Le catene low cost sono tornate al centro dell’attenzione grazie a un servizio andato in onda la settimana scorsa in prima serata su Report, Rai3. Durante il programma si è parlato molto di odontoiatria moderna e delle “insidie” che le nuove catene odontoiatriche, sempre più diffuse in Italia, nascondono sia per i medici che per i pazienti.
«È evidente come queste strutture siano motivate dalla ricerca del profitto ad ogni costo e non dalla salute del paziente; un vero e proprio ciclone che, dopo la Spagna, potrebbe abbattersi anche in Italia» spiega Raffaele Iandolo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri (CAO).
«Il nodo è scottante – aggiunge Fausto Fiorile, Presidente Associazione Italiana Odontoiatri (AIO) – come testimoniano le situazioni che abbiamo verificato. L’inchiesta conferma temi che andiamo segnalando da quattro anni: scarsa trasparenza di molte società odontoiatriche nate come funghi, colleghi che predispongono piani di cura in “overtreatment”. Con modalità che è opportuno conoscere per coordinare al meglio gli sforzi.»
Anche Carlo Ghirlanda, Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) si è espresso a riguardo, augurandosi che l’impegno comune di ANDI, AIO, CAO e FNOMCeO «porti ad affrontare questi temi urgenti in un tavolo di lavoro politico, volto a porre in essere delle contromisure a tutela dei cittadini e dei professionisti».