Il caso ASO, le critiche costruttive di SIASO

Fulvia Magenga
Fulvia Magenga, segretario generale SIASO, il Sindacato Italiano degli Assistenti di Studio Odontoiatrico.

Per gli ASO, Assistenti di studio odontoiatrico, è iniziata una nuova epoca.
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2022 del disposto dell’art. 2 del DPCM 9 marzo 2022, recante il «Recepimento dell’Accordo sancito tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in data 7 ottobre 2021, concernente l’individuazione del profilo professionale dell’assistente di studio odontoiatrico, quale operatore d’interesse sanitario», si conclude infatti un capitolo importante per le cosiddette «assistenti alla poltrona» che ormai possono contare su un profilo professionale ben definito. Eppure sono ancora molti i problemi che affliggono gli ASO. Una figura importante per gli studi odontoiatrici, non sempre valorizzata sufficientemente, però. Come spiega Fulvia Magenga, segretario generale SIASO, il Sindacato Italiano degli Assistenti di Studio Odontoiatrico.

ASO, in bilico tra diritti e doveri

«Il problema più grave che affligge la nostra professione», spiega Fulvia Magenga, «è rappresentato dalla "confusione" che molti hanno in materia di diritti/doveri. Ancora oggi, dopo ben due DPCM che stabiliscono le modalità con cui la professione dell'ASO si inserisce a pieno titolo tra le professioni abilitanti».
Per aggirare l'obbligatorietà della formazione, si creano figure "immaginarie". «Chi fa questo, sbaglia, per esempio proponendo il CSO (Collaboratore di studio odontoiatrico), che non ha ragione di esistere e non può svolgere nessuna delle mansioni affidate all'ASO. Inoltre, la maggior parte degli ASO stessi non conosce sufficientemente i propri diritti/doveri e crede di doversi adeguare a tutte le richieste avanzate dal datore di lavoro».
Secondo Fulvia Magenga, sovente gli ASO accettano di essere "messi in ferie" forzatamente dal datore di lavoro per un solo giorno, quando cioè il titolare è in vacanza o magari deve partecipare a un corso di aggiornamento. «Accettano cambi di orario di lavoro comunicati all'ultimo momento», fa sapere Magenga, «protocolli interni relativi a salute e sicurezza a dir poco discutibili. Come quello che prevede la sostituzione di una mascherina FFP2 dopo un'intera settimana di lavoro. In altre circostanze, accettano persino di portarsi a casa le divise sporche dell'odontoiatra da lavare, stirare e magari ricucire. Basterebbe che gli ASO si informassero meglio, per capire che i doveri e i diritti sono cose serie, di cui si parla in modo approfondito nei CCNL».

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Un CCNL ormai scaduto da tempo

Per risolvere questi problemi, ma anche e soprattutto per armonizzare la contrattazione ASO negli studi odontoiatrici, oggi piuttosto "eterogenea", SIASO propone di rinnovare il CCNL, perché quello attuale è scaduto da diversi anni. «Se un CCNL scade», spiega Magenga, «significa che non c'è adeguamento né giuridico, né economico, almeno fino a quando non dovesse essere rinnovato. È necessario che i rinnovi contrattuali vengano fatti dopo 3 anni, perché è necessario rivedere, ad esempio, le tabelle retributive dei lavoratori e considerare eventuali aumenti. SIASO propone inoltre di collocare i lavoratori a livelli contrattuali corretti e di rispettare i diritti dei lavoratori. Se un lavoratore è qualificato, o perché ha svolto il corso di formazione o perché è equipollente, non è corretto inserirlo a livelli contrattuali  più bassi di quello a cui avrebbe diritto».

I diritti dell'ASO, una questione anche di livello

«Il V livello degli studi professionali, siglato tra gli altri anche da Confprofessioni, Fisascat, Filcams e Uiltucs, non è insolito ritrovarlo in alcuni dei nostri tesserati", dice Magenga. «Eppure, questo è l’ultimo livello dell’area economica-amministrativa. Secondo il CCNL, appartengono al livello 5° i lavoratori che svolgono esclusivamente mansioni che comportino il possesso di semplici conoscenze pratiche di carattere standardizzato e comunque ausiliario». A titolo esemplificativo, fa notare il segretario generale SIASO, appartengono a questa categoria gli addetti alle pulizie, ma anche fattorini e uscieri. Tutte professioni dignitose che però hanno poco da spartire con gli assistenti di studio odontoiatrico.
Il rinnovo del CCNL resta la cosa più auspicabile per gli ASO. Anche per il bene degli studi dentistici che potrebbero così contare su collaboratori mediamente più soddisfatti e dunque più produttivi. Tuttavia, c'è anche altro da fare secondo Magenga che lancia una proposta agli ASO. «Informatevi e aggiornatevi sulla vostra professione, sui CCNL in vigore oggi: cosa sono, quali sono i contenuti, chi li sigla, quando scadono, ma soprattutto studiate. Studiate ogni giorno il vostro lavoro, come lo si fa, quando lo si fa. E ricordatevi una cosa imprescindibile: per diventare insostituibili non c'è modo migliore che fare la cosa giusta la prima volta. Ogni rifacimento, ogni errore è tempo perso, buttato via. Perché il tempo è una risorsa finita, non lo si può recuperare, conservare in un cassetto per andare a riprenderlo quando serve. Per fare la cosa giusta la prima volta, si deve essere preparati, si deve chiedere e partecipare».

Il caso ASO, le critiche costruttive di SIASO - Ultima modifica: 2023-01-09T15:09:08+00:00 da Pierluigi Altea
Il caso ASO, le critiche costruttive di SIASO - Ultima modifica: 2023-01-09T15:09:08+00:00 da Pierluigi Altea

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