetria. L'indicazione clinica è comunque di correggere ogni deviazione superiore ai 2 mm.

Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 4-8 - Ultima modifica: 2019-09-03T07:21:31+00:00 da redazione
Decalogo dell’estetica in ortodonzia: punti 4-8 - Ultima modifica: 2019-09-03T07:21:31+00:00 da redazione

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